sabato 15 maggio 2010

SUA SANITA'



In questo periodo, ogni nuovo giorno coincide con un nuovo indagato o una richiesta di arresto per un politico. Senatori, Deputati, Presidenti di Regione, Ministri. I diretti interessati (amici degli inquisiti di turno), prendono le distanze e parlano di casi singoli, scongiurando una nuova "Tangentopoli" e perfino il re-nano dell'impunità è costretto a dire che chi ha sbagliato deve pagare. Casini dell'Udc ha affermato che, forse, questa serie di imbrogli ed intrallazzi scoperti in questi giorni, è più grave di "Tangentopoli" poiché all'epoca si rubava per il partito (ha citato Citaristi come fosse un martire), mentre oggi ognuno ruba per se..... .riflessione che doveva essere approfondita ma il bolscevico Floris si limita, ormai, ad invitare regolarmente Pierferdi lasciandogli dire qualsiasi cosa, anche la più abominevole ed insensata. Il fatto che possa essere in atto o meno una nuova "Tangentopoli", tra l'altro, lascia il tempo che trova; una mattina della settimana appena trascorsa, svegliandomi e tenendo la tv accesa su "Uno Mattina", ho avuto un sussulto vedendo, in collegamento, una faccia nota: un pregiudicato. Ricorderete certamente l'ex Ministro della Sanità, il liberale De Lorenzo che, proprio durante i primi anni novanta, fu inquisito e poi condannato in via definitiva a 5 anni, 4 mesi e 10 giorni di reclusione con l'accusa di associazione per delinquere e corruzione finalizzata al finanziamento illecito ai partiti; ebbene il pregiudicato suddetto è riapparso sotto le mentite spoglie di Presidente della F.A.V.O. (un'associazione che si occupa di oncologia), in collegamento col programma di Rai Uno ed interpellato come se si trattasse di un luminare della Sanità ! De Lorenzo, all'epoca del suo ministero, contribuì copiosamente a devastare la sanità campana (lui è di Napoli) e rubò tantissimo denaro pubblico che finì nelle sue tasche ma anche in quelle del suo partito quindi, evidentemente, la tesi-Casini è valida (!?) e chi, poverino, ha rubato per il bene del partito è stato quasi una vittima della Magistratura !
La ri-apparizione pubblica di un ladro meschino e spudorato come De Lorenzo si lega alla triste storia, di questi giorni, di un'infermiera di Napoli che si è lasciata morire di fame (facendosi anche prelevare il sangue quotidianamente (? !) per protestare contro i mancati pagamenti di stipendio da parte della Asl Napoli 1. Protesta estrema e conseguente morte da parte della donna, madre di famiglia. Una storia che lascia sgomenti, commuove e fa rabbia, molta rabbia, specialmente se, quasi contemporaneamente, si è costretti ad ascoltare un criminale della sanità napoletana che viene quasi venerato sulle reti della televisione pubblica. Mariarca Terraciano non percepiva lo stipendio in quanto la regione Campania è economicamente allo stremo (come anche altre regioni d'Italia) e questo perché la politica, a braccetto spesso con la camorra, ha ingoiato e sperperato tutte le risorse economiche. La fine di questa coraggiosissima donna, insieme al ritorno in pubblico di gentaglia del calibro di De Lorenzo, rappresenta perfettamente il punto di non ritorno di un paese, l'Italia, ormai con le ore contate.

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