IL P(I)ATTO

Sono stato indeciso fino alla fine se fare un post, o meno, sulla serata di ieri ...... in merito alla presentazione del libro "Il Patto". Non per chissà quale motivo ma, più semplicemente, solo perché non certissimo dell'ispirazione. Se, alla fine, ho deciso di scrivere, vuol dire che l'ispirazione c'è ....... tranquilli !

Appuntamento in libreria iniziato "puntualmente in ritardo" e che, più o meno, si è sviluppato come previsto: domande dei presenti e risposte, forse un po' lunghe, dei due ospiti. Certo che quando si trattano argomenti di tale importanza (mafia), si capisce benissimo che non è semplice essere sintetici. L'esposizione di apertura, fatta dall'autore, è stata, a mio avviso, ottima. La "storia sporca", così definita dallo stesso Biondo, raccontata nel libro è tale perché narra di un mafioso che, ad un certo punto del suo percorso, diventa "infiltrato" per conto degli inquirenti e che, a due giorni dall'inizio del suo programma di protezione, viene ucciso grazie ad una soffiata fatta da qualcuno tra quelle poche persone al corrente della sua "situazione". Omicidio archiviato come "di stampo mafioso", senza ulteriori verifiche e senza ulteriori ricerche sul chi ha soffiato per far eliminare Ilardo. Storia sporca, vi dicevo, anche per gli approfondimenti su Ciancimino, Via D'Amelio ed, appunto, il patto tra Stato e mafia all'inizio degli anni '90.

Buonissima la presenza di nisseni accorsi ed interessante ed intenso anche il botta e risposta tra i presenti e gli ospiti ma, non mi capita mai ......, a meno di mezz'ora dalla fine, ho avuto la necessità di uscire e mi sono perso un'ultima parte in cui si è toccato l'argomento-Saviano e che, mi hanno raccontato i presenti nel tragitto per raggiungere il ristorante, è stata particolarmente interessante e partecipata.

Ovviamente, avendo l'occasione di avere a cena gli ospiti dell'evento (scrittore e Giudice), non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di sopperire alla mia assenza temporanea in libreria ed ho chiesto, al disponibilissimo Biondo, di ripetere i concetti espressi sullo scrittore campano ........... alla prima occasione "fumaiola" tra un piatto e l'altro.

I concetti espressi "toccavano" Saviano ma non erano contro lo scrittore. Biondo ha mosso una critica al sistema che "glorifica" e protegge gli "antimafia da prima pagina" e lascia veramente soli chi, quotidianamente, combatte la criminalità organizzata con indagini ed arresti mettendo a rischio la propria vita. Un piccolo (ma non poi così tanto piccolo) appunto diretto a Saviano c'è ed è relativo all'auto-paragone dello scrittore campano durante uno dei suoi monologhi nella trasmissione di Fazio. L'autore di Gomorra aveva parlato della solitudine di Falcone e del "fango mediatico" che era stato gettato sul magistrato anche da persone a lui vicine e sue amiche. Irriguardoso e fuori luogo paragonarsi a Falcone, secondo Biondo; corretto e contestuale farlo secondo me !

D'accordo, quindi, al 90 %....... deluso chi si attendeva una bella serata di "sana polemica" ! :-D. Certo è, ribadendo quando sostenuto ieri sera, che Saviano non viva con piacere la propria condizione di persona blindata e scortata; certo è che non trovo molto sensato prendersela con uno dei pochissimi esempi positivi che ci offre, appunto, il sistema di cui lo stesso Saviano sarebbe vittima celebrata. Non vorrei che, per essere considerati dei simboli e delle icone senza ombre, bisogna necessariamente finire fatti a pezzi da quintali di tritolo. Circa un anno fa, manca poco più di un mese, nasceva a Caltanissetta la "Scorta Civica" per supportare eroi vivi e smettere di commemorare. Vero, Saviano non è un magistrato, ma è comunque uno dei pochi esempi pubblici nazionali dell'antimafia e, se la sua vita è a rischio a causa del suo libro, significa che ha dato e continua a dare fastidio alla criminalità organizzata; attenzione, quindi, lecito muovere delle critiche ...... ci mancherebbe, ma evitiamo di ricadere in errori già commessi finiti poi con inutili lacrime di coccodrillo.

Attualità d'obbligo, visto l'argomento del post: è stato appena arrestato il capitano dei Carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi per fatti avvenuti nel corso del suo servizio al centro Dia di Reggio Calabria. E' accusato di aver fornito, alla cosca Lo Giudice, notizie coperte da segreto investigativo riguardanti indagini in corso ed anticipando l'adozione, da parte dell'autorità giudiziaria, di provvedimenti restrittivi, in sintesi concorso esterno in associazione mafiosa.

I tentativi di ramificazione della criminalità organizzata all'interno delle istituzioni, quindi, continuano ad avvenire anche oggi. E' una battaglia lunga e difficile dove, nonostante tutto, magistratura e forze dell'ordine fanno il massimo possibile in termini di repressione........ il resto spetta a noi comuni cittadini, uniti sotto un'unica bandiera antimafia, senza se e senza ma.

Come accennato, la serata si è conclusa al ristorante. Siamo stati a cena qui http://www.facebook.com/pages/La-volpe-e-luva/160469350659130 (pubblicità occulta :-D) e devo dire che ci siamo trovati benissimo ed abbiamo mangiato e bevuto con qualità spendendo non tantissimo. Consiglio spassionato...... provate ! tra un bicchiere di vino e l'altro è venuto fuori il prossimo dossieraggio in serbo per il "Segretario" (si vocifera abbia acquistato una nuova macchina ben al di sopra delle proprie possibilità :-DD), non sono passate inosservate le uscite poetiche del collega-blogger di "io mi domando e dico" (http://maiomidomandoedico.blogspot.com/) ed è stato un piacere rivedere la "coppia Pilar".... cari amici con cui non trascorrevo da tempo una gradevole serata.

Oggi, vista la fredda giornata di sole, saremo in piazza con il gazebo informativo del "Movimento 5 Stelle" ........ approfittatene in tanti perché l'informazione rende liberi.