martedì 2 febbraio 2010

ANNO ZERO


Caltanissetta e la mafia. Un rapporto soft. Caltanissetta è una città soft: nel sopportare passivamente qualsiasi decisione proveniente dall'alto, qualsiasi forma di clientelismo, qualsiasi ingiustizia sulla cittadinanza; sui suoi servizi, sulla sua cultura, su ogni promessa fatta e mai mantenuta, il nisseno prende tutto: il bene ed il male. La mafia, nel capoluogo, non la vedi, il pizzo è pressoché inesistente, ma la provincia.......... Gela, Niscemi, Riesi, Mazzarino......... basta spostarsi in qualcuno di questi paesini e paeselli per incontrare la mafia e guardarla dritta negli occhi. Qui, a Caltanissetta, si dice che si è sempre deciso tutto, che è il nascondiglio perfetto per i latitanti che, comunque sia ......... "cumu veni .... si cunta"; si dice che non succede nulla perché non deve succedere nulla. Decenni di Democrazia Cristiana, poi alcuni anni di Centro-Destra, poi dieci anni di Centro-Sinistra ed ora nuovamente Centro-Destra. La percezione di questi cambiamenti, però, Caltanissetta non l'ha mai avuta. Economicamente e culturalmente è ormai da anni l'ultima o tra le ultime città d'Italia. Questa puntata di "Annozero" deve essere per la città un'importante possibilità di riscatto, un punto di partenza...... un Anno zero... appunto. Ognuno di noi sarà li per "vomitare" tutta la mafia che ha dentro, per trasformarsi, come d'incanto, in un nisseno svedese.
Che nasca a Caltanissetta un movimento cittadino denominato "Comitato Scorta Civica" è molto sorprendente ed entusiasmante, proprio per le ragioni spiegate. Nel Tribunale del capoluogo si svolgono, da sempre, processi di importanza nazionale. Caltanissetta ha la "competenza" su Palermo, in termini di procure e quindi, a Caltanissetta sono state riaperte le indagini sulle stragi di mafia dei primi anni novanta. Stragi che segnarono un'epoca per l'intera nazione. Da li in poi (e fino i giorni nostri) la lotta mafiosa coinvolge "solo" le cosche. Non ci sono più stati attacchi allo Stato diretti, precisi e mirati come in quegli anni. Qualcuno è tornato a studiare le carte di anni ormai lontani e, guarda caso, sono tornate le, ormai dimenticate, serie minacce di morte per i Giudici che tanto hanno osato.
Il 23 Gennaio scorso la cittadinanza nissena si è stretta intorno a questi Giudici, per non lasciarli soli, per scortarli, per difenderli dalle minacce mafiose ma anche da quelle della classe politica che, giornalmente, non perde occasione per attaccare la Magistratura in generale ed anche in particolare : "E' follia pura. So che ci sono fermenti in Procura, a Palermo, a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del '93, del '92, del '94... Mi fa male che queste persone pagate dal pubblico fanno queste cose cospirando contro di noi che lavoriamo per il bene del Paese". Vale più (o sarebbe meglio dire vale meno !) una dichiarazione pubblica di tale abominio o le minacce di morte della mafia. Non vi svelo l'autore della frase perché la "Scorta Civica" non ha colore politico ma vuole raccogliere la voglia e la determinazione dei nisseni tutti per uscire dall'oblio, fornendo una prova di civiltà che possa valere da esempio.

Ah .... la bomba era questa, per chi non avesse colto, Caltanissetta ad Annozero, Giovedì sera alle 21 su Raidue