lunedì 17 ottobre 2011

UNA PROMESSA



La manifestazione di Roma mi ha, ieri, quasi "obbligato" a trattare l'argomento anche perché, in questi casi, è tanta la rabbia che mi sale. Vedere immagini di violenza, a prescindere da chi la provoca, è sempre triste, specialmente quando queste fanno passare in secondo piano le importantissime ragioni della protesta, contro un mondo profondamente ingiusto e legato solamente al denaro e nulla più.

Avrei, invece, voluto e dovuto parlare di mio nipote Maxim che, sabato scorso, mi ha fatto esultare, al vecchio stadio Palmintelli, come mi capita di fare solamente per una vittoria della Juve o per una sconfitta dell'Inter. Rispetto allo scorso anno mi pare abbia guadagnato in personalità nello stare in campo ed in intraprendenza in fase offensiva (gioca terzino destro) ed è implacabile sull'avversario... direi perfetto per il gioco di Conte :-) Ha anche il fisico (a 14 anni è oltre l'uno e settanta di altezza e di piede ha il numero 45, il che fa pensare che crescerà ancora) ed è anche molto molto bello ... che nel calcio d'oggi ha pure la sua importanza :-).
Maxim, sabato pomeriggio, ha segnato il suo primo gol in carriera per il momentaneo 2 a 1 della CL Calcio sull'Atletico Caltanissetta ... giubilo sulle tribune con me che avrei voluto balzare direttamente in campo ... non perché è mio nipote ma, secondo me, è una promessa.

Poco fa, invece, avrei voluto, con un balzo, finire direttamente dentro il televisore. Mentre stiravo guardavo (casualmente) il Tg 5 (ho problemi nella ricezione de "La 7") ed ho sentito le dichiarazioni del leader dell'Idv Di Pietro sugli scontri di ieri a Roma. Non sono rimasto per nulla sorpreso ma quello che ha detto ed auspicato è il peggio del peggio che un vero fascista potesse proporre. Ora mi pare di comprendere meglio i valori del partito di Di Pietro che, sicuramente, sono: credere, obbedire e combattere. 
In un momento economicamente drammatico e con alle porte una carestia che, quasi certamente, provocherà tensioni sociali e chissà cos'altro, Di Pietro ritiene utile "Specificare nuove figure di reato, prevedere arresti e fermi obbligatori, istituire riti direttissimi con pene esemplari, aggravare le condanne per i reati già esistenti"; e poi ancora "Il Parlamento smetta di perdere tempo con leggi ad personam e metta a punto una legislazione penale adeguata, Si deve tornare alla Legge Reale. Anzi bisogna fare la 'legge Reale 2', contro atti criminali come quelli di Roma". Appena sento qualcuno che dice che è normale che Di Pietro si allei con la sinistra giuro che non rispondero' di me (ogni riferimento a Sel è puramente voluto).
Di Pietro è un ex poliziotto e, con spirito di cameratismo (in tutti i sensi) sta dalla parte degli "ex colleghi" .... suoi e del figlio. Di Pietro è un personaggio autoritario che, anziché guardare alla radice del problema, pensa solo ed esclusivamente alla repressione. Di Pietro si propone di governare, in futuro, questo Paese e, sinceramente, la promessa appare inquietante e sconcertante quasi tanto quanto avere il governo del nanopremier. Le parole di Di Pietro, stranamente non impappinate, sono una precisa e netta presa di posizione nei confronti di quello che sta avvenendo ed avverrà ancora... senza guardare oltre e senza andare ai perché un avvenimento accade. Gli infiltrati, nei cortei, ci sono... i balordi pure, gli anarco-insurrezionalisti anche ma, prima di tutto, c'è la fame e la disperazione di un popolo che è stanco di ricevere solo ed esclusivamente promesse. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non perchè è tuo nipote,noooooooo
Grazia