sabato 7 luglio 2012

ASSURDITA'

E' vero che ci ritroviamo ad essere, tutti o quasi, abituati ad assistere ed a vivere tra le assurdità del nostro tempo ma è altrettanto vero che quando queste superano la "media" del non senso, vanno certamente raccontate. Ieri sera ho avuto l'onore di partecipare ad una festa di laurea, ma non una qualsiasi... bensì quella di... mia sorella.
Per arrivare al locale, poco fuori Caltanissetta, ho quasi ucciso una pecora perchè, essendo la location in aperta campagna, mi sono imbattuto in un gregge di pecorelle con tanto di pastore. Questi, sicuro di se e avendomi visto, ha subito ordinato al gregge di bloccarsi facendomi segno di passare ma, purtroppo, un paio di pecorelle non gli hanno dato ascolto ed una la stavo per arrotare.... mi sono fermato ed ho fatto segno io al pastore di passare; ho preferito aspettare fino all'ultima pecorella e poi ripartire con l'ovvio rischio di addormentarmi.... ma non divaghiamo. La fresca laureata, in realtà, aveva già finito gli studi musicali tanti anni fa col classico Diploma di decimo anno che, in ambito musicale, è sempre stato l'equivalente della laurea; una legge del 2002 però, fatta dal governo Berlusconi, aveva introdotto una significativa novità: il decimo anno di musica veniva equiparato ad una "laurea breve" e, quindi, era necessario proseguire gli studi per laurearsi. L'assurdo nell'assurdo fu che la norma venne creata con la retroattività per cui anche chi, ormai avanti negli anni, pensava di essere laureato in musica, d'incanto non lo è stato più. Da noi è sempre così: conquisti qualcosa con sudore e dedizione ed una legge fatta dal pregiudicato di turno te la toglie. Mia sorella, così come tantissimi altri musicisti, è stata quindi costretta a rimettersi a studiare per rilaurearsi (non subito ma dopo qualche anno) e, dopo circa sette anni di studi (e spese) è arrivata, ieri, al traguardo. Sette anni non perché la sopracitata sia dura di comprendonio ma solo perché, nel frattempo, ha messo su famiglia ed ha anche il vizio di lavorare (!!!). Dettaglio che rende il tutto ancora più incredibile: il governo Monti, qualche mese fa e con un decreto ad hoc, ha modificato la Legge in questione eliminando, com'era logico, la retroattività e, quindi, ora mia sorella non è solo laureata (visto che lo era già !) ma è bilaureata esattamente come sono bistronzi i nostri legislatori.
Rimanendo in tema col post e completando, così, anche il racconto della mia serata, subito dopo la festa di laurea, ho fatto un salto al solito bar dove, nei venerdì in cui sono a Caltanissetta, mi esibisco con piacere al "karaoke" che viene organizzato settimanalmente (questo è il bar http://www.facebook.com/lpiazzetta1). Essendo giunto sul posto oltre la mezzanotte avevo la consapevolezza di non poter cantare nemmeno una canzone; infatti sono arrivato ed il personale preposto stava smontando le apparecchiature. Salutato i presenti, ho fatto appena in tempo a vedere uscire dal bar un funzionario della polizia amministrativa che aveva appena effettuato un controllo di routine nel bar e che aveva anche fatto notare alla titolare dello stesso che, per fare il "karaoke" non bisogna solo pagare la Siae, ma bisogna darne comunicazione in questura ... alla Digos (!!!!!!). Le cose sono due: o negli uffici della Digos si annoiano talmente tanto dal voler sapere tutto di tutti oppure c'è qualcosa, nel nostro vivere democratico, che non va. Capisco che si debba dare comunicazione quando c'è una manifestazione politica anche musicale ma che lo si debba fare anche per far cantare quattru mbriacuna* direi che non è assurdo ... di più !
Sono certo che i poliziotti del suddetto ufficio, se si vedono arrivare qualcuno che gli comunica che deve fare il "karake" nel tuo bar... lo arrestano per oltraggio a pubblico ufficiale: pensano subito che li sta prendendo in giro. Cosi i pazzi ! **


*quattro ubriaconi (scherzoso)
** cose da pazzi !

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