martedì 21 giugno 2011

NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE

Intanto inizio col compiacermi del fatto che, nonostante le denigrazioni ed i divieti vari, molti non resistono e leggono il blog, dove possono trovarsi delle inesattezze o degli errori ma, è noto, non faccio il giornalista di mestiere ed, a volte, preso dall'enfasi nello scrivere può capitare di sbagliarsi.
Per esempio, prima del post precedente, avevo parlato degli effetti dei referendum e, facendo riferimento alla situazione nissena, mi ero chiesto cosa sarebbe accaduto nella nostra città dopo la vittoria dei "SI". Nonostante io possa vantarmi (ed i recenti fatti lo dimostrano) di avere dei lettori di cultura che verificano, correggono, rimproverano e spiegano.................... nel caso dell'acqua questa presunta cultura è andata in vacanza visto che nessuno (ma proprio nessuno !) mi ha fatto notare che la Sicilia, essendo a statuto speciale, regolamenta la distribuzione idrica in proprio e, quindi, il referendum nazionale non avrà alcun effetto immediato sulla situazione dell'isola sicula. Strano, ripeto, che le conoscenze di chi, anche se controvoglia, mi segue e mi legge, non abbiano trovato sfogo in qualche commento saccente. 


Venendo, rapidamente, ai commenti relativi al post precedente (ed alle note su facebook), faccio notare che, nonostante la giusta correzione, la mia idea sul lavoro dei sindacati in questi decenni non cambia.
Sull'assenza della CGIL (va bene ora ?) da "Tuttimpiedi", mi pare riduttivo dire che questa era dovuta al fatto che la festa dei 110 anni era solo della Fiom visto che, come mi è stato dettagliatamente spiegato, Fiom e CGIL sono la stessa cosa (o no ?) e visto che la serata era dedicata al lavoro in genere e non solamente ad una categoria di lavoratori. C'erano precari di tutti i settori e c'erano i lavoratori del settore a cui fa riferimento la Fiom e, quindi, credo che la logica avrebbe voluto non solo la presenza della CGIL tutta ma anche degli altri due sindacati. La loro assenza è, a mio avviso, indicativa e dimostra, ancora una volta, che le organizzazioni sindacali (riferendomi alle "teste" e non ai molti operatori in buona fede) sono organiche al sistema e "camminano" di pari passo coi partiti politici. Ha parlato Landini ed hanno parlato tante altre persone............... perché non ha fatto un intervento anche la Camusso ? (o chi per lei).......... una domanda che, nonostante le correzioni ed i richiami, rimane senza risposta o, come già qualcuno ha scritto, ha delle risposte che lasciano il tempo che trovano: la festa di compleanno era della Fiom......... ma non erano la stessa cosa o "i genitori del festeggiato" non sono stati invitati alla festa ? e se è così perché ?
A proposito di imparare e conoscere che, come dice giustamente il detto, è un'attività che non ha mai fine...... sono rimasto abbastanza scosso, per esempio, dall'aver saputo, da una persona che lavora presso un sindacato di sinistra nella mia città, che le condizioni lavorative (orari, stipendi, mortificazioni varie) sono molto simili a quelle che i lavoratori, oggi, si trovano a vivere in aziende private che, approfittando dell'incombente disoccupazione, sfruttano i lavoratori sottopagandoli e sottoponendoli a stress fisici e psicologici che, spesso, risultano insostenibili. Ebbene anche nei sindacati di sinistra ci sono situazioni al limite. Faccio riferimento alla conoscenza diretta di una persona e non a congetture o opinioni. Ho chiesto più volte all'interessato di denunciare la cosa ma, purtroppo, è più forte il timore di perdere il lavoro rispetto alla voglia di ribellarsi e di difendere la propria dignità. Chissà quanti altri casi simili ognuno di noi potrebbe raccontare e portare a conoscenza di tutti.......... chissà che genere di riflessione andrebbe fatta di fronte a fatti di questo tipo: i sindacati che sfruttano e maltrattano i propri lavoratori. Ecco allora che possiamo fare tutta la poesia che vogliamo ma rimane il fatto che, continuando a difendere questo "sistema di cose"  (partiti mischiati coi sindacati, informazione mischiata coi partiti etc. etc.) andrà sempre peggio; le divisioni, le sigle, le connotazioni e le deleghe stanno uccidendo questo Paese.
Certamente, dal punto di vista tecnico, gli appunti che mi sono stati fatti non fanno una grinza e devo dire che ho apprezzato anche i toni, nello scrivere, di chi ha postato le correzioni (un po' meno mi è piaciuto qualche commento a margine di chi non ti aspetti); ma se guardiamo la realtà dei fatti è evidente, secondo il mio personale punto di vista, che vi sono spesso delle spaccature nei percorsi di CGIL (ho imparato a scriverlo bene !) e Fiom e che, comunque, delle differenze (non tecniche ma politiche) ci sono e vengono spesso alla luce.
Precisazione a margine: l'immagine del post non vuole essere in nessuna maniera contro la Fiom (che io, non so perchè, continuo a preferire alla CGIL :-D....) ma, anzi, vuole rappresentare il fatto che i lavoratori che si spezzano la schiena sono il cuore dell'azienda.


Rimanendo in tema di conoscenze e nuove scoperte ed essendo, oggi, martedì, non posso non tornare a ricordarvi l'appuntamento di sabato mattina alle 10,00 presso la biblioteca "Scarabelli" con la presentazione del libro del prof. Tullio Scrimali "Il vincolo della dipendenza". Un appuntamento organizzato dalla "Libera pluriversità nissena" e che, ovviamente, vi invito a non perdere per nessun motivo.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

In pratica, invece di chiedere scusa per le inesattezze e magari fare un post in cui dici "Scusate, ho fatto la campagna referendaria senza mai dire alle migliaia di persone che ho incontrato nei milioni di banchetti che ho fatto, che caltaqua non ce la levavamo di torno col referendum etc. etc." sfotti i tuoi commentatori che non ti lasciano saccenti commenti? Mamma mia.

Angioletto ha detto...

Mi spiace deludere l'anonimo di turno (ma è cosi' difficile cliccare su "nome" ed inserirlo ?) ma durante la campagna referendaria i nostri banchetti erano (e continueranno ad essere fino a Settembre) per raccogliere le firme per la petizione che mira ad abbassare i costi della politica regionale. La campagna referendaria è stata fatta attraverso dei volantini informativi che, a differenza di altri visti in giro, avevano delle lunghe descrizioni ed ogni specifica sulla legge che si intendeva abrogare e, quando si è parlato ed argomentato, si è detto sempre e solo del principio di acqua come "bene comune" e non si è parlato delle tematiche locali.

Anonimo ha detto...

Il blogger avrebbe dovuto scusarsi per l'inesattezza di ciò che scrive, non può rimproverare i lettori di scarsa conoscenza della questione trattata.A parte che non ho letto quel post, non ti seguo assiduamente visto la tua operosità settimanale, ti dico anche che non avrei dato sfogo a nessun commento perchè non ero al corrente della situazione statuto speciale etc etc. Il fatto è che mentre per chi legge il fatto di non sapere tutto può essere accettato, lo stesso non si può dire per chi scrive. Io dal blogger mi aspetto tutte le notizie necessarie a sviluppare l'argomento trattato nella massima completezza e sicurezza delle fonti. Per il discorso della partecipazione solo della FIOM, a parte che la ricorrenza dei 110 anni riguarda questa federazione di categoria, credo possa essere lecito, ma ho visto che gentilmente Massimo da Bologna ci da notizia (l'ultimo commento al precedente post) che l'appuntamento durato più giorni (perchè non è solo diretta tv) ha ospitato anche Susanna Camusso, quindi discorso chiuso. Su ciò che scrivi parlando di un conoscente che lavora nel sindacato ti invito alla prudenza. Parlando così corri il rischio di scrivere come Belpietro che lancia scoop del tipo mi hanno raccontato che quello ha rubato un milione etc etc. In questo caso o si parla chiaramente con nomi e cognomi, o si tace. Credo di avere capito a chi ti riferisci, parlane con lui, magari si presta al gioco raccontando la propria versione, che comunque dovrebbe essere bilanciata da una versione dei fatti nello specifico anche dal sindacato.
Andrea

Angioletto ha detto...

Sulla discussione in se credo che il post sia molto più chiaro ed esplicativo di ogni ulteriore commento che tenti di cambiarne il senso. Su quest'ultima frase che riporto "..... magari si presta al gioco raccontando la propria versione, che comunque dovrebbe essere bilanciata da una versione dei fatti nello specifico anche dal sindacato" ..... Casci' non ti riconosco piu' !

Anonimo ha detto...

la campagna referendaria si è fatta, magari puntando sul discorso dell'acqua bene comune, e può passare (non sono d'accordo comunque), anche se nell'ottica della corretta informazione e chiacchiere può sembrare un po'un discorso al ribasso, poco limpido. Però diciamo che è stato funzionale al risultato locale (magari se sapevano che caltaqua ce la teniamo non votavano...sa un po' di vecchia politica come ragionamente, ma la real politik, si sa, non muore mai). Può anche essere che tu non lo sapessi davvero, e questo è forse peggio. Quello che è certo è se TU scrivi cose inesatte, poi fai un post di rettifica non di sfottò.

Angioletto ha detto...

Anonimo caro. Io faccio il post che ritengo fare. Di rettifica e di sfotto' visto che era una cosa che, stavolta, non conoscevo ne io ne gli altri. Non sei certamente tu a dire cosa e come devo scrivere su questo blog. Queste voglie autoritarie leviamocele che non funzionano.

Anonimo ha detto...

Magari lo sapevano, invece. E poi sì, ognuno a casa sua fa quello che vuole, ma penso che un atteggiamento corretto nei confronti dei lettori (rettificare le notizie sbagliate, per dire, non prenderli per i fondelli se non ti correggono, che ne so...)sia, anche se non prescritto dal dottore nè dalla legge, auspicabile. Nessuna tendenza autoritaria, ma chi ha un blog le critiche deve aspettarsele.

Angioletto ha detto...

Le critiche e le polemiche qui sono sempre ben accette. Le rettifiche mi pare ci siano e ben evidenti in questo post (basterebbe già il solo titolo). Le tendenze autoritarie nel dire cosa e come deve scrivere e pensare l'altro si notano in modo evidente in quello che scrivi e da come lo scrivi. Insisto nel dire che sarebbe serio mettere a conoscenza me ed i lettori dell'identità' dell'anonimo ma capisco anche che certe tesi e certi atteggiamenti possano suscitare una certa vergogna nel rivelarsi.

Anonimo ha detto...

Tu puoi scrivere e pensare quello che vuoi, stessa cosa io finché riterrai liberamente di tenere aperti i commenti e finché mi mantengo, com'è giusto, nei limiti del dibattito civile. E' certo che le rettifiche si fanno con assunzione di responsabilità e non cercando di dividerla con i lettori poco informati o magari solo poco solleciti nel correggerti a tambur battente. E' certo per me, ovviamente, per la mia idea di responsabilità e rapporto con i lettori, con le proprie (umanissime e colmabilissime, sbagliare capita) lacune e con la scelta di avere un blog in cui, anche in ossequio alle idee che si manifestano, l'informazione la fa da padrona.

Angioletto ha detto...

Ma cu si ? un si po sapi'!....... ho qualche sospetto dall'intorcinamento incomprensibile di alcuni concetti ma, non voglio offendere l'anonimo interlocutore :-D..... I commenti qui sono sempre aperti a meno che non si "sbordi" in insulti o volgarita'(è capitato di averli chiusi per qualche settimana proprio per queste ragioni) e non ci sono filtri. Ti assicuro, infine, che da questa parte non c'è alcun ossequio verso alcun padrone. Si scrive, si legge, ci si interscambia anche correggendosi a vicenda e si scrive liberamente quello che si pensa. Non so per te ma, per quanto mi riguarda, la parola "ossequio" associata alle mie idee non esiste. Chissà quante cazzate troveresti spulciando quasi 4 anni di blog e chissà quante altre ne troveresti se ti mettessi a leggere i milioni di blog che ci sono nel mondo..... e quindi ? se non ti piace o non lo ritieni affidabile o libero un blog non lo leggi. E' semplicissimo

Anonimo ha detto...

"Ossequio alle idee manifestate" in italiano significa una cosa ben precisa, per niente offensiva. Una definizionedi ossequio da un dizionario on line: "Profondo rispetto verso persone, istituzioni, VALORI". Quindi profondo rispetto per le idee (informazione libera e altro) che porti avanti. Davvero, trovarlo offensivo è strano e dargli un'altra interpretazione mi lascia senza parole. Non ho insultato nessuno e penso di non aver travalicato nessun limite. Non metto in dubbio che in tanti anni di blog gli errori ci stiano ma il tono della rettifica, ripeto, per me, per quello che ho scritto nel post precedente era criticabile.

Angioletto ha detto...

Infatti non ho scritto che tu hai insultato qualcuno. Ho solo spiegato solamente delle cose, comprensibili o meno..... a sto punto poco importa :-D.... l'unica cosa che consideravo interessante era sapere la tua identità ma, x carità, liberta' di anonimato.... tanto l'ho sgamato chi sei. Dialettica pressochè inconfondibile. :)

Anonimo ha detto...

La Regione, infatti, può legiferare subito in materia, in quanto ai sensi dell'art. 14 dello Statuto Autonomo delle Regione Siciliana sulle risorse idriche essa ha piena autonomia – continua -. La proposta di legge e lo straordinario risultato di questa consultazione referendaria sanciscono in maniera inequivocabile e definitiva, anche in Sicilia, la volontà popolare di mantenere in mano pubblica e partecipativa la gestione delle risorse idriche ed impegna tutti i parlamentari siciliani ad una rapida approvazione della legge regionale.

Pertanto chiediamo l'impegno immediato di tutte le tutte le forze politiche in maniera trasversale nel rispetto della richiesta di democrazia sancita dal risultato elettorale».conny

Michele ha detto...

Ciao Angioletto,
ho appena scoperto il tuo blog e ne approfitto per dire la mia sulla serata "tuttinpiedi" ( alla quale ho partecipato), e sul sindacato in generale.Non metto becco nelle polemiche che ho letto tra te e i tuoi lettori anonimi.
manifestazione partecipatissima, per certi versi emozionante e, a mio avviso, contestabile. Sinceramente ho sentito tanta retorica e non riesco più a tollerare chi, per far valere le proprie opinioni urla a squarciagola. Gli interventi che ho apprezzato maggiormente sono stati quelli del magistrato Ingroia, sempre pacato, equilibrato, ed il suo intervento è stato ricco di contenuti. Come costruttivi ed istruttivi sono stati gli interventi degli studenti/ricercatori che dovrebbero essere la leva su cui far ripartire l'economia ed invece sono (siamo) continuamente messi ai margini. Un altro intervento che mi ha colpito molto è stato quello della giornalista (di cui non ricordo il nome) che si è appena dimessa dalla redazione del tg1. Anche il tema della libera informazione è un tema molto importante e lei ha espresso il suo dissenso con grande garbo ed efficacia. Per quanto riguarda la sfilza di precari che sono intervenuti, mi sento di dire che posso comprendere la loro rabbia, indignazione ma bisogna rendersi conto di che il contesto socio-economico è profondamente cambiato e le leggi devono cercare di adeguarsi. Il nostro ordinamento giuridico si è relativamente recentemente (e sicuramente in ritardo rispetto ad altri paesi occidentali) aperto alle forme di lavoro dette "atipiche" (co.co.co.; contratti a termine; part-time) per adeguarsi all'economia e ai mercati che non richiedono più e non possono più sostenere contratti a tempo indeterminato. Questo cosa comporta? La paura dei lavoratori cresce perchè si sentono senza garanzia e protezioni legali, aumenta il disagio sociale, si indicono manifestazioni, scioperi e quant'altro. Mi preme evidenziare il fatto che non è vero che la legge si dimentica dei lavoratori e che non offre protezione adeguata. Ti/vi faccio un esempio. Se, nell'ambito di un contratto a termine, manca la dettagliata argomentazione delle ragioni ....

Michele ha detto...

tecniche,produttive,sostitutive e organizzative che legittima l'apposizione del termine, la legge prevede che il lavoratore possa chiedere al datore (ovviamente tramite percorsi legali) l'istituzione con quest'ultimo. di un contratto a tempo pieno e indeterminato più una somma a titolo di risarcimento danni. Lo stesso vale quando un contratto a progetto venga stipulato senza che vi sia un progetto specifico o quando questo sia soltanto un progetto di facciata che in concreto non si realizza. Cosa voglio dire con questo? Che a mio avviso, dato che l'onere della prova dell'avvenuto "sfruttamento" spetta al lavoratore e non ovviamente al datore, è proprio il lavoratore che deve cambiare mentalità, denunciare piuttosto che sorbire passivamente tutto ciò. Quindi in sostanza, meno rabbia e più lucidità. Consiglio a tutti i lavoratori che leggeranno questo mio intervento di svegliarsi, produrre prove e documenti che dimostrino la loro situazione e gli eventuali illeciti commessi dal datore di lavoro e di affidarsi a dei professionisti del settore (consulenti del lavoro, avvocati,ecc..)
Per quanto riguarda il ruolo del sindacato mi sento di dire che sicuramente è un'istituzione importante e che va salvaguardata. Tuttavia la sua commistione con la politica, il suo atteggiamento perennemente ostile ai cambiamenti e nei confronti dei datori di lavoro, la sua frammentarietà, di certo non aiuta il dialogo sociale cui tiene tanto l'Unione Europea. In un momento del ciclo economico così delicato, dovremmo tutti collaborare, essere cooperativi per il raggiungimento di accordi, soluzioni più o meno condivise. E di certo l'atteggiamento dei sindacati (soprattutto alcuni) non aiutano tutto ciò e nel contempo irritano la controparte che, ricordiamolo, ha sempre e comunque il coltello dalla parte del manico. Se a qualcuno interessa, è interessante conoscere come vengono gestite le relazioni industriali alla volkswagen per capire quanta differenza esiste nel ruolo, nella CONTINUA........ mentalità del sindacato e anche dei datori di lavoro.
PER CHI NON ABBIA LA VOGLIA DI LEGGERE TUTTO IL MIO INTERVENTO SINTETIZZO :
CAMBIARE LE LEGGI E' OBBLIGATORIO ( NON SIAMO PIU' AI TEMPI DI HENRY FORD), LE TUTELE ESISTONO, OCCORRE UN CAMBIAMENTO DI MENTALITA' (MENO RABBIA E AUTOCOMMISERAZIONE E PIU' SPIRITO DI INIZIATIVA).

Anonimo ha detto...

Angiolè, ma chi cuminasti??
U Sceccu.......

Anonimo ha detto...

mi hai censurato il commento che diceva testualmente: ero un tuo lettore...:-(
Vergogna sei peggio di tutti quelli che demonizzi giornalmente.

Angioletto ha detto...

Ciao Anonimo. Oltre che di "facile insulto" sei anke abbastanza stonato secondo me. Perchè ? perchè il tuo commento c'è ed è nel post COMODAMENTE SEDUTI. Prima di accusare altri di censura, assicurati e poi parli. Ci farai una migliore figura. Qui non si censurano i commenti (a meno che non sono volgari) quindi o hai confuso i post o hai postato male il tuo commento.