mercoledì 27 luglio 2011

IL CORAGGIO NON HA BANDIERE

Con tutte queste sedute del Consiglio Comunale che si susseguono in questi giorni diventa difficile trovare il tempo di scrivere due righe per i miei numerosissimi ed affezionatissimi lettori. Lo faccio adesso iniziando un post che non so se riuscirò a completare ed a pubblicare visto che stasera anche il Movimento va “in ferie” per qualche settimana ed è in programma un’arrustuta* di salsiccia per salutarci e darci appuntamento a Settembre…… darci…… beh, in realtà, saranno gli altri a darsi l’appuntamento mentre, per quanto mi riguarda, sarà il saluto definitivo al Movimento 5 Stelle Caltanissetta visto che, dal primo settembre, non sarò più presente in città e mi trasferirò per ragioni di lavoro....... chissà la gioia di alcuni Consiglieri appena lo verranno a sapere........ ma non temete ! il blog mi seguirà dovunque andrò …….. avevo già immaginato le vostre facce e le vostre urla di disperazione temendo di non potermi più leggere !!
Seduta odierna del Consiglio, per dirla in breve, che è stata rinviata a domani in quanto si sta discutendo, tra Giunta e Consiglio, l’approvazione del "Rendiconto 2010" e stamane il “muro contro muro” è sembrato cedere un po’ tanto che il Sindaco si è dichiarato disponibile a ritirare il ricorso al Tar contro gli stessi Consiglieri e sembrerebbe che domattina si possa trovare un punto d’incontro tra Amministrazione e Consiglio Comunale. Staremo a vedere.
Nota di colore, sempre immancabile in ogni seduta: stamani siamo andati a filmare indossando, come si vede nella foto del post, la maglietta con il logo del Movimento ed il “solito” Consigliere Idv Fiaccabrino, ancora una volta scherzosamente, ci ha fatto notare che questa è “pubblicità elettorale” e che, nel corso di una seduta del civico consesso, non è possibile indossare tali magliette. Ho risposto che l’alternativa sarebbe stata quella di stare a riprendere a torso nudo visto che era l’unica maglietta pulita che avevo a disposizione…….:-D

Volevo, invece, segnalarvi un evento che si svolgerà domani sera a San Cataldo (CL): “Ricordando la primavera del ’92: fuori la mafia dallo Stato” è un incontro dibattito a cui parteciperanno esponenti della “Scorta Civica” di Caltanissetta e di Palermo oltre al Giudice Antonio Ingroia. Si parlerà di mafia e dei contatti “Stato-mafia”. L’incontro è organizzato dall’associazione “Real Dream”. Qui i dettagli dell’evento che vi consiglio di non perdere: http://www.facebook.com/event.php?eid=186082221455565 .
Sul tema antimafia volevo condividere con voi una riflessione. Ricorderete le mie recenti esternazioni scritte sulla giornata del 19 Luglio che, quest’anno, mi ha lasciato parecchio amaro in bocca ed, a tal proposito, volevo segnalarvi un articolo di un bravo blogger che, tornato anche lui da via D’Amelio, quest’anno, ha scritto le proprie interessanti sensazioni qui: http://drvannetiello.wordpress.com/2011/07/25/di-ritorno-da-palermo/ Vi invito a dare una lettura.
Quando si parla di lotta alla mafia, al pensiero mafioso ed alle forti connessioni tra il potere politico-istituzionale e “cosa nostra” e si cerca di “colorare” di rosso o di nero l’argomento…. io un po’ mi incazzo…. e spiego il perché: “Borsellino era di destra” …… “Impastato di sinistra” …… sono queste le classiche frasi di “rivendicazione” dell’eroe di turno. A me che il Giudice fosse di destra e Peppino di sinistra importa poco o nulla. A me importa che la loro cultura fosse quella della lotta alla mafia ed alla mentalità mafiosa poiché, seppur da posizioni diverse, i due sono entrambi dei “martiri”. Sono persone che hanno dato la loro vita per lottare contro la mafia e la cui “connotazione politica” passa, proprio per questo, in secondo …. terzo piano. La cultura antimafiosa deve crescere in tutto il tessuto sociale: dall’operaio all’imprenditore; la mafia non ha mai fatto scelte politiche nell’allearsi con l’uno o con l’altro politico di turno. E’ anche per queste ragioni che sono rimasto parecchio deluso per gli ultimi eventi in Via D’Amelio ed è per questo che non amo andare alla commemorazione di Peppino Impastato dopo aver “scoperto” che si tratta di una piccola festa dell’Unità ….. (di una volta però…..).
Smettiamola col “camerata” Paolo e col “compagno” Peppino…… smettiamola perché contro la mafia, che prima di ogni cosa è dentro ognuno di noi, non servono bandiere di partito ma crescita culturale, spirito di sacrificio e tanto coraggio…… quel coraggio che, certamente, non ha appartenenze politiche.

* Un'arrostita

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