sabato 1 gennaio 2011

DEMOCRAZIA IN SCACCO


E finalmente siamo entrati nel nuovo anno ! il passaggio da un anno all'altro e, nello specifico, l'ingresso in un nuovo decennio, sono soliti dare qualche speranza in più verso il futuro; se ci riflettiamo è esattamente uguale al passaggio da un giorno qualsiasi all'altro. Con questo non voglio dire che io non ho festeggiato; anzi direi che ho festeggiato anche troppo, ballando ed anche cantando (grazie al karaoke "informativo") per tutta la notte. Gran divertimento stanotte si ma i postumi ci sono: un dolore al piede ed un mezzo colpo della strega alla schiena (leggero grazie al cielo) dovuto alla sudata danzante e successiva uscita all'aperto per respirare un d'aria fresca...... normale amministrazione :-D.

Con un tema preponderante si è chiuso il 2010 e con lo stesso tema, ancora più preponderante e polemicoso, si apre il 2011 di "Polemica e Polemiche".
Da oggi, infatti, il Presidente del Brasile non è più il mitico Lula ma la "ex guerrigliera" Dilma Rousseff e, subito, il Ministro degli Esteri italiano Frattini ha scritto una lettera a lei indirizzata affinché cambi la decisione presa da Lula sul caso-Battisti. Mi sono chiesto che senso avesse avuto tutta l'attesa per quanto deciso da Lula se, poi, il nuovo Presidente avesse potuto cambiare tutto il giorno dopo (!!!). Immagino non sia previsto dalle leggi brasiliane (ma il nostro Governo evidentemente ama tutto ciò che è contro le regole) ma, soprattutto, penso che una persona con la storia di Dilma, mai e poi mai possa pensare di consegnare Battisti all'Italia.
Una cosa che sfugge a chi si contrappone con rabbia e con forza alla decisione del Brasile è la motivazione fornita da Lula: l'Italia non sarebbe un paese "politicamente sicuro" affinché possa essere estradato uno come Battisti. Mi capita, in questi giorni, di dibattere dell'argomento con molti amici con i quali, di solito, la pensiamo allo stesso modo su molte cose: sulla politica italiana collusa col peggio a tutti i livelli, sulla qualità (bassa) della nostra democrazia, sulla condizione carceraria da terzo mondo eccetera eccetera; queste stesse persone, nello specifico, dimenticano cos'è la nostra Italia ? qualcuno si è, addirittura, sentito offeso (esattamente come a La Russa !!) da tali motivazioni (!!).... ma come ? la pensiamo alla stessa maniera su tutte quelle cose li ed ora ci si sente offesi solo perché a dirci la verità è uno straniero ? il patriottismo, alla fine, vince su tutto e tutti ? si, vero, Battisti non è uno che "sprizza simpatia". A vederlo viene da dargli proprio del "delinquente" e tutto sembra fuorché un combattente dei P.A.C. ma mi auguro che non si vada "a simpatia" e si cerchi, invece, di cogliere da questa vicenda il succo, ovvero che l'Italia non è considerata sufficientemente democratica da un paese sudamericano (!!!).
Ce lo dicono da lontano ma, cosa che non mi aspettavo, cominciamo a dircelo anche noi stessi.
Nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, il passaggio riguardante la democrazia in scacco (se non si investe seriamente sui giovani) è, secondo me, significativo, importante e delicatissimo. Anche un uomo che è notoriamente parte del sistema, quindi, lancia un serio allarme alle forze politiche: le piazze, i paesi stranieri e, ora, anche le istituzioni. Che la tenuta sociale e la stessa democrazia, in Italia, siano ormai a rischio è evidente; lo abbiamo capito, ormai, quasi tutti..... speriamo "arrivi" anche a coloro i quali possono dare una netta sferzata alla pericolosissima tendenza ........ ma ho grossi dubbi sulle volontà politiche in gioco. Buona Anno

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