martedì 1 luglio 2008

E DAMUCI NA LIGGIUTA !


Mai come in questi giorni sentiamo parlare di Costituzione, di incostituzionalità di una o più Leggi, per ovvie ragioni. Non passa giorno che non ci sia un allarme legislativo che mette a rischio proprio la legge fondamentale e dello Stato italiano.
L'Assemblea Costituente, il 22 dicembre del 1947, la approvò subito dopo la fine di uno dei periodi più tristi e bui della storia italiana: la dittatura fascista. Fu proprio per questa ragione che il testo costituzionale fu pensato e scritto affinché "quel ventennio" non potesse più ripetersi in Italia.

Per modificare la Costituzione, ricordo che la stessa Costituzione detta le modalità, ovvero l'approvazione dei due terzi del Parlamento ed il referendum confermativo.
Volevo, quindi, condividere con voi alcune sue parti, per me, particolarmente significative ed importanti proprio per verificare e confermare come, in Italia, la Carta Costituzionale venga "calpestata" giornalmente. Quindi mi sono detto "damuci na liggiuta" ed ho scelto di farlo insieme a voi......



Iniziando a leggere i PRINCIPÎ FONDAMENTALI notiamo subito come, sin dai primi articoli, nulla viene oggi rispettato:
Art. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul
lavoro.
La sovranità appartiene al popolo
, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Già da questi quattro articoli dovremmo avere ogni pelo del corpo ben dritto ...... i capelli per chi li ha. Nessuno dei primi quattro principi fondamentali, di fatto, è rispettato.
Salto all'articolo 9....


Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10.
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.

Art. 11.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.



Ho i brividi......
L'unico articolo ancora rispettato è il 12
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

Minima, ma proprio unutile consolazione....


Tutto ciò, secondo me, è scandaloso e le nostre forze di Stato apolitiche dovrebbero difendere la Costituzione Italiana, aldilà di tutto.


Anche la cosdetta parte prima è parecchio interessate da leggere ed anch'essa, ovviamente, viene sistematicamente calpestata ed ignorata:

Eccone alcuni stralci
Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.


Un salto all'articolo 18 per scoprire che.....



Art. 18.
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.

Ho segnato in grassetto le associazioni segrete ricordando Gladio ma anche la P2, associazioni segrete rispettivamente con appartenenti personaggi del calibrio di Cossiga e Berlusconi. Non aggiungo altro

Quando invece arrivi all'articolo 21 ti viene fortemente il dubbio che stai leggendo la Costituzione di un altro paese....

Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.


Dall'articolo 31, andando avanti per un po', troviamo vari aspetti quotidiani che riscontriamo essere altrettanto disillusi......

Art. 31.
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


Sentite il 34 !!!

Art. 34.
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.


Concludo sottoponendo alla vostra attenzione l'articolo 36:

Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.




In un paese serio e democratico la Carta fondamentale dovrebbe essere tutelata in modo "naturale" ed automatico da tutti.

Riflettiamo e capiremo che essere incostituzionale va contro gli interessi dell'Italia e degli italiani. Tutto ciò non è più tollerabile e non deve essere tollerato.

Invito tutti a prendere visione della Nostra Costituzione, di farne tesoro, di leggerla, farla leggere diffonderne la conoscenza.

I primi che dovrebbero conoscerla a fondo e rispettarla sono i politici italiani e la Corte Costituzionale dovrebbe fare più frequentemente "la voce grossa", così come il Capo dello Stato che dovrebbe esserne il primo garante. Invece è tutta una continua vergogna...... non tolleriamolo più !

6 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di Costituzione, in particolare degli articoli 3.I, 10.II e, soprattutto, 10.III (Angiolè non dirmi che sono fuori tema, tanto me ne fotto), ripoeto qui una notizia:

MUORE UN IMMIGRATO NEL CENTRO DI IDENTIFICAZIONE DI CALTANISSETTA. NEANCHE
UN RIGO DI CRONACA. SILENZIO, DIMENTICANZA O OMERTA’ ?

Nella notte tra il 29 ed il 30 giugno un immigrato africano è morto nel
centro di identificazione all’interno del centro polifunzionale ( CPT, CID e
CARA) di Pian del lago a Caltanissetta, dopo essersi sentito male nel
pomeriggio della domenica, ed avere ricevuto, per quanto risulta dalle prime
testimonianze, soltanto un bicchiere d’acqua ( non si sa se con i soliti
tranquillanti di cui si fa largo uso nei centri di detenzione). Solo nella
mattina del 30 giugno quando alle 7,30 sono arrivati i medici della Croce
Rossa ne è stato constatato il decesso, malgrado gli altri migranti avessero
sollecitato per ore l’intervento di un medico. Nel centro si respira ancora
una atmosfera di grande tensione, probabilmente i migranti testimoni dei
fatti saranno presto trasferiti altrove, in silenzio, prima che la vicenda
diventi di dominio pubblico, come avviene di solito in queste circostanze.
Anzi, in molti casi, la morte di uno significa la libertà di tanti altri,
perché piuttosto che trattenere scomodi testimoni, si preferisce ributtare
nella clandestinità quanti potrebbero raccontare cosa è successo. Tutto
diventa più facile – se non è possibile una deportazione immediata - con la
liberazione immediata dei testimoni e la consegna dell’ordine di lasciare
entro 5 giorni il territorio nazionale. Senza soldi, senza documenti, un
ordine impossibile da eseguire. Ed alla fine, scomparsi nella clandestinità
i testimoni, nessuno ricorderà più nulla, neppure chi aveva il dovere di
garantire la dignità, la salute e la vita di un immigrato senza nome
rinchiuso in un centro di identificazione.



Abbiamo atteso per ore un comunicato da parte della direzione del centro o
della Questura di Caltanissetta, o una agenzia di stampa che almeno desse
notizia del fatto, confermato da fonti diverse durante la giornata. Niente.
Una cappa di silenzio è calata sul centro polifunzionale di Pian del Lago,
mentre probabilmente si staranno sistemando registri e referti,
testimonianze e documenti vari, per dimostrare che alla fine si è trattata,
come al solito, di una tragica fatalità. Tutti erano al loro posto, tutti
hanno fatto il proprio dovere, medici, operatori dell’ente gestore e
poliziotti di guardia. Come al solito, nessun colpevole, nessun responsabile
per la vita di un uomo, di un “clandestino”.
Un copione tante volte visto, in Sicilia ed in altre parti d’Italia, ma di
fronte al quale non cesseremo mai di esprimere la nostra indignazione. Ed
una richiesta di chiarezza, in una struttura sempre più affollata, nella
quale arrivano molti immigrati sbarcati a Lampedusa ancora da identificare,
un centro che è stato negli anni teatro di episodi inquietanti sui quali
ancora dovrebbe indagare la magistratura. Anche la relazione della
Commissione De Mistura non aveva lesinato critiche alla gestione del centro
di Caltanissetta, ed oggi la situazione sembra più grave che in passato,
perché i centri di detenzione si vanno riempiendo per le retate di
“clandestini” che la polizia sta intensificando nelle grandi aree urbane,
mentre i centri di identificazione esplodono per l’aumento esponenziale
degli sbarchi a Lampedusa e in altre parti della Sicilia.
Una giovane vita si spegneva nel centro di Pian Del Lago, e il ministro
Ronchi dormiva a Lampedusa il sonno del “giusto”, o, dopo una lauta cena a
base di pesce, era ospite di una qualche missione notturna delle nostre
forze navali, che continuano a salvare vite umane nel Canale di Sicilia,
malgrado le diverse direttive operative dell’Agenzia europea per il
controllo delle frontiere marittime FRONTEX.


FERMIAMO AL PIU' PRESTO QUESTO MASSACRO, NON POSSIAMO PIU' TENERE GLI OCCHI CHIUSI.

Ciccio

Anonimo ha detto...

No,non sei per nulla fuori tema...... sottoscrivo in pieno il tuo giudizio del caso e ti ringrazio per aver usato il mio blog. Provero' a fare qualcosa anche io, girero il tuo commento ai ragazzi del meetup.

Anonimo ha detto...

bello, quando non parli delle solite cazzate tipo del piero o simili idiozie da italiano medio(cre) riesci a farmi riflettere...la nostra costituzione, un documento che ci fa amare il nostro stato e che questi porci che stanno al governo usano come carta da culo tutti i giorni... mentre gli italiani medi(ocri) assistono besiti alle nefandezze di un nano schifoso e lo votano pure...ma tanto è il presidente del milan no???

Anonimo ha detto...

Sabato 5 luglio manifestazione a Caltanissetta

Contro il razzismo istituzionale Contro il pacchetto sicurezza

Il cosiddetto pacchetto sicurezza varato dal governo Berlusconi e le quasi contemporanee decisioni prese dall'Unione Europea in materia di immigrazione rappresentano un duro attacco contro le condizioni di vita e di lavoro di tutti i migranti.

Il varo di queste norme è solo l'ultimo passo di una lunga serie di provvedimenti razzisti, come il precedente decreto sicurezza del governo Prodi, di inadempienze istituzionali, come il rifiuto dei ministri Amato e Ferrero di abolire il protocollo con le poste, di leggi vessatorie e discriminatorie, come la Bossi-Fini e ancor prima la Turco-Napolitano.

Il pacchetto sicurezza è l'ultimo e più eclatante passo di una politica verso i lavoratori e le lavoratrici migranti fondata sul ricatto e sulla paura. Il suo obiettivo è di costringerli ad accettare ogni forma di sfruttamento e di ostacolarne i percorsi di lotta e di organizzazione collettiva.

Assieme al pacchetto sicurezza giunge puntuale anche il tentativo di costruire un'opinione pubblica che distingua gli immigrati in buoni e cattivi, in quanto regolari o irregolari, in quanto provenienti da un luogo o da un altro, in quanto badanti o in quanto generici lavoratori. Vogliono scatenare una guerra tra poveri per dividere e poter colpire meglio e più facilmente tutti i lavoratori.

Per quanto oggi la situazione appaia e sia difficile è necessario e possibile iniziare a reagire contro tutto ciò.

In questi ultimi anni in varie città come Brescia, Milano, Roma, Verona, Bologna, Napoli, Reggio Emilia, ecc. si sono dati momenti di lotta, mobilitazione ed organizzazione contro l'offensiva razzista di padroni e governi. Bisogna far tesoro di simili esperienze per puntare a gettare le basi per un movimento unitario che abbia portata nazionale e che si ponga anche l'obiettivo di stringere legami organizzativi e di lotta a livello europeo e internazionale.

a.. Contro il pacchetto sicurezza e il reato di immigrazione clandestina
b.. Per rompere il legame tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno
c.. Per la regolarizzazione immediata di tutti i migranti presenti sul territorio nazionale
d.. Per il diritto d'asilo
e.. Per la chiusura degli attuali CPT e contro l'apertura dei nuovi Centri d'identificazione ed espulsione
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Nell'ambito della settimana di mobilitazione nazionale - dal 5 al 12 luglio - indetta dall'Assemblea Reti Migranti ed Antirazziste, la Rete Antirazzista Siciliana promuove una manifestazione a Caltanissetta per chiedere che sia fatta luce sulla morte, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 giugno scorso, del giovane richiedente asilo ghanese, Jussuf Abubakr, ennesima vittima dei centri di identificazione ed espulsione.

Programma



a.. ORE 10.30 adunanza davanti a Pian del Lago (CL) ed ingresso di una delegazione in compagnia dell'europarlamentare Giusto Catania;
b.. ORE 12.00 incontro in Prefettura tra il Prefetto ed una delegazione composta da:
Alfonso Di Stefano (Rete Antirazzista Siciliana), Giovanni Annaloro (avv. Asgi Caltanissetta), Pietro Milazzo (CGIL Sicilia), Giusto Catania (Europarlamentare gruppo GUE/NGL) , Fulvio Vassallo Paleologo (giurista Asgi).





Rete Antirazzista Siciliana

Anonimo ha detto...

UNO DI MENO VOI SIETE UNO DI MENO UNO DI MENO VOI SIETE UNO DI MENO

TUTTI A CASA ALE' TUTTI A CASA ALE'

IN ITALIA NON PASSA LO STRANIERO

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Anonimo ha detto...

**IN ITALIA NON PASSA LO STRANIERO**..???????..

Xò L'ITALIA è PRESENTE IN TERRA STRANIERA...LI CHIAMIAMO EROI.??.
..O NUOVI MERCENARI DI PACE..??..

..TROPPI STRONZI IN QUESTA MISERA TERRA..

..AGLI EMIGRATI RUBIAMO LE LORO RICHEZZE..FAVORIAMO LE DITTATURE..E' BELLO AVER SCHIAVI CHE ESTRAGGONO MINERALI..X I POTENTI DELLA TERRA..!!..

NENCHE I NS. ANIMALI SON TRATTATI COME 'CANI'..

QUESTA E' L'UMANA BESTIALITA'...

A QUELL'IDIOTA...DICO: VAFFANCULOOO... (Angelo, ti prego nn censurarmi...qndo ce vò..ce vò..!!)..E..RINGRAZIA IL CIELO KE 6 NATO NELLA TERRA DI POCHI ELETTI..
MA KE E'..PATRIMONIO DI TUTTI..
Tanja G.