giovedì 11 ottobre 2012

PASSERELLE

Apertura dedicata ad una precisazione su un commento al precedente post: non vi era alcuna intenzione di paragonare Grillo al "Che" o viceversa. Era solamente il ricordo dell'uccisione del medico argentino che poi, visto il titolo, ho cercato di agganciare all'attualità proponendovi le date siciliane per la campagna del MoVimento. Nessun accaponamento di pelle, quindi, perchè non c'è stato alcun accostamento irriverente.
Un grosso "mea culpa", invece, devo farlo, a proposito di Grillo, per aver dubitato dello stesso ed aver pensato che l'attraversamento dello stretto sarebbe stata solo una trovata "semi comica", una passerella e che non avremmo assistito a quanto annunciato. Il comico genovese, invece, sorprendendo tutti (me il primo) si è immerso in Calabria e, piano piano ed in poco più di un'ora, è arrivato in Sicilia. Molti si chiedono, e mi chiedono, "a cosa è servita questa trovata pubblicitaria ?" e, ponendo la domanda, si danno già, in parte, la risposta. Considerando lo spazio mediatico praticamente nullo che il MoVimento ha sulle televisioni nazionali e regionali, la "trovata pubblicitaria" serve, appunto, a  farci pubblicità; a far si che, seppur attraverso un atto dimostrativo impegnativo (fisicamente) ma apparentemente futile, televisioni, radio e giornali parlino di noi. Un'altra ragione, non ufficiale ma ufficiosa, che piacerà di più ai "critici", è quella che parla di un Grillo che, con la nuotata sullo stretto, ha voluto dimostrare che "il ponte non serve ad un cazzo !".
Venendo a fatti più nisseni, saprete già tutti degli arresti avvenuti, l'altro ieri, in città: "imprenditori" delle slot (già arrestati una prima volta) e strettissimi parenti della "nota" ex politicante nissena Giusi Mosca, poliziotti (penitenziari e non), un maresciallo della finanza (in pensione), un vigile urbano (e la sua signora), gestori di locali, cittadini comuni (qualcuno già noto alla giustizia) e perfino un ex giocatore locale di calcio... di tutto e di più. La mattina del 9 Ottobre, come avviene normalmente, gli arrestati sono stati portati in questura e da qui, con una breve passerella e sotto lo sguardo di fotografi e telecamere, sulle auto per essere trasferiti in carcere. Una passerella a cui hanno assistito anche tanti curiosi ma, soprattutto, molti familiari degli arrestati. Questi ultimi, evidentemente in maggioranza, hanno applaudito gli arrestati (??) e, soprattutto, fischiato, insultato ed, in qualche caso, strattonato gli agenti di polizia che compivano il proprio dovere.....un "quadretto" tristissimo.
La passerella (cosi' come le foto sui giornali)però, è stata risparmiata ai "colleghi". Per gli agenti arrestati, infatti, niente "facce" ma solo i nomi. Il "cameratismo" che continua ad esistere negli ambienti della polizia e dei militari in genere è vergognoso ! Secondo me non è giusto nemmeno spettacolarizzare degli arresti di persone che, nonostante le intercettazioni telefoniche ed ambientali, fino al giudizio finale sono da considerare, al massimo, dei presunti colpevoli. Le foto sui giornali e le passerelle con le manette andrebbero evitate per tutti ma questa è l'utopia di un Paese normale. Se, invece, la realtà è diversa e prevede altro, è giusto pubblicare le foto di tutti (anche e soprattutto dei pubblici ufficiali !) e mostrare anche loro con le manette ai polsi per fare la passerella.
O tutti o nuddru* !

* O tutti o nessuno !

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