lunedì 20 febbraio 2012

MEZZA PAROLA

Se qualche scienziato dell'economia moderna mi sa spiegare, in parole povere, quali sarebbero i vantaggi per i giovani, per i disoccupati e per i cassintegrati, con l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, giuro che prendo in seria considerazione l'ipotesi di cambiare idea.
In questo periodo è stato ritirato fuori, dal governo dei tecnici, il tema dell'articolo che salvaguarda i lavoratori ed evita che questi possano essere licenziati, singolarmente, senza un giustificato motivo.
Sottolineo il singolarmente perché, come purtroppo vediamo quotidianamente, i licenziamenti collettivi non sono regolamentati da nulla ed ogni imprenditore, medio o grande che sia, può chiudere la propria azienda, licenziare indiscriminatamente e riaprire in un altro Stato senza che nessuno possa dirgli niente. Ok, è il "libero mercato" ... (!!), allora cosa cazzo c'entra l'articolo 18 ? licenziare una singola persona senza un giustificato motivo equivale a licenziarla perché è omosessuale, o di colore, o con particolari idee politiche o per semplice antipatia personale, quindi è ovvio che questo tipo di tutela, in un qualsiasi paese democratico, non dovrebbe nemmeno essere discussa. Invece se ne parla tranquillamente ed è probabile che, con l'ausilio di tutti, si possa arrivare a compiere anche questo inutile obbrobrio che moltiplicherà ingiustizie e sfruttamento.
Anche la cosiddetta sinistra comincia ad "aprire" a quello che viene definita la caduta di un "totem" o di un "tabù". Uno che ha usato proprio quest'ultima definizione è uno "storico" della sinistra italiana.
Walter Veltroni ha, infatti, aggiunto, alla sua lunga serie di porcate, anche questa, aprendo alla discussione sull'articolo 18 e facendo indignare addirittura i suoi compagni del Pd. Veltroni sei una merda di politco !
L'articolo 18 non aprirebbe alcuna porta verso nuovi posti di lavoro. La libertà di licenziare anche le singole persone metterebbe i lavoratori in una posizione di inferiorità senza precedenti.
Qualcuno ha definito questo momento storico italiano ed europeo fascismo economico. Mi trova quasi d'accordo, io toglierei l'economico. 
Ah dimenticavo ! Gioco d'anticipo stavolta: qualora dovesse uscire qualche post di Grillo che parla male dell'articolo 18 o sia, anche lontanamente, d'accordo con la decisione di abolirlo ... non me ne fregherà niente di niente. Io guardo il programma del Movimento 5 Stelle e poco mi importa delle idee del nostro più famoso attivista (che tra l'altro condivido al 95 %).
L'articolo 18 non si tocca, non se ne parli nemmeno: è uno degli ultimi brandelli di civiltà e non serve a niente abolirlo. Qualora lo si faccia, direi che ci si potrebbe aspettare qualsiasi tipo di reazione "popolare"
Mezza parola.

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