giovedì 15 novembre 2012

PRESA D'INCOSCIENZA

All’indomani di scontri di piazza tra le forze dell’ordine ed in manifestanti del caso ci sono, da sempre, due fazioni: una, che ha piu’ voce, raccoglie tutti coloro che condannano le violenze dei manifestanti apostrofandoli come “delinquenti” o roba simile; un’altra che, invece, condanna la spropositata reazione degli uomini in divisa che usano violenza su tutto e tutti e senza alcuna distinzione. Ieri abbiamo assistito a scene che hanno ricordato altri fatti drammatici accaduti negli anni scorsi e che si sono conclusi, quasi sempre, con la condanna di un Tribunale per chi avrebbe dovuto mantenere l’ordine. A cosa servono queste sentenze ? a nulla evidentemente visto che non mi pare ci siano stati allontanamenti, dai vari corpi, di presunte “mele marce” e, quindi, nonostante le condanne, di fatto tutto prosegue come prima. I poliziotti ed i carabinieri sono uomini ma, è ormai fin troppo evidente, che sono uomini frustrati dal loro quotidiano e, forse, anche dalla “precarieta’” del proprio lavoro che, visti i rischi, dovrebbe essere meglio retribuito e rispettato dallo Stato. L’inaudita violenza, però, contro persone inermi e disarmate non ha alcuna giustificazione: se è il Ministero dell’Interno o della Difesa a farti stare male….. poliziotto o carabiniere che tu sia, non credi che sia da vigliacchi sfogarsi su uno studente, un disoccupato o un precario ? Io non riesco a credere che, dentro quei caschi neri o blu, non ci sia niente di niente; ci sono delle persone che hanno delle famiglie, dei figli e che vivono il duro quotidiano come tutti noi; è necessaria una loro piena presa di coscienza che non equivale a “non rispettare gli ordini” ma che faccia venire fuori, da quelle divise, degli uomini e delle donne che, prima di tutto, sono dei cittadini italiani.
Un post alquanto triste e preoccupante che, però, voglio chiudere con una nota di speranza: in testa a questo post la locandina ufficiale di “un albero nel cuore”, una manifestazione che inizierà domenica 25 Novembre e si concluderà domenica 2 Dicembre attraverso le varie “tappe” che potete leggere nella locandina stessa. Un’occasione per prenderci cura della nostra terra, degli alberi ed, indirettamente, della nostra “anima” che spesso trascuriamo e che, invece, è la vera essenza di noi stessi.

1 commento:

lillo ha detto...

Proprio oggi guardavo le scene delle violenze al tg con a fianco un gruppo di poliziotti. Orribile quello che ho visto e SOPRATTUTTO quello che ho sentito dire da uno di loro. Peccato......