lunedì 1 luglio 2013

IN PRIMA PAGINA

Mancano ancora dieci mesi, a Caltanissetta, prima di arrivare alle prossime elezioni comunali, eppure, nonostante la disoccupazione alle stelle e lo stato comatoso della città (da qualunque punto di vista la si guardi), il principale argomento di discussione a chiazza* (e non solo) è quello delle prossime elezioni e del toto-Sindaco.
Ovviamente non ne parlano solamente i comuni cittadini nisseni ma, che la politica, in città, sia già al lavoro, lo si capisce facendosi un semplice giro in automobile.
Da noi non è mai esistito u passiu** perchè, per il nisseno medio, passeggiare equivale a farsi un giro in macchina... da sempre.
Vi dicevo: basta farsi un giro, come ho fatto io ieri in tarda mattinata, e ci si può imbattere, in pieno Viale della Regione, in un vero e proprio vertice. 
Molti di voi li avranno certamente visti: Lo Maglio (massimo esponente Pd in città), Fiaccabrino (Idv ?) e Dierna (Udc). A seguire è arrivato Cicero (Presidente del Consorzio Asi di Caltanissetta) che ha salutato i presenti ed abbracciato, in particolar modo, Lo Maglio (!). Tutta la chiacchierata, per nulla segreta anche perchè fatta con toni di voce abbastanza alti, si è svolta sotto la supervisione di Zummo (Presidente del Consiglio Comunale ed esponente Pd) ed, immagino (eufemismo), si sia parlato di candidature alle prossime amministrative.
Quando pensi di avere assistito a chissà quale CaltaGate, la sera, apri il giornale e ti accorgi che era (quasi) tutto pubblicato in prima pagina.

E' tornato in prima pagina, in questi ultimi giorni, il "il caso Battisti". Per lo scrittore ed ex aderente ai P.A.C., si parla di timbri falsi sul passaporto e del rischio di espulsione.
Negli anni questo blog si è dedicato tante volte all'argomento, suscitando, com'è ovvio, le critiche e, spesso, anche dei veri e propri insulti. E' chiaramente un argomento spinoso ma ritengo che consegnare Battisti alle nostre carceri significherebbe condannarlo a morte ed, infatti, il principale motivo per cui Lula, all'epoca, negò l'estradizione all'Italia, fu questo e, mi pare, che in tal senso ci sia poco da aggiungere.
Poi che Battisti sia o meno un assassino si può discutere: vero che ci sono delle sentenze ma è altrettanto vero, per esempio, che due degli omicidi attribuiti a Battisti sarebbero stati commessi nello stesso giorno ed alla stessa ora ma, ovviamente, in due posti diversi... manco fosse ubiquo. 
Per non parlare del contesto di quegli anni dove il filo che divideva il terrorista dal partigiano era talmente sottile da sembrare invisibile. Se la guerra proletaria degli anni di piombo fosse andata persa dallo Stato ... chi avremmo chiamato terroristi ?
Per tutte queste ragioni il blog è da sempre contrario all'estradizione in Italia di Battisti ed, infatti, sostiene la pagna Facebook dedicata che è, credo, l'unica favorevole allo scrittore.
In Italia, poi, al di la dei tanti uomini politici con la fedina penale discutibile, ci sono trattamenti diversi a seconda del colore politico del terrorista e, se Battisti "deve marcire in carcere", per quell'altro (Fioravanti condannato per l'omicidio di 93 persone !) bastano venti anni o poco più...

L'Italia è un Paese strano dove a volte si chiede giustizia esemplare ma dove, spesso, gli "omicidi di Srato" rimangono impuniti nel silenzio generale.
Per lei, per esempio, non c'è mai stata nessuna prima pagina. 


*in piazza
** abitudine di passeggiare a piedi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Avvolte.....

Anonimo ha detto...

Avvolte Avvolte......

Anonimo ha detto...

Avvolte non si capisce niende !