giovedì 20 gennaio 2011

STATURA

Mi scuso con tutti i lettori e le lettrici per il post precedente che è stato quasi "uno sfogo" in difesa di un uomo la cui colpa sembra solo quella di essere sensibile al fascino femminile e che, grazie a questo, fa si che tutti gli altri "peccatucci" passino in secondo piano....... qualcuno ha colto e qualcun altro no; qualcuno ancora si è soffermato sulla parola harem scritta (senza "h") più o meno correttamente (!!!)
Io, fra tutte le intercettazioni dell'inchiesta che è su tutte le prime pagine in questi giorni, sono stato colpito da una in particolare: Emilio Fede, al telefono con Lele Mora, concorda di chiedere un prestito di un milione e duecentomila euro a Berlusconi, presentandoglielo come un aiuto economico per lo stesso Mora che ha grosse difficoltà. In realtà, emerge dall'intercettazione, Mora prenderebbe 800.000 euro mentre 400.000 le intascherebbe lo stesso Fede. Che dire ? a parte il fatto che non potremo più chiamare Fede col naturale soprannome di "Fido", ma viene fuori la poca considerazione che anche persone dell'entourage del Presidente hanno dello stesso. Nemmeno Fede, che per amor di Berlusconi ha fatto una cosa che nessuno fa (era juventino ed è diventato milanista !!!) e che ha perso ogni dignità pubblica come uomo e come giornalista, è leale e trasparente con Berlusconi. Credo che, aldilà dello squallore assoluto facilmente constatabile, questa intercettazione dia la misura reale di quella che è la statura umana del nanopiduista.
Stasera torna Annozero e, non poteva essere altrimenti, si parlerà dell'inchiesta di Milano. Chissà se tutto questo rumore mediatico non finisce per favorire il governo in termini di consenso tra gli italiani ? ! ...... mi auguro che Santoro & C. usino una modalità intelligente per raccontare il tutto, in modo da far notare che questa è solamente la goccia che fa traboccare il vaso perché, vista la statura culturale dell'italiano medio, un governo che cade per una scopata merita di essere rieletto.

1 commento:

Ing ha detto...

Si ritorna così, periodicamente a stati di barbarie che ci si illudeva di aver superato, di abbrutimento, di servilismo, di vita animale;una notte medioevale, nella quale si odono soltanto i clamori orgiastici dell'imperatore e dei suoi baroni,o del condottiero e dei suoi capitani, e per la quale si generalizza la miseria morale. La decadenza delle arti; il poeta sostituto dal giullare, il letterato dallo scodellatore di frasi fatte; il soldato eroe in carriera;il giudice in fornitore del boia, gli atenei chiusi all'intelligenza, l'uomo e la donna considerati parte di un meccanismo sociale senz'anima o entità trascurabile; il facinoroso assoldato allo stato come sicario, la rassegnazione celebrata come virtù.Periodo più o meno lungo, ma non eterno che non assolve nè la viltà dei sottomessi nè la prepotenza dei dominatori.
Siamo entrati a fondo in uno di questi periodi,e più vi resteremo quanto più la nostra resistenza morale sarà debole o inoperante.....Spetta quindi agli uomini e alle donne di carattere e di volontà che si son fatti una coscienza loro, impedire che la notte medioevale duri secoli.
Grazie Angioletto