lunedì 21 settembre 2009

IL DIRITTO ALLA VITA


Sarei dovuto andare a Palermo per sbrigare alcune faccende personali ma il clima, ormai tropicale, mi ha tenuto a casa e fatto rinviare tutto a domani, tempo permettendo. Qui, quando, piove, sembra debba finire il mondo da un momento all'altro, vengono giù temporali di potenza inaudita e di durata non paragonabile ad un temporale estivo.
Ma andiamo alle immancabili polemiche giornaliere; mentre l'Italia saluta i caduti di Kabul, scopro con piacere che, alla faccia della solita ipocrisia, in una scuola di Roma, il dirigente scolastico (la Signora Simonetta Salacone che merita la citazione) ha deciso di non obbedire alla circolare del ministero, ritenendo più utile e meno ipocrita dedicare minuti di silenzio (servirebbero in realtà ore di lavoro) a tutti i caduti sul lavoro che ci sono giornalmente e che non guadagnano nessun encomio e nessuna notizia in prima pagina. I miei complimenti personali alla Signora in questione.
Intanto, mentre tutti ci riempiono la testa con gli obblighi internazionali dell'Italia a rimanere in Afghanistan, viene fuori un rapporto di un generale americano che chiede l'invio di più truppe sul posto poiché, dice, diversamente, ci sarà solo una triste sconfitta. Più truppe equivale a più morti ed a più armi. Nel primo caso, ormai è fin toppo evidente, non importa più nulla a nessuno; il secondo "aumento" fa gola a molti: più armi significa più denaro per le lobi che guadagnano sulla morte altrui.
La morte è la morte. La fine di una vita in modo violento è sempre uguale, chiunque muoia. Se il nostro cuore si stringe per i sei ragazzi in divisa (e non potrebbe essere diversamente), la stessa cosa deve avvenire anche per i bambini ed i civili palestinesi barbaramente uccisi a Gaza diversi mesi fa, così come per le centinaia di civili innocenti uccisi quotidianamente per mano "nostra" in Iraq e nello stesso Afghanistan; se questo non avviene in ognuno dei nostri cuori, si stanno vivendo delle false emozioni. Ho ricordato volutamente le stragi di Gaza perché proprio in questi giorni una "Missione di indagine" inviata dall'Onu ha constatato e spiegato che "gli attacchi sono stati indiscriminati e in violazione delle leggi internazionali, e che hanno violato il diritto alla vita dei civili Palestinesi uccisi in quegli attacchi" e che "la condotta delle Forze Armate Israeliane costituisca una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra poiché sono state compiute uccisioni premeditate di civili e si sono causate grandi sofferenze a persone protette, azioni tali da fare sorgere responsabilità criminali individuali, poiché l’uccisione arbitraria di civili Palestinesi è una violazione del diritto alla vita".
Annozero lo disse a suo tempo, mostrando immagini e documenti raccapriccianti e ricevendo solo critiche ed insulti. L'Onu lo ha stabilito oggi, con grave ritardo ma, speriamo, con serie conseguenze per chi ha violato convenzioni e leggi internazionali oltre ad aver calpestato il diritto alla vita. Giovedì Annozero ricomincia, Raidue, ore 21.00....... mi raccomando.

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