lunedì 28 aprile 2008

QUALCUNO ERA COMUNISTA

Seppur visto e rivisto, questo pezzo dell'indimenticabile Giorgio Gaber provoca in me sempre forti emozioni e brividi, fino a portarmi ad una sana commozione.
Ho voluto fare questo post per spiegare meglio alcune cose su svariate polemiche che ho potuto riscontrare, non solo sul mio blog ma, in genere, negli "ambienti di sinistra".

La scomparsa dal Parlamento della cosidetta "sinistra radicale" in concomitanza con le sconfitte di Veltroni contro Berlusconi e quella, fresca e clamorosa, di Rutelli a Roma, sono degli avvenimenti che segnano profondamente il popolo di sinistra a cui sento e sentirò sempre di appartenere. Il fatto di aderire personalmente ad un movimento senza colore politico che si pone degli obiettivi giusti ed obiettivamente corretti, non significa che il proprio "pensiero politico" sia, ad un tratto, cambiato totalmente. Il fatto di non rispecchiarsi più in una sinistra parlamentare che ha profondamente deluso i suoi elettori (che hanno votato Lega nord e non per Grillo), non significa che le mie idee e le opinioni siano cambiate. Ho sempre sostenuto che, in questo momento storico, in Italia le ideologie siano "sospese". La politica italiana non si occupa più ....... di politica ! Gli interessi dei "Grandi gruppi economici", i vari conflitti di interesse (di tutti i colori politici) ed il controllo da parte dell'Europa, l'hanno resa solo ed esclusivamente uno strumento ad uso e consumo di pochi ed importanti protagonisti.

L'obiettivo è proprio quello: far si che la politica torni ad interpretare se stessa; in modo moderno ed adeguato ai nostri tempi, ma sempre e comunque con chi la pensa in un modo e chi in un altro ! In questo momento questo non è proprio possibile poichè tutto è strutturato affinchè il popolo continui a "litigare" tra destra e sinistra, mentre l'Italia va sempre più a fondo giorno dopo giorno.

Volevo chiudere il post riportando l'ultima parte del brano di Gaber che a mio avviso riassume molto bene quelle che erano le intenzioni, in buona fede, di tutti quegli italiani che si dichiaravano comunisti e quello che, invece, grazie alla "nostra" sinistra è avvenuto nel nostro paese:

Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno. Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
E ora?Anche ora ci si sente in due: da una parte l'uomo inserito, che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana, e dall'altra il gabbiano, senza più neanche l'intenzione del volo. Perché ormai il sogno si è rattrappito.Due miserie in un corpo solo.

sabato 26 aprile 2008

IL MODELLO AMERICANO


Tutti citano gli Stati Uniti d'america quando si tratta di fare paragoni con "la più grande democrazia del mondo".

Forse il riferimento è squisitamente di natura dimensionale, perchè osservando questo grande paese, sicuramente la parola democrazia, spesso, è fuori luogo; non solo per la ben nota propensione alla guerra a livello internazionale, ma anche per i fatti che avvengono al suo interno. In questi casi si finisce sempre col parlare dei cosidetti casi isolati o delle cosidette "mele marce" ma se poi la Suprema Legge americana non condanna chi calpesta la democrazia significa che questa, di fatto, non esiste. Il ragionamento mi sembra fin troppo semplice.

Il video raccapricciante che si vede in questo post ci racconta di una donna fermata per stato di ebrezza che viene pestata a sangue da un "tutore dell'ordine".....ma è notizia fresca quella relativa all'assoluzione di tre poliziotti accusati di aver ucciso un 23enne di colore, Sean Bell, poi rivelatosi disarmato, il 26 novembre 2006. Contro l'auto del ragazzo, la sera del suo addio al celibato, furono esplosi ben 50 colpi. Il processo, uno dei più seguiti e controversi degli ultimi anni negli States, ha scagionato Marc Cooper, Gerscard Isnora e Michael Oliver.
I fatti, quella sera, andarono cosi': Bell si era recato con degli amici in uno strip club per festeggiare l'imminente matrimonio. Gli agenti di polizia erano impegnati a sorvegliare il locale, già da tempo nel mirino delle indagini per prostituzione, droga e uso improprio di armi da fuoco. Uno dei poliziotti all'uscita del club, avrebbe sentito Bell dire ad uno dei suoi amici che possedeva un'arma. Appena l'automobile guidata dal festeggiato si mise in moto, vi fu un impatto con due veicoli civetta della polizia. Solo dopo la sparatoria gli agenti presero atto che il loro sospetto, l'uomo armato, si era dato alla fuga. Ora i tre detective della polizia sono stati assolti da tutte le accuse. Marc Cooper, Gerscard Isnora e Michael Oliver esplosero rispettivamente 4, 11 e 31 dei colpi che quel giorno raggiunsero la macchina del giovane afroamericano che rimase ucciso.

L'Italia, fin dalla sua "liberazione", insegue il cosidetto "modello americano". E' grata agli States per averla liberata dal nazi-fascismo e ne è uno dei più fedeli alleati. Fatti come quelli raccontati sopra, ahimè, sono avvenuti sempre più frequentemente in questi anni anche in Italia(G8 di Genova, il caso "Androvandi", i pestaggi per le discariche in Campania, l'omicicio Sandri, solo per citarne alcuni a memoria) e si teme che possano continuare ad avvenire. D'altronte il modello americano fa scuola e se chi spara 50 colpi di arma da fuoco contro una persona disarmata viene assolto perchè mai la nostra Giustiazia dovrebbe condannare qualche appartenete alle nostre forze dell'ordine ?.

Non è mai giusto generalizzare ma vi è una tentenza, nel nostro paese, a seguire le evoluzioni americane solo nei loro peggiori aspetti e mai nelle poche cose positive che vi sono. Dal 2001 in poi in molti uomini in divisa è scattata una consapevolezza pericolosissima: possono fare quello che vogliono e quello che il loro ISTINTO gli dice in quel momento; massacrare o uccidere avendo la consapevolezza che, quasi certamente, non pagheranno nulla per i propri atti.



martedì 22 aprile 2008

LIBERTA' E DEMOCRAZIA


Parlare di democrazia e di libertà in Italia è ormai una moda. Politici, intellettuali, scrittori, giornalisti. Tutti, quando affrontano un argomento, si appellano ai cosidetti cardini basilari della nostra civiltà, del nostro "quieto vivere".
Vista, però, la condizione della nostra civiltà, diventa sempre più difficile pensare che quella che viviamo sia la vita in uno stato democratico e libero.
L'informazione italiana è controllata e guidata ed i fatti e gli avvenimenti ci vengono raccontati unilateralmente. Ogni giornale è legato ad un partito politico. Ogni giornalista al suo Ordine regionale e le leggi sempre più spudorate ci vengono sbattute in faccia senza darci nessuna possibilità di replica.
Venerdì 25 Aprile, in moltissime piazze italiane, si raccoglieranno le firme per proporre tre referendum affinchè tutto questo possa avere fine

ABOLIZIONE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI
L'informazione del nostro paese, pubblica e privata, è in mano ai partiti politici. E' da sempre cosi', mi si dirà, ma questo non significa che sia una cosa giusta. L'Italia è l'unico paese in Europa dove esiste l'Ordine dei giornalisti. Attraverso questo tipo di sistema chiunque abbia la voglia, l'onestà, la passione e le qualità per scrivere ed informare la pubblica opinione deve essere iscritto all'ordine altrimenti non è "accreditato" a farlo.
Questo fa si che i vertici dell'Ordine abbiano pieno potere e controllo su come e su cosa scriva un qualsiasi iscritto che, di conseguenza, deve stare dentro certi limiti da non oltrepassare se non vuole ritrovarsi senza un giornale su cui scrivere.
Bisogna abolire questo inutile strumento di contro e LIBERARE i giornalisti permettendogli di scrivere LA VERITA' su tutto e su tutti.

ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALL’EDITORIA
Ogni giornale, dal più importante al più inutile, vive di finanziamenti pubblici. Questi finanziamenti sono SOLDI NOSTRI che vengono "indirizzati" verso i giornali. Ogni partito politico, a seconda della sua importanza, ha uno o più giornali. Questi ricevono, grazie ai partiti, i soldi per esistere. Basta pensare a questo per capire molto facilmente che la stampa italiana non è libera e racconta, a seconda dei punti di vista, la propria verità ma, quasi mai, LA VERITA'.

ABOLIZIONE DELLA LEGGE GASPARRI
Nel aprile del 2004, il parlamento approvava una riforma delle leggi che regolamentano l'emittenza radiotelevisiva, nota come "Legge Gasparri", che introduce alcuni cambiamenti come l'ingiunzione ad alcuni canali di passare alla diffusione per via digitale terrestre e la privatizzazione parziale della RAI. Alla legge venne posto il veo dal Presidente della Repubblica Ciampi.
Anche se successivamente la legge venne rivista con l'aggiunta di una clausola che limita il massimo introito che un singolo conglomerato dei media può guadagnare, essa escludeva i guadagni derivati dal possedere agenzie di raccolta pubblibicitaria, case di produzione e distribuzione cinematofrafiche o discografie.
Secondo molti la legge promossa da Gasparri aumentava il controllo esercitato da Berlusconi sui mezzi informativi. La legge permetteva anche al canale Retequattro di continuare la diffusione per via analogica terrestre. Il decreto è in contrasto con una sentenza del 2002 della Corte costituziona che imponeva a Retequattro di interrompere la diffusione solo analogica nel gennaio del 2004, in modo di liberare spazi alla concorrenza, sia sotto forma di frequenze terrestri che di quote di pubblicità. Tale fatto avrebbe diminuito il valore sul mercato del canale televisivo in questione.
L'Unione Europea, a luglio 2007, chiede all'Italia di modificare in molte parti la legge, altrimenti scatta una multa di 300-400 mila euro al giorno.
Ora proviamo a proporre un referendum che tutti gli italiani dovrebbero firmare.

I meetup di Grillo saranno nelle strade di tutta l'Italia per cercare di far si che tutto questo possa finire con l'unico strumento legale in mano ai cittadini: i referendum abbrogativi per cercare di migliorare il nostro paese almeno nelle cose fondamentali e basilari.

domenica 20 aprile 2008

PECCATO CHE ......

Peccato che .....


3^ Giornata: rigore netto negato per fallo scomposto del portiere dell'Udinese su Nocerino
5^ Giornata: gol di Totti che parte da evidente posizione di fuorigioco
9^ Giornata: due rigori inesistenti accordati al Napoli
12^ Giornata: gol regolare annullato a Iaquinta, a Parma
18^ Giornata: gol in evidente fuorigioco convalidato al catania
19^ Giornata: rigore netto negato a Trezeguet contro la Sampdoria
24^ Giornata: due rigori netti negati alla Juventus e uno molto dubbio concesso alla reggina al 90'

Facendo due conti veloci, da questi netti episodi arbitrali contro, alla Juventus mancano circa 10 punti; faccio notare che mi sono limitato a citare solo quegli episodi eclatanti evitando di citare le innumerevoli direzioni arbitrali contro e quelle in cui lo spirito della Juventus (a Cagliari e in casa col Genoa) nonostante gli arbitraggi, ha avuto la meglio comunque.
Ora tutti i benpensanti del nostro calcio dicono tranquillamente che gli arbitri sbagliano in buona fede e che bisogna dare il tempo che serve a Collina.
Ma perchè sbagliano sempre e solo contro la Juve ?.
Non mi permetto di citare gli episodi favorevoli agli “altri”. Dico solo che nessuno si ricorda di una lamentela arbitrale da parte di Macini o Oriali, ma anzi............... gli arbitri sono, probabilmente, influenzati da quello che è stato il messaggio passato da Calciopoli; messaggio che, alla luce dei fatti, era di fatto enormemente falsato e che, nei fatti, ha punito molto parzialmente il mondo del calcio: solo noi.
Ma il tempo è galantuomo e chi, come il Milan, ha giocato e vinto una Champion's che doveva guardare dal campionato cadetto adesso, per i suoi VERI VALORI, rischia seriamente di non giocarla nemmeno e lotta per un posto in Uefa.
Peccato che gli arbitri erano e sono una categoria di “deboli” che avevano e continuano ad avere la sudditanza psicologica che “colui che decide” non dovrebbe mai avere.
La Juventus operaia e con qualche campione, reduce dalla sua peggiore “catastrofe sportiva” di ogni tempo, gioca un campionato strepitoso che, senza gli errori arbitrali l'avrebbe portata a lottare per il titolo.
Onore alla Juventus meritatamente dove deve stare in Champion's league, sempre.

sabato 19 aprile 2008

PROFESSIONE INFORMAZIONE


Il popolo italiano ha deciso ufficialmente di affidare il rilancio e la rinascita socio-economica del nostro paese a Silvio Berlusconi.
Non c'erano dubbi sul fatto che colui che meglio rispecchia l'italiano medio, dal punto di vista culturale sia Berlusconi. Il fatto vero è che l'Italia è un paese di scarsa cultura e conoscenza ed è normale che il gradimento vada pienamente a favore di un uomo che da un'immagine molto vicina agli italiani.

In questo video Berlusconi prova più volte a non rispondere alla domanda sul futuro della Rai (Santoro, Travaglio.....) e questo è inquietante. Alla fine insiste col dire che è l'editore più liberale che esiste ma dice anche che non è normale che in una democrazia possa esistere una trasmissione come "Annozero".

Questa volta non si potrà rimanere immobili e stare a guardare. Non è pensabile che il nuovo Presidente del Consiglio possa controllare in toto l'informazione italiana. I giornalisti, in primis, devo ribellarsi poichè tutto ciò umilia sopratutto loro e la loro professionalità.

Il 25 Aprile, in molte piazze italiane, si raccoglieranno le firme per una libera informazione in Italia. La raccolta di firme non è, come potrebbe apparire, contro i giornalisti ma a favore. La raccolta ha il fine ultimo di spingere i giornalisti verso il loro lavoro: RACCONTARE LA VERITA' DEI FATTI.

Abolire l'Ordine dei giornalisti ed eliminare i finanziamenti pubblici ai giornali significa liberare i giornalisti dalla schiavitù dei partiti e della politica. E' un passo fondamentale verso il cambiamento del nostro paese. Senza una VERA INFORMAZIONE non esiste VERA DEMOCRAZIA.

Per conoscere le città ed i luoghi del V2 DAY vai su http://www.beppegrillo.it/

giovedì 17 aprile 2008

69.511 GRAZIE


Tanti sono i siciliani che hanno votato per la lista di Beppe Grillo; persone che hanno dimostrato di desiderare una Sicilia diversa, nuova; una Politica con la "P" maiuscola che opera nel senso pieno della parola, ovvero al servizio dei cittadini.
Certo il 2,4 % di Siciliani che hanno dato fiducia a Sonia Alfano ed ai meetup di Beppe Grillo sono ancora pochi per cercare di fare quello che si desidera e si sogna, ma il nostro LAVORO continua e continuerà nella speranza di essere sempre di più ad "aprire gli occhi".

Ivano, il "mio" candidato ha ottenuto un discreto successo; i tre candidati insieme hanno raccolto, solo a Caltanissetta, oltre 1.000 voti !
Di seguito pubblico il ringraziamento di Ivano nello spazio che trovate sul sito http://www.soniapresidente.net/.
"Vorrei ringraziare tu coloro che ci hanno dato fiducia, e non sono pochi visto che in Sicilia quasi 70.000 persone ci hanno votato e nella provincia di Caltanissetta io Vincenzo e Luigi abbiamo raccolto più di 1.000 preferenze. Voglio ringraziare Sonia per l’impegno e la serietà con cui ha affrontato questa campagna elettorale.Vorrei dire a tutti coloro che ci hanno votato con qualche perplessità che il loro non è stato un voto perso ma al contrario è un voto che serve a darci forza e stimolo per continuare a lavorare nella direzione dell’onestà della chiarezza e della trasparenza in questa ardua sfida che abbiamo appena iniziato e che ha come obbiettivo di ridare DIGNITA’ alla Sicilia ed a tutti i SICILIANI.Grazie ancora a tutti coloro che hanno contribuito,con impegno profondo,al raggiungimento di questo risultato elettorale e che sono sicuro a breve torneranno a lavorare per il proprio territorio perchè, se c’è una cosa che accomuna tutti i ragazzi dei meet-up,è la voglia di CAMBIARE veramente di fronte alla quale non ci fermeremo davanti a nulla.
GRAZIE A TUTTI E NON MOLLIAMO!"


Grazie a te Ivano e grazie, ovviamente, anche a Vincenzo e Luigi, grazie di tutto: di averci messo la faccia con coraggio e determinazione, grazie per averci fatto fare una STRAORDINARIA FIGURA !

Un solo accenno alla "politica" nazionale: non è da lunedì scorso che non ci sono più comunisti in Parlamento ma da molto più tempo.
La sinistra parlamentare italiana ha deluso la sinistra popolare e passionale del popolo ed il risultato era tutt'altro che inatteso, tanti complimenti a Bertinotti che non ha avuto nemmeno la dignità di farsi da parte. Le ideologie, al momento, sono "sospese".

sabato 12 aprile 2008

CARO MARCELLO.....

"Caro Marcello, sono Aldo, Aldo Micciché. Posso darti una mano qui in Sudamerica?" La polizia ascoltava i Piromalli (cosca) che parlavano con Micciché (uomo d'affari italiano da anni in Venezuela) e ascoltavano Micciché che parlava con Dell'Utri e alla fine il quadro incrociato è apparso sufficientemente chiaro: l'imprenditore proponeva al senatore di Forza Italia un pacchetto di cinquantamila voti che i suoi amici mafiosi garantivano di poter procurare facendo truccare le schede del voto dei siciliani all'estero.

La notizia è fresca, freschissima. I magistrati calabresi che conducono l'inchiesta si sono molto arrabbiati per la fuga di notizie che potrebbe arrecare danno alle indagini stesse, ma la notizia è uscita comunque.

E' veramente vergognoso quello che continua ad avvenire nel nostro paese. In qualsiasi altro paese occidentale i criminali stanno in carcere. In Italia sono candidati a rappresentarci in Parlamento e difesi (vedi video) dal probabile prossimo Presidente del Consiglio.

Uniamoci a cambiamo questo stato di cose.... iscriviti al beppegrillo.meetup.com/546/ e lotta con noi !

mercoledì 9 aprile 2008

Io non voto....... MI VOTO !


Siamo ormai ad appena tre giorni di distanza dalla domenica delle elezioni.

I "Grilli" di tutta la Sicilia continuano a lavorare strenuamente e mi spiace molto non poter dare l'apporto che vorrei, per motivi di..... distanza. Ma anche senza di me i ragazzi vanno forte :)).

La politica nazionale è inguardabile. Tutti dicono le stesse cose (i salari, le pensioni in primis...... vista la fame) ma perchè questi signori che ci governano da oltre 10 anni non hanno pensato prima e meglio a questi stessi problemi ? perchè siamo arrivati quasi ad un punto di non ritorno e questi se ne accorgono (forse) solo adesso ?

La situazione socio-economica del nostro paese è al limite, l'unica arma è quella di non andare a votare per delegittimare ulteriormete una classe politica piena di pregiudicati in molti suoi importantissimi rappresentanti.

I siciliani, invece, devono andare a votare: segnare il simbolo di Sonia Alfano Presidente e, magari, scrivere anche Bellavia, il nostro baldo giovane tutto fascino ed emozioni che merita tutti i nostri ed i vostri voti.

Ma i siciliani devono unirsi al paese intero per delegittimare la politica nazionale dove nessuno merita il nostro voto e quindi i siciliani devono rifiutare le schede per le Elezioni politiche nazionali..... invito tutti a farlo !!!

Votare Sonia Alfano ed i suoi canditati (tutta gente comune dei meetup di Grillo in Sicilia) è votare per il cittadino che si ribella. Di conseguenza è esattamente come votare ..... per se stessi...... io non voto.... MI VOTO !

lunedì 7 aprile 2008

RIAPPROPRIAMOCI DELLA SICILIA



Ultima settimana di campagna elettorale. Esattamente tra una settimana sapremo i responsi delle urne. A livello nazionale, sinceramente, poco importa chi vinga. Ci saranno nuovamente le stesse facce a dire le stesse cose mentre tutto, intorno al loro lusso, affonda miseramente. In sicilia gli "Amici di Beppe Grillo" candidano Sonia Alfano alla Presidenza della Regione. Per chi non avesse avuto modo o tempo di leggerlo, pubblico per intero i programma di governo:

Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente”

Il programma degli “Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente” muove dalla fondamentale esigenza di tutelare l’interesse di ogni individuo a godere di una decorosa libertà civile (al di fuori di ogni condizionamento imposto dalla presenza dominante delle mafie e di ogni altra forma di illegalità) ed economica (derivante da un lavoro, autonomo o dipendente che sia) così come dalla possibilità di
godere di una adeguata qualità della vita.

RIAPPROPRIARSI DELLA PROPRIA IDENTITA' E DIGNITA'.
Questo obiettivo verrà perseguito attraverso l’adozione delle seguenti scelte politiche.
Efficienza della pubblica amministrazione

1.DIMEZZAMENTO DEGLI STIPENDI dei deputati regionali e abolizione dei privilegi (vedi auto blu).

2.RIDUZIONE DELLA SPESA: Taglio drastico delle consulenze esterne che ormai costituiscono
palesemente una moderna forma di tangenti, oltre che lo strumento per creare legami di solidarietà
inconfessabili con esponenti degli apparati istituzionali chiamati al controllo di legalità sugli atti
dell’amministrazione regionale ed alla repressione degli illeciti (forze dell’ordine, magistratura
ordinaria, magistratura amministrativa, magistratura contabile, avvocatura dello Stato).

3.OTTIMIZZAZIONE RISORSE UMANE: Valorizzazione delle attitudini e delle competenze delle risorse umane presenti negli apparati amministrativi della Regione, mediante razionalizzazione di ruoli, funzioni e compiti in base a esclusivi criteri meritocratici e guardando alle esigenze dei cittadini/utenti.

4.ABOLIZIONE DELLE PROVINCE, non previste dallo Statuto Regionale.

5.TRASPARENZA E MONITORAGGIO: Massima trasparenza di ogni attività amministrativa,
mediante pubblicazione diffusa (in rete e con ogni altro strumento che non crei costi per
l’amministrazione) di tutti gli atti e i procedimenti della pubblica amministrazione (con i nomi dei
beneficiari privati e dei funzionari pubblici coinvolti nel procedimento), permettendo così facilità di accesso e di controllo ad ogni cittadino.

Promozione dell’impresa e della ricerca: SVILUPPO

1.RECUPERO RISORSE PER INVESTIMENTI: Abbandono delle partecipazioni della Regione
Siciliana nel sistema bancario, rinunciando definitivamente al ruolo ambiguo di Regioneimprenditrice.
La vendita della partecipazione della Regione in Unicredit genererà rilevanti risorse
da destinare all’innovazione e alla ricerca, favorendo il rientro del patrimonio umano di competenze e professionalità fuggito fuori dalla Regione per assenza di prospettive, e alla valorizzazione delle intelligenze e competenze locali e non.

2.MODALITA' DI INVESTIMENTO: Affidamento del ricavato della vendita delle partecipazioni
bancarie ad un Trust di scopo (sottraendole in tal modo agli appetiti politici o criminali) che sia
vincolato a investire nella creazione di poli di ricerca pura ed applicata e nel reclutamento dei
ricercatori da impegnarvi in base a criteri esclusivamente meritocratici.

3.FINALITA' DI INVESTIMENTO:Utilizzo delle notevoli risorse finanziarie, attualmente destinate alla formazione professionale, per offrire servizi reali (valutazione del progetto d’impresa e del business plan, stage aziendali, ecc.) a favore di nuovi progetti d’imprese, specie giovanili, e, almeno nella fase iniziale, per favorirne l’accesso al credito.

Ambiente

1.PIANO REGIONALE GESTIONE RIFIUTI: Adozione del piano regionale di gestione dei rifiuti, ricanalizzando gli investimenti destinati alla costruzione di impianti di incenerimento, verso:
a. applicazione reale della strategia “Rifiuti Zero”, attraverso la graduale riduzione di rifiuti
non differenziabili tramite accordi con imprese di produzione e distribuzione;
b. potenziamento della raccolta differenziata tramite incentivi che agevolino i Comuni nella
raccolta “porta a porta”, il metodo migliore di rispettare le direttive europee e creare
occupazione;
c. realizzazione di impianti di gestione del rifiuto differenziato, centri di compostaggio e
trattamento meccanico-biologico, che garantiscano il corretto svolgimento delle attività
connesse allo smaltimento dei rifiuti e servano ad abbandonare le interferenze criminali e
partitiche (assolutamente trasversali) nel settore;
d. incentivare l’uso in agricoltura del compost come fertilizzante.

2.SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO: Tutela, conservazione e sviluppo del territorio e lotta alla costante emergenza incendi mediante l’affidamento dell’attività di tutela del prezioso patrimonio demaniale (che va difeso da ogni tentativo di assoggettamento ad interessi privati) ad operatori da retribuire esclusivamente in base ai risultati raggiunti.

3.ACQUA PUBBLICA: Difesa della gestione pubblica dell'acqua garantendo la non privatizzazione di un primario bene comune al fine di evitare l'aumento dei costi per il cittadino.

Turismo e beni culturali

1.VISIONE: Gestione dei beni paesaggistici, monumentali e culturali, queste ultime anche in regime di
concessione a privati, verso un turismo di qualità, eliminando la svendita della Sicilia come meta
commerciale e di massa.

2.QUALITA' DEI SERVIZI: Coerente adeguamento delle strutture ricettive e della professionalità
degli operatori, colmando, in termini di servizio, le lacune esistenti (reale e piena fruibilità dei siti
archeologici e culturali; rivalutazione e promozione del patrimonio paesaggistico; seria repressione
di ogni fenomeno speculativo sul territorio; incardinamento di un complessivo disegno culturale
che trovi fondamento primario nella preservazione del patrimonio paesaggistico unico della Sicilia).

3.Valorizzazione e promozione del CICLOTURISMO.

Trasporti

1.MOBILITA’ INTERREGIONALE: Potenziamento della rete infrastrutturale portuale ed
aeroportuale.

2.MOBILITA’EXTAURBANA: Completamento e potenziamento della rete pubblica infrastrutturale
dei trasporti di persone e merci all’interno dell’isola.

3.MOBILITA’ SU SCALA URBANA: Incentivazione del trasporto pubblico attraverso la creazione di reti tranviarie e metropolitane. Creazione di una rete capillare di piste ciclabili. Obbligatorietà per i comuni di diffondere l’uso della bicicletta e mezzi eco-compatibili (biciclette, biciclette a pedalata assistita, minicar elettriche, ecc.) anche attraverso incentivi economici per l’acquisto, in linea con le politiche delle principali città europee e con particolare scrupolo nell’abolizione delle barriere architettoniche e nella realizzazione di strutture e scelte organizzative che garantiscano un efficiente trasporto pubblico.

Sanità

1.QUALITA' DEL SERVIZIO PUBBLICO: Riassetto del piano sanitario regionale, mediante la
razionalizzazione della distribuzione dei fondi a favore delle strutture pubbliche, al fine di
migliorare la qualità dei servizi, ridurre i tempi di attesa e contrastare l’assoggettamento della sanità
pubblica agli interessi privati, spesso coincidenti con quelli della criminalità organizzata.

2.VIGILANZA E CONTROLLO: Imposizione di criteri esclusivamente meritocratici per le nomine di manager e primari delle strutture sanitarie, mettendo al bando le prassi lottizzatrici e spartitorie politicamente trasversali; controllo effettivo della qualità delle prestazioni, da rendersi secondo standard nazionali, applicando seriamente e divulgando la carta dei servizi; istituzione del sistema di controllo informatico sulle prescrizioni.

3.POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO: Aumento dei posti letto nelle strutture ospedaliere e sanitarie in modo da assicurare una decorosa degenza ed evitare lunghi spostamenti verso il più vicino ospedale disponibile; riapertura dei presidi ospedalieri nei piccoli centri.

4.EFFICIENZA DEGLI STRUMENTI: Massimo sfruttamento delle tecnologie presenti nelle strutture onde evitare lunghe liste di attesa, per esami tipo TAC, attualmente a vantaggio delle strutture convenzionate private.

5.ATTENZIONE VERSO I DISABILI: Stanziamento di risorse economiche tali da poter applicare il "Piano triennale della Regione siciliana per le persone con disabilità".

Legalità

1. FUORI LA MAFIA DALLE GARE D'APPALTO: Esclusione dalle gare d’appalto e da rapporti di concessione o servizio con la Regione delle imprese che abbiano in organico, in qualunque forma, pregiudicati per reati contro la pubblica amministrazione e per delitti di mafia o commessi con metodo mafioso o al fine di agevolare associazioni mafiose. In tale ultima ipotesi (reati di mafia e assimilati) anche per i casi di dipendenti per i quali sia stata esercitata l’azione penale (richiesta di rinvio a giudizio); funzionamento concreto della stazione unica appaltante, abbassando il tetto massimo al di sotto dell'attuale cifra pari a un milione di euro.

3.ANTIRACKET E VITTIME DI MAFIA: Miglioramento della legislazione in materia di antiracket e di interventi in favore delle vittime della mafia, con l’introduzione dell’assegnazione di fondi a titolo di prestito per le vittime che si costituiscano parte civile.

4.CHIEDIAMO I DANNI A COSA NOSTRA: Applicazione effettiva ed estensione dell’articolo
dell’ultima legge finanziaria regionale che prevede la costituzione di parte civile della Regione
Siciliana in tutti i processi per reati di mafia e assimilati, al fine di ottenere il risarcimento dei danni patiti dalla collettività, con utilizzo di tali somme in attività di difesa e promozione della cultura della legalità antimafiosa.

5.FUORI LA MAFIA DAL PARLAMENTO: Approvazione di un codice etico che impegni tutti i
gruppi parlamentari e tutti i singoli parlamentari alle immediate dimissioni nel caso di esercizio
dell’azione penale per delitti contro la pubblica amministrazione, contro l’amministrazione della
giustizia e per delitti di mafia o assimilati.

6.ATTIVITA' D'INCHIESTA: Adozione e rilancio concreto dell’attività della Commissione antimafia regionale, che dovrà svolgere reale attività di inchiesta politica sulla criminalità organizzata e sui fenomeni di collusioni politiche, economiche e istituzionali, con missioni almeno semestrali in ognuna dei nove territori provinciali e con relazioni almeno annuali sull’andamento del fenomeno mafioso in ogni provincia e nella complessiva realtà regionale, con pubblica denuncia di tutti i casi di collusioni istituzionali politicamente (anche se non penalmente) accertati.

Energia

1. UTILIZZO DELLE ENERGIE ALTERNATIVE: Caratterizzare la Sicilia come territorio vocato
alla produzione di energie alternative e sviluppo sostenibile delle connesse tecnologie con
l’incremento ed il pieno utilizzo delle fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, maree, ecc.), a
beneficio dei livelli occupazionali sul territorio assicurati dall’indotto in un settore in costante e
definitiva crescita su scala mondiale.

2.RISPARMIO ENERGETICO: Applicazione rigorosa della normativa sull’efficienza energetica in
edilizia.

3.PRODUZIONE DI ENERGIA PULITA: Realizzazione di grandi centrali di produzione di energia pulita, alternative alle centrali termoelettriche o nucleari, a cominciare dalla tecnologia del solare termodinamico (“Archimede”) già proficuamente utilizzata in Spagna, e progressiva dismissione di tutte le centrali elettriche alimentate con qualunque combustibile solido, liquido o gassoso, ad esclusione dell’idrogeno, e la sostituzione delle stesse con impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (ma non con fonti falsamente “assimilate” alle rinnovabili quali i rifiuti, il gas liquido ed il petcoke).

Devono entrare i cittadini nei "Palazzi" ..... vota Sonia Alfano Presidente e scrivi Bellavia !!!

giovedì 3 aprile 2008

OCCASIONE UNICA


Ascoltare e ridere ancora oggi del Bertinotti di Guzzanti è emblematico. La trasmissione a cui fa riferimento questa magnifica interpretazione è "L'ottavo nano". Trasmissione che andò in onda tra il 2000 ed il 2001. Nel frattempo, a discapito di quando dice nel video, il vecchio Fausto ha governato l'Italia con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, ed ora torna a dire e ridire sempre le stesse identiche cose, ad esprimere gli stessi concetti, come se nulla fosse successo. Stimavo molto il politico Bertinotti che, però, ha dimostrato coi fatti di non essere diverso dagli altri e di trovarsi benissmo all'interno del teatrino delle parti che vediamo in Parlamento.

Le ideologie, in questo momento storico, credo siano come sospese. Non esiste ne destra, ne sinistra, ne centro. Esiste una classe politica deleteria che ha mangiato tutto quanto era possibile e che ora continua a fingere di non rendersi conto che ha le ore contate. La crisi economico-sociale del nostro paese è ormai al limite della sopportazione. Andare a votare per le poltiche non ha senso. Bisogna esprimere, col non voto, che gli italiani non vogliono più questa gente a gestirli.

Ovviamente per le elezioni regionali bisogna votare, basta chiedere agli scrutatori solo le schede che si desidera ricevere.

Vota Sonia Alfano Presidente e Ivano Bellavia per il Parlamento Regionale !!! è un'occasione forse unica, non sprecarla