giovedì 11 agosto 2011

IL TEMPO E' GALANTUOMO

In questi giorni accendere la tv ed ascoltare le notizie dei telegiornali è diventata, più del solito, una sofferenza: continuo crollo delle borse mondiali, omicidi, repressioni a Londra ed in Siria, guerre in giro per il mondo, morti in mare, morti sul lavoro….. etc etc……. un sinni po cchiu* ! allora ho pensato, per stamani, di scrivere un post che non si occupi di  drammi o disgrazie e che, invece, vi distragga un po’ dai problemi e dai pensieri e parli, come ogni tanto accade, del nostro “amato” mondo del pallone.
Lo spunto viene facilmente dato dalla partita amichevole di ieri sera dove l’Italia di Prandelli ha battuto i campioni del mondo della Spagna con una prestazione tosta e cinica. Ogni nazionale, storicamente, ha le sue caratteristiche: la Spagna il possesso palla, la Germania la solidità, l’Olanda il calcio offensivo e noi quello utilitaristico; che l’Italia provi, come ho sentito ieri sera da molte interviste agli azzurri, a “fare la Spagna” è sbagliato. Ho sentito chiamare gli spagnoli “maestri” e noi “bravi alunni” (!!). Ieri abbiamo vinto con le nostre caratteristiche ed il nostro modo di fare calcio; non siamo alunni di nessuno e non esistono maestri da cui apprendere……… ci mancherebbe ! I cosiddetti “maestri” hanno solamente una generazione di giocatori eccezionali ed, ovviamente, vincono gli Europei ed i Mondiali. Ricordiamoci che, appena cinque anni fa, l’Italia vinceva il suo quarto titolo mondiale mentre gli spagnoli non avevano mai vinto nulla. Si tende, anche nel calcio, ad enfatizzare gli eventi ed i personaggi perdendo di vista la realtà. L’Italia (calcistica) non ha da imparare da nessuno e ieri sera ha meritatamente vinto contro la Spagna com’era già successo tantissime altre volte in passato, questa è la realtà ……. non cambiamola.

In tema di realtà e concretezza si può tranquillamente affermare che il Presidente Agnelli è una persona concreta e decisa nel suo agire. Ieri conferenza stampa del “primo juventino” che ha parlato delle prossime mosse legali della Juventus in tema di scudetti tolti dal campo ed assegnati a tavolino. Ha definito, senza mezzi termini, i rivali nerazzurri dei “prescritti” ed ha illustrato quello che sarà il cammino della società bianconera dopo la “non decisione” del Consiglio Federale; organo che si è dimostrato "schiavo" del padrone dello sponsor del campionato. Sapete come la penso in merito: ha poca importanza quello che verrà deciso, in futuro, dal Tribunale Nazionale arbitrale per lo sport e quello che scaturirà dall’esposto presentato alla Corte dei Conti della Procura Regionale del Lazio, al Prefetto di Roma, al Ministero dell’Interno, all’ufficio competente del Coni ed all’Executive Commitee dell’Uefa; è giusto che Agnelli vada fino in fondo ma, personalmente, la relazione del Procuratore Federale Palazzi sulle frequentazioni (telefoniche e non) di Facchetti e Moratti è, nella sostanza, più che sufficiente (la trovate qui per chi volesse leggerla http://media2.gazzetta.it/gazzetta/content/2011/pdf/Palazzi_su_scudetto_06.pdf).
Sembra avere la “stoffa” giusta il giovane Agnelli e sembra non temere niente e nessuno di fronte all’evidente disparità di trattamento sull’assegnazione del titolo vinto, dalla Juve, con 91 punti sul campo. “MafiaMoratti” ha replicato con scarso stile e nessun argomento (“Agnelli ha bisogno di ferie”). L’avvenuto sputtanamento pubblico dei nerazzurri ha fatto perdere la classe e l’aplomb al Presidente dell’Inter; attaccarsi a chi non c’è più (Facchetti) non ha più senso ……. La Procura Federale ha relazionato e quello che è scritto non si può cambiare ne con una battuta ne con le proprie (scarse) convinzioni. E’ lo scudetto dei prescritti……. Agnelli ha detto benissimo.

Oltre al crollo di stile e di immagine si assiste, in questi giorni, allo smantellamento della squadra di Moratti che, dalle voci di mercato di questi giorni, sembra stia per perdere molti pezzi importanti del recente passato: E’eto, Snjder e Milito. Che la crisi economica mondiale stia toccando anche il ricchissimo petroliere di Milano ? che i 246 milioni in negativo del bilancio dell’Inter non siano più sostenibili ? “bello vincere facile” dice una nota pubblicità televisiva: con gli avversari penalizzati ed “azzerati” da una “truffa telefonica” ben organizzata e spendendo milioni e milioni di euro anche quando…… non si possono spendere; il tempo, però, è galantuomo ed i nodi tornano al pettine: bisogna vendere per migliorare il bilancio e bisogna rispondere all’opinione pubblica sulle "facchettate" del 2006 perchè perfino i morti possono tornare a parlare inguaiando chi, come Moratti, ha finto onestà e trasparenza per anni ed ora è, in maniera conclamata, un vero e proprio truffatore ormai smascherato e sputtanato. La pazienza e la tenacia dei veri tifosi della Juve sta pagando…….. gli sfigati della “perdinter” stanno tornando loro stessi…….. ma sono mai stati altro ?

*non se ne può più













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