lunedì 24 gennaio 2011

CIO' CHE NON E' VIETATO E' CONSENTITO

Mentre inizio a scrivere non sono ancora pronti i video che il cameraman ufficiale del Movimento monterà penso in nottata. L'adrenalina è ancora tanta e la soddisfazione per quanto fatto (e soprattutto ottenuto) stasera è parecchia. L'operazione "Fiato sul Collo" promossa in tutta Italia dagli aderenti al "Movimento 5 Stelle" è tornata anche a Caltanissetta. L'esperienza del 2008 era stata un primo assaggio che, purtroppo, non aveva dato esiti positivi: in maniera del tutto illegittima l'allora Presidente del Consiglio aveva incaricato un Vigile Urbano per far spegnere la telecamera ed, in un modo o nell'altro, i curiosi di allora erano stati costretti ad eseguire l'intimazione del Pubblico Ufficiale.
Stasera i quattro rappresentanti del Movimento erano provvisti di una copia del "Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale" ed è andata diversamente........ molto diversamente :-D.
All'ordine del giorno del Consiglio odierno vi era la la mozione di sfiducia presentata nei confronti del Presidente del Consiglio e, a dire delle maestre d'asilo presenti tra il pubblico, anche l'annoso problema della riapertura "monca" degli asili comunali.
Non appena è suonata la campanella del Presidente il fidato "Bonsai" ha acceso la telecamera ed ha iniziato a riprendere. Nei primissimi minuti quasi nessuno si era accorto di nulla e quei Vigili Urbani presenti tra il pubblico, pur avendo visto la telecamera accesa, non avevano battuto ciglio. Poco dopo notiamo che il Presidente, mentre un primo Consigliere inizia a parlare, chiama un Vigile Urbano e, parlottando, gli fa segno verso di noi. Il Vigile, in borghese ma col distintivo, si avvicina e ci dice che "non si può"....... chiedo "perché" e la risposta è "non si può". Vista la ricchezza di argomentazioni (!!!) sono quasi costretto a mostrare il loro regolamento che il Vigile prende con se e, spostandosi su un lato dell'aula consiliare, comincia a spulciare. Dopo qualche minuto di evidente difficoltà mi chiama per....... aiutarlo. Mi avvicino a lui e, tra una cosa e l'altra, mi dice "tutto ciò che non è vietato è consentito". Lo porto sulla pagina relativa alla "Pubblicità delle riunioni" (art.5) e glie la faccio leggere. Constatato che non è espresso il divieto di ripresa, il Vigile torna dal Presidente del Consiglio e dal Segretario facendogli notare che, nel regolamento, non esiste il divieto da loro imposto (!!!!!). Tornato da noi, ci restituisce il nostro ( o loro ? non l'ho capito più ! :-D) regolamento ..... quasi scusandosi per l'accaduto e senza aggiungere altro. Se la scorsa volta i "Grillinisseni" sono finiti sul blog di Grillo, stavolta finiamo al festival di San Remo....... :-DDDD .....
Due semplici ma importanti considerazioni: credo che un Presidente del Consiglio Comunale che dimostra di non conoscere il Regolamento che lui stesso deve garantire e far rispettare non ha bisogno di una mozione di sfiducia per dover togliere il disturbo. Lui ed il suo fidato Segretario hanno fatto una figura a dir poco barbina che, mi auguro, abbia il meritato eco. Intimare qualcosa senza sapere, prima, se l'intimazione è corretta dimostra la pochezza delle persone e la poca professionalità di chi ci amministra. Il divieto di ripresa cos'è allora ? vergogna per quello che si vede durante le sedute ? vergogna per lo scenario politico squallido e di bassissimo livello ?...... a queste vergogne adesso ne va aggiunta una nuova; il Presidente si vergogni per il fatto che non conosce il Regolamento che lui stesso garantisce.
Seconda ed ultima considerazione: i cittadini che non si arrendono alla prevaricazione di chi ci amministra e ci governa possono farcela. I regolamenti, le leggi, la Costituzione vanno fatti rispettare; vanno fatti rispettare da tutti..... a cominciare da quelli che sono nostri dipendenti. I Consiglieri, i Deputati, i Senatori, i Ministri...... tutti gli amministratori a tutti i livelli sono dipendenti dei cittadini perché eletti e pagati da questi ultimi. Il loro comportamento ed il loro lavoro va costantemente monitorato e pubblicizzato affinché il loro operare, col fiato sul collo, possa finalmente essere consono al compito preposto. Tutti possiamo e dobbiamo fare, nel nostro piccolo, qualcosa che costringa la casta politica a modificare i loro comportamenti: lo sputtanamento deve diventare la loro maggior paura. Se non c'è niente da nascondere e nulla di cui vergognarsi, perché il Presidente stasera ha cercato di violare il regolamento e di vietarci le riprese ?
A breve, penso stanotte, "Bonsai" monterà i video di stasera ed, ovviamente, il blog non mancherà di pubblicarli non appena pronti; per oggi accontentatevi di questi piccoli antipasti girati col mio telefono...... mi scuso per la qualità video e audio ma, mentre riprendevo, pensavo a voi: miei meravigliosi lettori !

1 commento:

Alessandro ha detto...

Cittadini! Mi voglio complimentare con voi apostrofandovi pesantemente con: "Cittadini", pesante perché lo status di Cittadino dovrebbe riacquistare tutto il suo nobile significato, e non avere, come ha, il significato sterile di chi abita una città, ma Cittadino come Individuo partecipe della vita della sua comunità, Cittadino Coscienza e parte critica di coloro che con diritto, oggi negato e compresso da spazi d'informazione sempre più ristretti, ha nominato come suoi rappresentanti.
Cittadino, non come status di privilegiato (in tempi quasi da Roma imperiale) ma cittadino derivante dal diritto naturale di tutti gli uomini liberi, e per non citare la nostra Carta Costituzionale, vi trascrivo il contenuto dell'articolo 11 della "Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino":
"La libera comunicativa dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell’uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge". E siccome filmare l'agire dei nostri rappresentanti non è contro legge e, come sappiamo, almeno noi, contro il regolamento comunale, esercitiamo il nostro diritto di uomini liberi e, quindi, di Cittadini.