giovedì 17 luglio 2008

ERNESTO SI RIVOLTA.....



Nessuno piu' ne parla se non sporadicamente, ma proprio in questi giorni ci si è ricordato dell'esistenza di Guantanamo, del carcere di Guantanamo. E' andato in onda su tutte le televisioni e, ovviamente, anche in rete un video di un giovanissimo prigioniero che viene interrogato e che suscita molta rabbia per quanto avviene dal 2001 in quel posto. Se si pensa, poi, che la località che ospita il carcere si trova a Cuba viene veramente da vomitare e credo che il povero Ernesto Guevara si rivolti ripetutamente nella tomba.

Senza nessuna autorizzazione, il Governo Americano tiene prigioniere centinaia di persone che hanno la sola colpa di essere dei sospettati e che, solo ed esclusivamente per questo, sono reclusi in condizioni disumane nel carcere cubano. Nazioni Unite, Unione Europea...... nessuno muove veramente un dito per far si che una cosa così abominevole abbia fine. La cosa vergognosa è che il Governo Americano viene sempre portato come esempio di libertà e democrazia, due parole ormai svuotate del loro significato in virtù dell'abuso che se ne fa.

Gli Stati Uniti e lo Stato di Israele sono il cancro del nostro mondo. La loro logica basata sulla forza militare e sul potere economico-finanziario si traduce in un vero e proprio dominio mondiale senza regole e con la loro parola che vale sempre più degli altri.

Guantamano è il simbolo del fallimento del mondo capitalista; esploso in tutte le sue peggiori forme fino all'umiliazione umana di quel carcere che non è nemmeno corretto chiamare così, visto che chi vi è recluso non ha mai avuto e mai avrà un regolare processo !

Nel Giugno scorso persino la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che i detenuti di Guantanamo possono appellarsi al diritto costituzionale e ricorrere nei tribunali ordinari americani contro la loro detenzione; questo significa che il mondo intero è ormai...... fuorilegge, fuorilegge perchè in mano a degli stati che praticano l'assoluta illegalità

Si cominci col chiudere Guantanamo ed istituire un giorno in ricordo di questa vergogna.



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