sabato 6 agosto 2011

CHIEDIAMO IL CONTO



Il 10 Settembre prossimo c’è un appuntamento. Io dal primo dello stesso mese inizierò, finalmente, a lavorare e quindi non so ancora se potrò essere presente ma mi auguro di si anche se non sarà facile essere a Roma insieme, speriamo, agli altri firmatari (circa 350.000 persone) della proposta di Legge di iniziativa popolare che risale al 2007 e che giace nei cassetti del Senato della Repubblica in attesa di essere discussa. Preferenze sulle schede elettorali, il massimo di due mandati per ognuno,  e niente condannati in parlamento: tre proposte semplici, precise e, visti gli eventi di questi ultimi quattro anni, condivisibili (1.000 firme a Caltanissetta come si vede dal video dell'epoca !).
Ieri, dal suo blog, Grillo ha dato appuntamento davanti a Montecitorio a tutti gli italiani che vogliono l’applicazione della nostra Carta Costituzionale; la Costituzione, infatti, prevede che le Leggi di iniziativa popolare vengano obbligatoriamente discusse in Parlamento…… questo non è ancora stato fatto e, dopo quattro anni, è giusto chiederne conto personalmente. Per tutti i “rivoluzionari” d'Italia, quindi, è un appuntamento da non mancare perché poi non si debbano sentire o leggere le solite rivendicazioni ed i soliti “lamenti”: c’è un appuntamento, pacifico e ben preciso, per scuotere la nostra classe politica e costringerla a fare il proprio dovere.

Alcuni mesi fa avevo apprezzato il fatto che, in conseguenza a delle indagini di mafia da parte degli inquirenti nisseni, la Giunta Campisi avesse visto le dimissioni del vicensindaco Campanella (indagata insieme al padre per voto di scambio) e dell’assessore Failla (il cui fratello era stato arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Redde Rationem”). Ne era conseguito un azzeramento della Giunta stessa che era stata “ricostruita” dal primo cittadino.
In un Paese come il nostro dove nessuno si dimette di fronte a scandali ed indagini, il fatto che nella nostra città due assessori avessero fatto un passo indietro di fronte ad indagini e/o arresti di propri familiari era certamente un fatto positivo. Cosa accade, però, ieri ? avviene che chi era uscito dalla porta rientra dalla finestra. L’ex assessore Failla, infatti, è entrato nello staff del Sindaco Campisi (!!)…..quindi ? come vanno le cose ?
Se ci si dimette dall’incarico all’interno della Giunta perché si ha un fratello arrestato con accuse di mafia perché lo si fa ? …….. probabilmente per non dare adito a polemiche ed attacchi e per dimostrare che, prima di ogni cosa (potere, poltrone e soldi), c’è l’interesse della cittadinanza che si rispecchia nella credibilità dei propri eletti locali. Che senso ha dimettersi otto mesi fa da assessore per poi entrare nello staff del Sindaco ed essere, quindi, parte attiva dell’amministrazione ? ……nessun senso. Con due scelte pubbliche di questo genere anche chi non è critico e non entra nel merito delle indagini e delle valutazioni del caso, certamente rimane basito. Due scelte opposte a distanza di pochi mesi che rendono ridicole entrambe le decisioni poiché viene naturale pensare che tutto, a Dicembre, sia stato fatto strumentalmente e che il “rientro” di questi giorni sia solo un modo per riavere quelle competenze che, probabilmente, l’ex assessore non ha mai abbandonato. Più volte, infatti, ho segnalato sul blog la presenza, abbastanza assidua, del Dott. Failla a Palazzo del Carmine in occasione delle sedute del Consiglio Comunale; suonava già parecchio strano che un ex assessore si aggirasse per i banchi dei Consiglieri specie se si considera che la presenza dei rappresentanti della Giunta, durante le sedute, è sempre cosa rara (!): gli assessori in carica assenti e gli ex presenti ? ……. nessuno, però, poteva vietare all’ex assessore di recarsi in Consiglio a “salutare gli amici” …… ben diverso è essere nominato “in aiuto” alla stessa Giunta da cui ci si è dimessi alcuni mesi prima… viva la coerenza e, soprattutto, viva la faccia !
Trovo, tra l’altro, che la scelta non sia proprio "intelligentissima" dal punto di vista politico: Campisi ed i suoi sono arrivati “al lumicino” ed, al massimo tra un paio di mesi, verranno mandati a casa dall’annunciata Mozione di Sfiducia e dalla città. Non è, quindi, nemmeno una scelta politica di grande acume e, considerando che “il personaggio” è certamente persona valida, i dubbi e le domande si moltiplicano. Perché rientrare dopo essersi dimessi ? non si alimentano così i pensieri di quei “maligni” che pensano sempre male ?
Il Consiglio Comunale è andato anche ieri a vuoto: 11 presenti e sessione chiusa. Lunedì un’altra seduta: qualcuno chiederà conto del “rientro” ? il “nuovo collaboratore” della Giunta ci spiegherà le ragioni di tanta evidente incoerenza ? boh….. sta di fatto che ci si dimette a Dicembre e si rientra nel mese più vacanziero dell’anno anche se ancora la città è piena di nisseni che, quindi, si “accorgeranno” dell’anomala nomina.

Nessun commento: