martedì 9 marzo 2010

UN'UNICA COSCIENZA



Sembrava la fine del mondo oggi a Caltanissetta (ma anche nel resto d'Italia). Pioggia, vento, nebbia come non si vedeva da tempo ma, finalmente, sono a casa; con un po di mal di testa dovuto al freddo preso ma col cappellino di lana sul termosifone, in attesa che si scaldi per tornare al suo posto :-D.......... avrei bisogno di un bel massaggio, ma farseli da solo non è molto comodo....
Mentre aspettavo un cliente, oggi, ho dato una rapida lettura alle cronache di Caltanissetta ed a quelle siciliane in genere. Voglio riportare e commentare due gravissime notizie: una locale ed una relativa ad un fatto avvenuto a Palermo.
A Caltanissetta è stato messo in atto un attentato incendiario presso una nota autoscuola della città; a dimostrazione che una città apparentemente tranquilla, in realtà tranquilla non è; i problemi economici e di occupazione sono oro colato per la malavita organizzata che non ha alcuna difficoltà a trovare manodopera sempre nuova e fresca. La "Scorta Civica", a mio modesto avviso, dovrebbe essere allargata anche alle persone comuni che subiscono questo tipo di intimidazioni; solo con l'unità e la compattezza si potrà riuscire a vincere: questa è una proposta che lancio a tutti, vediamo se qualcuno la raccoglie. A proposito di "Scorta Civica" volevo parlare anche delle critiche che la stessa ha ricevuto. Le critiche (quelle sincere e non con secondi fini), sono arrivate perché, mi è stato detto, la difesa della Magistratura equivale alla difesa di una "Casta" oppure perché non sono nate eguali iniziative a difesa di avvocati minacciati, anche loro, dalla mafia. A queste persone rispondo con una semplice considerazione: se ci trovassimo in Norvegia o in Danimarca staremmo a fronteggiare, probabilmente, il problema della "Casta" della Magistratura.... da abbattere o da cambiare; nel nostro paese credo che le priorità, ahimè, siano altre. Il Potere Giudiziario corre un gravissimo pericolo, l'attacco da parte del partito di maggioranza del paese (e quindi del Governo) è fin troppo evidente; i Tribunali sono in ginocchio da ogni punto di vista: uomini, scorte, mezzi. Non cogliere questo enorme ed evidente pericolo che mina la Libertà e la Democrazia italiana per "attaccarsi" alla "Casta dei Magistrati" piuttosto che alla difesa degli avvocati è, seppur in buona fede, sintomo di un'utopia senza fine e, soprattutto, senza frutti. Chiunque ne senta la necessità può radunare la "Scorta Civica" a difesa di un avvocato, nessuno lo vieta o ne pensa male: la "Scorta" è la città, per definizione.
La seconda triste notizia letta oggi era relativa all'attacco vandalico effettuato, la scorsa notte, presso la sede di "Radio 100 passi" a Palermo. Lì le difficoltà, i rischi ed i problemi sono maggiori; ma se, anche a Palermo, le persone comuni non si uniranno come in un'unica coscienza comune, la repressione della Magistratura (e delle forze dell'ordine) da sola non sarà mai sufficiente; specialmente se si continuerà nell'opera di de-potenziamento e delegittimazione.