domenica 18 novembre 2012

APPARIRE O ESSERE

Un detto dice che “sono sempre i migliori che se ne vanno” e spesso, anzi spessissimo, questo triste modo di dire è rispettato.
Ieri la città di Caltanissetta è stata scossa da una notizia di lutto che ci ha rattristato e…. spiazzato. Se ne è andato, da solo ed in silenzio (quasi a non voler disturbare gli altri), Paolo Ficicchia, definito “personaggio” da alcuni organi di stampa locale, ma che, per me, era solo una “grande persona”.
Nella nostra città conta più apparire che essere e le ipocrisie e le falsità fanno, spesso, parte del nostro vivere quotidiano. Paolo aveva il coraggio che a molti di noi manca; aveva il coraggio di esternare la propria personalità più profonda e lo faceva vivendo in un territorio che fa del pregiudizio quasi uno stile di vita; a lui non è mai importato nulla del giudizio altrui e non è un modo di dire…. “mai” significa che non c’è mai stata alcuna differenza nel suo modo di vivere, ne nel 2012, ne tanto meno dieci o venti anni fa quando, forse, era ancora più difficile di oggi poter “essere e non apparire”.
Un esempio che lascia un “vuoto” evidente in tutti i nisseni che gli erano amici, lo stimavano o, più semplicemente, lo conoscevano “di vista” ed avevano avuto l’occasione di scambiarci due chiacchiere o di assistere ad una delle sue esilaranti ed inimitabili “esibizioni” di simpatia, autoironia e che dissacravano qualsiasi cosa, sempre con con grande semplicità ed immensa simpatia.
Ci manca e ci mancherà; il suo coraggio ci dava coraggio, la sua simpatia ci donava allegria, la sua forza e la sua grande dignità davano dignità alla città. Non dimenticheremo mai il suo esempio e, se da lassù Qualcuno si diverte a “sbagliare mira”, speriamo che, anche se Paolo ci è stato portato via, quel Qualcuno ci lasci, in dono, la sua forza, la sua dignità ed il suo coraggio perché, senza più lui tra noi, ne avremo bisogno oggi più di ieri.



Nessun commento: