domenica 15 aprile 2012

TRA CENTO ANNI



Devo iniziare ammettendo un mio amminchiamento per quanto scritto nel post CASUALMENTE in merito alle mie difficoltà ad entrare, facendo il login, nel portale del Movimento. Ho potuto usufruire del gentile aiuto, via e-mail, di un amico per rimettere ordine nelle cose: avevo mischiato l'autenticazione al blog col portale e, quindi, ero convinto di non riuscire ad entrare. Non so se mi sono spiegato o meno ma il termine amminchiamento dovrebbe essere abbastanza esaustivo per darvi l'idea che avevo fatto un po' di confusione ... chissà, sarà stato il terremoto...

Quando leggo o sento le opinioni indignate di chi vorrebbe Cesare Battisti in galera e non libero in Brasile, mi domando subito il perchè, queste stesse persone, non si indignano anche per un certo Delfo Zorzi, oggi cittadino giapponese e libero anche lui. Zorzi, per chi non lo sapesse, è un ex terrorista neofascisa che agì negli anni di piombo e che, proprio ieri, è stato assolto, insieme ad altri, per la strage di Piazza della Loggia. Sapete che cosa penso in merito alle sentenze: vanno rispettate, sia quando ci piacciono, sia quando non ci piacciono. E' una verità storica, però, che le stragi di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia furono stragi di estrema destra, appoggiate e depistate dai nostri servizi segreti e da pezzi dello Stato. Questo verrà scritto nei libri di storia tra cento anni (spero), insieme alle assoluzioni degli esponenti di Ordine Nuovo ed alla latitanza brasiliana di Battisti... quest'ultimo col dono dell'ubiquità, visto che è stato condannato per due omicidi avvenuti nello stesso giorno e nello stessa ora (!!). Spero proprio venga riportato proprio tutto nei libri di storia.

Un altro personaggio che merita di finire nei libri di storia, stavolta come esempio da imitare, è Vittorio Arrigoni. Oggi è il primo anniversario della sua uccisione avvenuta, un anno fa, a Gaza. Vittorio era soprannominato Vik Utopia per il suo spirito nell'affrontare le difficoltà quotidiane in un territorio invaso dai sionisti. Vittorio è stato ucciso da esponenti salafiti che nulla hanno a che vedere, ovviamente, con gli invasori sionisti; i salafiti sono gruppi ancora più estremisti dello stesso governo di Hamas e, quindi, Vittorio sarebbe stato vittima degli stessi palestinesi che tanto amava e di cui tanto si curava giornalmente. Questa è solo una ricostruzione visto che, da allora, i fatti processuali sull'assassinio di Arrigoni sono, praticamente, al punto di partenza.
Sicuramente, però, la storia renderà onore a Vik augurandomi che anche i libri raccontino tutta la verità sulla vita e sulla fine di quest'uomo ... ovviamente, tra cento anni.

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