sabato 15 gennaio 2011

SE OGNUNO DI NOI



Il referendum-ricatto di Marchionne agli operai di Mirafiori ha avuto i risultati auspicati dal ricattatore. Per poco più di 400 voti hanno vinto i "si" e, quindi, l'accordo-schiavista firmato da una parte dei sindacati e dall'azienda è stato confermato. Certo è che la minaccia di chiusura dello stabilimento ha avuto un effetto decisivo e molti operai, di fronte alla possibilità di rimanere senza lavoro, hanno scelto di continuare a lavorare a delle condizioni pari a quelle di un secolo fa. Spazzate via, un una sola notte, anni e anni di lotte sindacali, conquiste di diritti e passi avanti verso un mondo del lavoro più giusto e civile. Probabilmente il "caos-Tunisia" di questi giorni con decine e decine di morti a causa della "guerra del pane" ha impaurito gli operai; il timore di un futuro prossimo da affamati ha spinto verso questo risultato che rappresenta, ahimè, un grave passo indietro ed un "abbassamento di testa" in parte comprensibile (dal punto di vista di chi ha temuto di rimanere disoccupato) ma comunque ottenuto con metodi che non posso non definire criminali ed estorsivi.
Dicevo della situazione in Tunisia dove sta avvenendo qualcosa di gravissimo: la gente non ha più da mangiare, scende in piazza, protesta il proprio disagio ed il governo, anziché proporre soluzioni, va giù pesante con repressione violenta e coprifuoco: così non si arriva da nessuna parte se non ad una guerra civile; in Tunisia così come in Italia, con contesti e situazioni diverse, si assiste ad un'unica strada intrapresa e mai abbandonata. La strada della repressione e della prevaricazione dei forti nei confronti dei deboli. Ricordiamoci questo giorno; quando accadrà qualcosa di grave e di sgradevole, le reali responsabilità saranno di chi ha voluto e determinato tutto ciò: governo, parte dell'opposizione (tipo quel buffone di Renzi) ed, ovviamente, la dirigenza della Fiat nella persona di Marchionne. La violenza genera violenza. La prevaricazione ed il ricatto sono violenza.

Oggi è, finalmente, il "Ricca-day". Come ampiamente anticipato nei precedenti post, nell'odierno pomeriggio, il noto blogger sarà con noi in un incontro pubblico che comprende anche la visione di parte del dvd dello stesso. Quì (http://www.facebook.com/event.php?eid=131195060278766&index=1), per i ritardatari, i dettagli dell'evento che vi invito a non perdere. Nel giro di qualche giorno Caltanissetta si è arricchita di due graditissime visite: dopo Grillo l'altro ieri (anche se solo per il "Movimento"), oggi Piero Ricca ci viene a raccontare come si combattono, pacificamente e con la forza della verità, il malaffare e la politica inquinata e ridotta, ormai, solo ad un bieco gioco di affari personali e ruberie varie. Previsto, almeno dai dati dell'evento di facebook, un grande successo di pubblico.
Non è il momento di abbassare la testa altrimenti, un po' come a Mirafiori, i prevaricatori, i ricattatori, i tanti pregiudicati ed indagati che ormai popolano la politica avranno la meglio. Piero ci porterà la sua esperienza attraverso il racconto delle sue "incursioni": ne vedrete e ne sentirete delle belle. Se ognuno di noi facesse così.......

1 commento:

IO ha detto...

mi spaventano le conseguenze,ma sono cosciente che sia necessaria una vera rivolta!!Come disse un.....o guerra civile o miseria (non vedo altra scelta)