mercoledì 3 marzo 2010

RISPETTO DELLE REGOLE


Ho volutamente tolto da facebook l'opzione che mostrava la mia data di nascita e, quindi, aiutava a ricordare il mio compleanno. Non l'ho mai festeggiato in maniera "sfrenata" (e non credo lo farò mai), ma sempre in famiglia ed in modo discreto e tranquillo. Chi pensavo lo ricordasse da se, si è ricordato; molti mi hanno, invece, sorpreso e mi hanno chiamato per farmi gli auguri: ringrazio gli uni e gli altri, fa certamente piacere. Non biasimo chi non si è ricordato visto che il sottoscritto dimentica i compleanni altrui con grande regolarità ! :-D

E' stato un compleanno alquanto intenso, lavorativamente parlando, e ricco, invece, di notizie di natura politica che lasciano ben sperare: nonostante i tentativi più disparati, sembrano trovare conferme le "trombate preventive" di Formigoni e della Polverini, in nome di un rispetto delle regole che è diventato, ormai, quasi un optional e che, invece, in questo caso sembra "tenere" e resistere agli attacchi più biechi. Esprimo qualche perplessità (è un eufemismo) sulla posizione del leader dell'Idv Di Pietro che, proseguendo verso una "strana" direzione moderata , si dice dispiaciuto ed amareggiato del fatto che molti elettori non potranno votare per il proprio partito (??); dopo il "caso De Luca" in Campania, è il secondo campanello dall'allarme che spinge l'Idv verso il Pd (questi ultimi stavolta sono gli "eversivi" che chiedono il rispetto delle regole !).

Altra buona notizia: l'ex Senatore Di Girolamo si trova, da stasera, in un luogo a lui più consono ed adatto: il carcere.

Terza ed ultima buona notizia che riguarda l'immancabile "nanopremier": i Giudici di Milano hanno respinto il "Legittimo impedimento" invocato da Ghedini & C. nel processo sui diritti tv.
Le regole resistono nonostante i peggiori furfanti del nostro paese si ritrovino all'interno dei palazzi del potere. I cittadini alzino la testa e prendano esempio da un signore grassottello e malvestito di nome Piero Ricca; uno che da anni le "canta" in faccia ai potenti, senza piegarsi davanti a niente e con la forza della conoscenza, della cultura e dell'onesta. Costretto, spesso, a dialogare con la stessa "forza dell'arroganza" dei suoi vari interlocutori: un esempio, a mio avviso, da cui partire.