sabato 18 luglio 2009

SCUDO CASCO E MANGANELLO



Ho appena pubblicato su facebook la lettera di Salvatore Borsellino che chiede a tutti noi di essere presenti domani in via D'Amelio. L'ho fatto tramite il blog-amico dei Grillinisseni anche per verificare e capire se, almeno da altri link diversi dal mio, mi è possibile pubblicare delle immagini. La pubblicazione sembra sia stata corretta e senza problemi quindi, al momento, facebook non mi permette di pubblicare immagini solamente dal mio blog...... problema tecnico momentaneo o censura occulta? .... vedremo.
Tra le tante notizie che si scorgono svogliando i vari siti di informazione ufficiale (auto e moto assassine guidate da ragazzacci con e senza divisa, stupri e violenze varie, fratture del "pastore tedesco", alpinisti che precipitano per ..... passione) una in particolare merita risalto: quella relativa all'ottantaquattrenne che si è barricato in casa ed ha ucciso un ufficiale dei carabinieri che era andato a parlamentargli nel tentativo di disarmarlo dal fucile che l'anziano aveva imbracciato ed ha, ahimè, usato. L'uomo pare fosse ossessionato dall'idea di essere rapinato ed aggredito in casa dai ladri. Una vicenda, a prima vista, casuale, quella che tutti chiameremmo una disgrazia dovuta all'esser andato fuori di testa di una persona comune è, in realtà, uno dei frutti dei nostri tempi, della nostra informazione, della nostra totale mancanza di sicurezza e di presenza dello Stato.
Le forze dell'ordine, del nostro paese, hanno sempre meno mezzi e meno risorse (oltre a sempre meno leggi valide a disposizione), quindi la criminalità comune cresce e prende forza sul territorio; l'informazione racconta almeno uno stupro, un aggressione feroce o un omicidio al giorno, il governo allora "ti spara" il decreto sicurezza (che di sicuro ha solo il nome) che però è solo un insieme di nuove leggi e leggine che non cambieranno nulla visto che i mezzi e le risorse per le forze dell'ordine sono sempre gli stessi: scudo, casco e manganello. Rileggendo, ora, all'indietro, l'assassinio dell'ufficiale dei carabinieri per mano del "vecchio terrorizzato"diventa quasi un avvenimento........ ovvio. Entrambi, l'anziano ed il povero rappresentante dell'arma dei carabinieri, sono vittime. Questo per dire che le tanto vituperate (anche dal sottoscritto) forze dell'ordine del nostro paese sono anch'esse vittime di un sistema di governare, quello italiano, basato solo sull'immagine delle innumerevoli leggi-sicurezza e nulla più; occorre una svolta anche da parte loro, però, affinché qualcosa possa cambiare: prendere posizione ed assumersene la responsabilità, passare dalla parte giusta, dalla parte di chi chiede Giustizia in questo paese.
La manifestazione di domani è un grido di Giustizia non solo per il Giudice Borsellino ma anche per gli agenti della scorta, dei poliziotti uccisi anche loro in "qualcosa di poco chiaro" che va aldilà dell'ufficialità dell'omicidio per mano mafiosa.

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