giovedì 6 agosto 2009

OGGI

Gli Stati uniti d'america sono l'unico paese al mondo che abbia mai utilizzato la bomba atomica. Oggi ricorre il sessantaquattresimo anniversario di quell'atto atroce che provocò, dal momento dello sgancio fino a a sei mesi dopo, la morte di circa 140.000 persone. Appena tre giorni dopo gli Usa sganciarono un secondo ordigno atomico sulla città di Nagasaki, uccidendo altre 70.000 persone. Probabilmente se il Giappone non si fosse arreso il 15 agosto di quell'anno chissà quante altre ancora ne avrebbero sganciate.
Oggi gli americo-sionisti hanno smesso di usare le bombe atomiche, che servono, come 64 anni fa, solo in casi eccezionali e, soprattutto, per cancellare territori che non possono suscitare nessun interesse di natura economica-politica. Oggi gli States intimano l'attacco o attaccano gli altri paesi per evitare che questi (arabi selvaggi a loro dire) usino le armi di distruzione di massa che, leggasi Iraq, poi nemmeno ci sono.
Oggi il governo americano, seppure guidato da Obama, minaccia sanzioni contro Iran o Corea affinché non costruiscano armi nucleari mentre, ovviamente, nessuno può sanzionare loro che le armi nucleari le hanno e, come già avvenuto, le usano.
Oggi le bombe al fosforo che disintegrano parzialmente ed orribilmente i corpi delle persone (civili o militari che siano per me fa poca differenza) vengono regolarmente utilizzate in Iraq ed in Afghanistan oltre che a Gaza dagli Ebrei
Oggi il nucleare, sotto forma di energia e non di arma, viene rilanciato in Italia, contro ogni logica economica e logistica ed in barba al referendum votato dagli italiani che, invece, ne aveva vietato l'utilizzo.
Oggi dovremmo rivoltare i palazzi del potere con l'uso della forza bruta. La stessa che i poteri forti utilizzano contro di noi.
Oggi, invece, siamo ancora qui a scrivere e denunciare l'oblio che ci avvolge e che sembra non dar fastidio proprio a nessuno.

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