lunedì 9 maggio 2011

UN RAGAZZO QUALUNQUE


Mamma mia. quante "cazzate" mi devo sopportare e contro quante devo rispondere per spiegare sempre le stesse cose. Appena si fa notare che anche i rappresentanti della sinistra italiana si comportano come e peggio di quelli di destra o di centro sembra che si insulti il familiare di qualcuno ! io sono stato, sono e rimarrò per sempre una persona che abbraccia e condivide le cosiddette idee di sinistra, ma non perché sia più trasgressivo e controccorrente ma, più semplicemente, perché corrispondono esattamente alle mie. Se poi gli uomini ed i partiti che sono riconducibili a questa parte politica si comportano male e non mettono in pratica per niente le loro parole, non può certamente essere colpa mia !
Berlusconi si dichiara profondamente anticomunista: per lui ai magistrati italiani si può dire di tutto e di più (come ha ripreso a fare in questi giorni visto che il processo Mills ha moventi e prove a volontà) ma brigatisti no ! il brigatista o il terrorista rosso che dir si voglia è, per il nostro nanopremier, qualcosa di talmente terribile e negativo che nemmeno una toga rossa può essere insultato in tal modo.
I magistrati italiani sbaglieranno, indovineranno, peccheranno ma l'abitudine, in Italia, di dare un colore politico a tutto e tutti ci ha portati nella fogna in cui ci troviamo. Fa comodo dire che la magistratura italiana è comunista, ma che i magistrati uccisi dalle brigate rosse sono degli eroi. Si riesce a dire tutto ed il contrario di tutto nello stesso discorso.
Eroi... eroi...... fossi un magistrato me la prenderei tantissimo per aver sentito il Presidente del Consiglio darmi dell'eroe. Se pensiamo chi sono gli eroi citati, fino ad oggi, dal nanopiduista, certamente non è lusinghiero "entrare" nella bacheca personale del nanopresidente...... vicino a Mangano e Dell'Utri (eroe di riflesso per le stesse ragioni di Mangano).
Ma di eroi, stavolta veri, il nostro Paese ne ha avuti tanti. Eroi semplici e facili da capire. Da Falcone e Borsellino a Livatino (solo per citarne alcuni), fino ad arrivare a Peppino Impastato, l'eroe che, forse,  sentiamo più vicino visto che si trattava di un ragazzo qualunque che non era ne magistrato e nemmeno poliziotto. Oggi si ricorda la sua morte, avvenuta per mano della mafia e di fronte alla sua sfrontatezza (tipica dei "puri") che lo ha portato a morire ancora giovanissimo. Peppino è uno di quegli esempi che si continua, ostinatamente, a "colorare" politicamente. Vero che Impastato era comunista e non lo nascondeva certo, ma la sua uccisione non è avvenuta per questo motivo. Peppino non è stato ucciso perchè difendeva gli operai, collaborava coi sindacati e promuoveva i figli dei fiori; Peppino è stato ammazzato perchè irrideva e sputtanava quotidianamente un importante capomafia che abitava a 100 passi da casa sua. La sua commemorazione avviene, ogni anno, a Cinisi attraverso una marcia che sembra una manifestazione dei Cobas: bandiere rosse, canti comunisti ed ostentazioni varie. Io, che una volta vi ho partecipato, ne sono rimasto alquanto deluso. Il ricordo di Peppino dovrebbe essere assolutamente bipartisan e senza colori politci (o con tutti). Il fatto che Impastato fosse di sinistra non ha rappresentato la ragione del suo assassinio ed ostinarsi a ricordarlo solo con simboli e suoni di una certa parte politica è, secondo me, fortemente riduttivo per quello che è stato il personaggio e fortemente negativo per quella che è una lotta che, a distanza di 33 anni dalla sua morte, ci vede ancora sconfitti ed alquanto rassegnati. Celebrare il ricordo di Impastato come un comunista e basta equivale ad indossare tutti le camicie nere il 19 Luglio in via D'Amelio (ovviamente in quel caso senza le nostre Agende Rosse "chiaramente" comuniste)... perchè ?..... perchè Borsellino era di destra !
Ho reso l'idea ? boh...... come sempre ci ho provato....... ora lasciatemi nella mia angoscia: la notizia che Bin Laden era impotente mi ha rovinato la settimana......

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Angioletto: "Peppino è uno di quegli esempi che si continua, ostinatamente, a "colorare" politicamente. Vero che Impastato era comunista e non lo nascondeva certo, ma la sua uccisione non è avvenuta per questo motivo. Peppino non è stato ucciso perchè difendeva gli operai, collaborava coi sindacati e promuoveva i figli dei fiori".

Solo una piccola parte della biografia di Peppino Impastato: Nel 1965 fonda il giornalino L'idea socialista e aderisce al PSIUP[1]. Dal 1968 in poi, partecipa, con ruolo dirigente, alle attività dei gruppi di Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati.

Il giorno del corteo funebre, e le foto lo testimoniano, migliaia di uomini e donne con altrettante bandiere rosse riempirono le vie di Cinisi ripercorrendo la strada che portò alla morte Peppino. L'anno successivo, Il 9 maggio del 1979, il Centro siciliano di documentazione organizza, con Democrazia Proletaria, la prima manifestazione nazionale contro la mafia della storia d'Italia, a cui parteciparono 2000 persone provenienti da tutto il paese , e anche in quella occasione il colore delle bandiere fece la sua parte. Ti ricordo infine che Rifondazione comunista si è costituita parte civile nel processo Impastato.
Non rompete i coglioni, non bisogna necessariamente snaturare tutto, io lo scorso fine settimana ero a Cinisi ed è stato meraviglioso vivere 2 giorni intensissimi pieni di dibattiti e forum organizzati dalle compagne e dai compagni proprio nella casa di don Tano Badalamenti, mi è venuta più volte la pelle d'oca guardando quelle stanze, quei pavimenti, quei marmi, la casa del boss di cosa nostra trasformata in "casa nostra".
Già lo scorso anno Sonia Alfano e qualche suo fedelissimo/a erano a Cinisi cercando trasmettere ciò che tu hai scritto in questo post, senza successo, questa è e rimarrà una ricorrenza di parte, si proprio così di parte, organizzata dai compagni e dalle compagne alla quale chiaramente possono partecipare tutti, anche voi grillini caro Angioletto, senza però cercare di snaturare tutto.

Andrea

Angioletto ha detto...

Grazie Andrea per averci dato il permesso di partecipare. Tutto quello che ho scritto non equivaleva a "snaturare" niente e non negava, nemmeno lontanamente, quello che Peppino è stato. Evidentemente non sono stato sufficientemente chiaro nello spiegarmi ma mi arrendo, non voglio rompere ulteriormente i coglioni.