martedì 24 maggio 2011

PIU' NON DI MENO



Qualche "puro" di spirito e qualche "comunista" che non ama il Movimento avrà storto il naso per ragioni diverse l'uno dall'altro ma, visto l'invito dell'amico Sergio e visto che che conoscevo Ferrando dai tempi di Rifondazione Comunista, sono stato all'inaugurazione del circolo cittadino del P.C.L. .....Partito Comunista dei Lavoratori che, bisogna riconoscerlo, almeno nel nome, è tanto altisonante quanto preciso nei suoi dettami di massima. Devo ammettere che il tuffo nel passato, se così si può dire, è stato molto gradevole ed il clima sereno e compagnesco; anche la discussione sviluppata durante l'incontro (che potete seguire integralmente in esclusiva assoluta per il blog) è stata interessante e proficua. Non si parlava di destrutturazioni della sinistra o di antropologie varie e non si esprimevano concetti incomprensibili, ma si parlava di cruda realtà e di crude soluzioni. Non fraintendetemi, niente terrorismo nei discorsi di Ferrando, ma la volontà di lottare quotidianamente per cercare di risolvere i singoli problemi sul territorio e di indirizzare l'ondata di protesta verso una vera Rivoluzione simile, per capirci, alle ribellioni in Egitto e Tunisia. Molto onesta l'analisi dell'ex Senatore sulle reali possibilità che un qualcosa di simile possa avvenire in Italia: Ferrando, rispondendo ad una mia domanda infatti, elenca una serie di minirivoluzioni avvenute, nel tempo, in Italia (quindi è possibile ricapiti) ma aggiunge anche che le stesse sono state sistematicamente fregate, fottute, usate e strumentalizzate dal Partito e/o dal furbo politico di turno. Se si considera, inoltre, che il P.C.L., per voce dello stesso Ferrando, si dichiara incompatibile con qualsiasi altra formazione politica esistente, lascio a voi le conclusioni......... qualunquisti comunisti ?


Ieri pomeriggio infuocata seduta del Consiglio Comunale che, a causa della protesta degli operatori di "Nissambiente", è stata sospesa due volte. Sono volate parole grosse, urla di dimissioni e sfiducia, con attimi in cui si è sfiorato lo scontro fisico, anche tra consiglieri comunali di opposte fazioni.
Devo dire che i "ragazzi" presenti per reclamare il loro stipendio erano, prima dell'inizio della seduta, molto tranquilli e parlavano, ridevano e scherzavano tra loro probabilmente fiduciosi di quanto sarebbe avvenuto di li a poco.
La seduta, iniziata con l'ormai solito rinvio di un'ora a causa dell'assenza di quasi tutti i consiglieri, ha avuto tutta una fase di toni concilianti da parte di tutti i consiglieri interventuti (tutti..... di qua e di la) tendenti a strappare l'applauso ai lavoratori presenti. Tutti contro il Sindaco colpevolmente assente e pronti a tutto pur di far avere lo stipendio ai disperati presenti. Qualcuno parla di sfiducia al Sindaco, qualcun altro di proprie dimissioni ma tutti sono concordi nella volontà di dare una mano per risolvere la situazione. Si sprecano gli applausi (in teoria non possibili durante le sedute) ma quando i Consiglieri tutti chiedono la presenza del Sindaco e si capisce, dalle parole dell'eroico Assessore Tipo, che il Sindaco non arriverà, succede quello che si temeva. Urla, insulti, disperazione e rabbia sfogata liberamente dai circa 40 operai presenti. Tutto è stato ripreso dalla telecamera del Movimento (fruibile dalla pagina Fiato sul collo di facebook o su YouTube nei tempi tecnici di caricamento) mentre, per le solite anteprime, col mio telefono, che non ha la stessa qualità di una videocamera, ma arriva sempre per primo......eccovi, a chiusura di post, il primo dei quattro video girati nella bolgia; gli altri li trovate, in progressione numerica, su YouTube.
Dopo parecchi minuti di caos totale, gli animi si sono calmati solo dopo che il rappresentante sindacale degli operatori ecologici ha parlato telefonicamente col Sindaco fissando un appuntamento per il giorno seguente (oggi per chi legge) alle 16, a Palermo dove il Sindaco si trova per cercare di reperire l'ennesima elemosina.
La ripresa della seduta (senza gli operai) è stata un ritorno nei cardini della normalità: cavilli di ogni genere, continui fatti personali, interruzioni vicendevoli; un ritorno alla non concretezza allarmante di fronte ad una città che ormai assomiglia sempre più a Napoli.
Lasciamo stare i più non di meno o i non mi sono riuscito a farmi capire che fanno parte dell'ovvio ormai ma, se pensiamo che il livello lessicale corrisponde, più noN di meno, al livello politico, possiamo solo sperare che questo Consiglio e questa Giunta spariscano rapidamente.

Nessun commento: