lunedì 13 dicembre 2010

VERGOGNA SU VERGOGNA

Non ci credo tanto (quasi per niente) ma, l'attualità mi obbliga a parlare della presunta crisi di governo in corso. Stamattina discorso alle Camere di Berlusconi che ha lanciato un ultimo appello a Fli (non buttate via quanto di buono fatto insieme) e chiamato alla compattezza le forze moderate del Parlamento, chiedendo, in tal senso, un sacrificio alla Lega che di moderati non vuol sentir parlare.
"Apertura", nel pomeriggio, dei finiani per un Berlusconi-bis a patto che il capo del governo si dimetta prima del voto. Risposta di Berlusconi: picche. Lui non si dimette e quindi si dovrebbe andare, domani, a questo benedetto voto.
Al Senato fiducia scontata, alla Camera non dovrebbero esserci i numeri per far stare in piedi il Governo, ma il condizionale è d'obbligo; nello squallido spettacolo offerto, da mesi, dai nostri dipendenti c'è tutta la pochezza di questa classe politica: un ducetto che non vuol fare nessun passo indietro, un ex-ducetto che da mesi fa morali su morali su legalità, trasparenza etc etc e, un giorno prima del voto, sembra avere ancora qualche dubbio, un ex magistrato che parla senza far capire quello che dice e che sembra uno sceriffo del far west e una sinistra(???) rappresentata da moderati cacasotto amanti solo della poltrona ed incapaci di prendersi la ben che minima responsabilità di fronte al paese.
Un quadretto veramente becero fatto di accordi sottobanco, voti comprati, cambiamenti di bandiera: questa non è politica !
La politica è l'amministrazione della cosa pubblica per il bene di tutti. La politica è un servizio, un servizio svolto dai cittadini per altri cittadini. La politica non deve nuotare nei soldi, perché ci sta affogando dentro.
La mia previsione per domani di fronte a questo spettacolo indegno ? il Governo avrà la fiducia anche se per pochi voti e si continuerà a galleggiare per mesi con un Esecutivo incapace di prendere decisioni (che non è poi una cosa così negativa !). Il problema è che, nel frattempo, le casse integrazioni stanno per scadere, i licenziamenti sono continui, il lavoro è diventato una chimera anche nel nord del paese, sono continui i tagli ai servizi pubblici e tutto sta miseramente finendo mentre questi quattro mascalzoni continuano a giocare alla guerra.
Oggi pomeriggio, mentre si svolgevano le dichiarazioni di voto, una delegazione di agenti di polizia era davanti al Parlamento per protestare contro i tagli economici subiti; non c'era nessuno a tenerli, nessuno a frenarli, nessuno che li allontanava dalla solita zona rossa. Non c'erano forze dell'ordine a contenere i manifestanti perché, stavolta, i manifestanti erano proprio loro....... le forze dell'ordine. I poliziotti-contestatori sono riusciti persino a parlare con Casini (per esempio) e, se avessero voluto, sarebbero potuti entrare in Parlamento. Perché loro si e le altre categorie che contestano no ? per dirla in modo semplice: vergogna su vergogna

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