domenica 13 gennaio 2013

LA VITTIMA

Ieri sera ho "riscosso" una scommessa; era solo una birra al bar purtroppo, niente che mi possa cambiare la vita ma, se la vita è fatta anche di piccole soddisfazioni, me ne darete atto anche voi.
Ricordate certamente Giovanni Favia: il "dissidente" per eccellenza per molti, il "cazzaro" calcolatore per altri (tra cui me).
Ricordo, in breve, che il suddetto, all'indomani dell'espulsione di Tavolazzi e del gruppo di Ferrara, si scagliò contro Grillo scrivendo delle frasi fin troppo chiare sulla sua pagina facebook... esattamente come feci io dalle pagine di questo blog; la differenza, non minima, fu che, a qualche giorno di distanza, Favia ritrattò e smenti quanto da lui stesso scritto. Dal quel momento non mi sono più fidato dei comportamenti e delle sue parole e l'ho osservato, nel suo operare, con maggiore attenzione.
Ne segue un'ospitata a "ServizioPubblico" dove, a delle precise domande su Grillo, Favia risponde con difficoltà (stava già recitando ?); passa qualche mese e succede il patatrac; Favia rilascia un'intervista alla trasmissione "Piazzapulita" di Corrado Formighi ed è vittima di una (presunta) registrazione fuori onda che farà velocemente il giro del web. Il Consigliere Regionale accusa Casaleggio di essere il despota del moVimento che "infiltra" suoi uomini nei meetup di tutta Italia (!), decide i candidati (!!) ed è "spietato" ... (!!!).
Il fuori onda, però, è fatto troppo bene; solitamente, quando si registra di nascosto, l'audio non è eccezionale e la discussione dovrebbe avere i toni della chiacchierata. Nella registrazione "rubata", invece, tutto è perfettamente ascoltabile, chiaro ed esposto in modo lineare.
Nonostante l'accaduto, però, Favia non viene cacciato da Grillo e continua il suo lavoro in Regione a nome del moVimento. Passa qualche settimana e Giovanni viene ospitato da Lilly Gruber: smentisce se stesso spiegando che le frasi fuori onda erano frutto dello stress e delle tensioni che lui aveva con Grillo e Casaleggio e che, quindi, quello che ha detto non corrisponde a verità (!!!)
Alcune settimane fa, infine, Grillo lo espelle, insieme a Federica Salsi, dal moVimento, all'indomani di un video-sfogo del comico genovese che, se vi ricordate, a me non era per niente piaciuto.
Da quel momento Favia, che viene comunque confermato dalle assemblee "di base", dice e scrive, fino alla noia, che mai e poi mai accetterà candidature in Parlamento da parte di altri schieramenti perchè, sono parole sue, vuole completare il lavoro in Regione per cui i cittadini lo hanno votato.
Io lo aspettavo al varco: in questi giorni, infatti, la vittima della "tirrannia di Grillo" ha accettato l'invito di Ingroia a candidarsi nelle file di "Rivoluzione Civile" per un posto nel Parlamento nazionale. Ha subito tenuto a precisare, Favia, che anche se non venisse eletto a Roma, presenterà, comunque, le sue dimissioni irrevocabili da Consigliere Regionale alla prossima assemblea pubblica, tra qualche mese ... c'è da crederci ? (!!!!!).
Avete contato le bugie e le falsità di questo veloce riassunto ? capisco che non è semplice, sono tante.
Favia, per via delle regole interne del moVimento, non si sarebbe più potuto candidare avendo svolto già due mandati. Sarebbe dovuto tornare "in strada" ed avrebbe dovuto interrompere, alla fine del mandato Regionale, la sua "carriera politica".
Il moVimento combatte la politica ed i politici "di professione" per cui Favia sapeva benissimo che la sua presenza nelle istituzioni era, di fatto, finita.
Cosa fare per far si che, invece, la carriera possa continuare ? beh ... farsi buttare fuori da vittima di Grillo e Casaleggio (grazie al presunto fuori onda) e cercare, facilmente, un posto in una "lista amica". Ma, se viene eletto, Favia sarà al terzo mandato e, poi, prenderà lo stipendio per intero ? ah ... dimenticavo, certo ! è stato "cacciato" e, quindi, è normale che sbugiardi tutto quanto ha sostenuto negli ultimi anni della sua vita.
Mi auguro, personalmente, che questa triste vicenda resti isolata e che non vengano fuori, nei prossimi anni, degli "altri Favia" che "non si accontentano" dei due mandati; i nodi vengono al pettine però e, quindi, il "caso Favia" non farà altro che compattare e fortificare lo spirito degli attivisti veri.
Se Grillo evitasse, contestualmente, di far apparire, dal nulla, delle altre vittime... sarebbe certamente un fatto positivo. Se nel Marzo dello scorso anno ad incazzarci per le espulsioni di Ferrara fossimo stati in tanti (e non solamente io e... Favia), la storia avrebbe, probabilmente, preso un'altra piega ed oggi non avremmo avuto espulsioni a catena e, soprattutto, qualcuno che trova "terreno fertile" per fare la vittima.


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