giovedì 27 novembre 2008

RIECCOMI


Atterrato su Palermo alle 18 di oggi, dopo un'intensa "due giorni" lavorativa a Lampedusa, riapro internet, controllo la posta, do un'occhiata al blog e cosa scopro ? che il mio blog è talmente famoso e seguito che anche gli "animali" (meglio chiamarli bestie in questo caso) lo seguono, lo guardano e lo commentano pure !
Ringrazio, intanto, Andrea per aver ripreso l'emerito idiota che ha scritto quel commento e vado, come sempre, avanti. Se è un uomo (ma ne dubito) abbia quantomeno il coraggio di firmarsi.
Spero solo che il mio piccolo "sospettuccio" relativo a chi sia l'anonimo "animale", sia totalmente sbagliato e lontano dalla realtà. Come sempre chiedo ai miei tantissimi "affezionati" di commentare argomentando e cercando di non usare luoghi comuni ed insulti. Quelli diretti a me, comunque, non mi scalfiscono ed, aggiungo, ci stanno anche nell'ambito di una discussione animata, accesa e (ovviamente) polemica come quella che scaturisce quasi sempre quando su questo blog si cerca di dare una visione più ampia del mondo del calcio degli ultimi anni; una visione di parte, certo e spesso volutamente provocatoria (se no il blog lo chiamavo "chiacchiere tranquille" !); ma, come Andrea e tutti voi penseranno, penso anch'io che la mamma è la mamma e non si tocca. Anticipo, quindi, a malincuore che, se dovessi nuovamente trovare un commento di quel tipo a me diretto, dovrò "cambiare registro" e filtrare i commenti leggendoli prima io.
Ripeto: gli insulti a me diretti non sono minimamente un problema, continuerebbero quindi ad essere pubblicati; di fatto, quindi, tutti i commenti sarebbero sempre pubblicati, ad esclusione solo di quelli degli "animali".
Fatta questa dovuta premessa, oggi voglio soffermarmi su quanto affermato dal sostituto procuratore generale della Cassazione, Alfredo Montagna, quindi non uno che parla a "vanvera" o che non sa di cosa sta parlando, ma di una persona di alta cultura giuridica e costituzionale; Montagna punta il dito contro la polizia nell'udienza per gli scontri avvenuti a Milano, l'11 marzo 2006 in corso Buenos Aires, durante una manifestazione antifascista promossa dalla sinistra radicale. l sostituto procuratore, parlando della polizia italiana, ha affermato"Ha una cultura deviata delle indagini. Identificare una persona a una manifestazione non consente, poi, di attribuirle tutti i reati commessi in quella occasione". Poi aggiunge :"La giustizia deve essere amministrata con equità, non con due pesi e due misure, ciò che è stato affermato per i poliziotti della Diaz deve valere anche per il cittadino qualunque, non solo per i colletti bianchi". Montagna rende nota l'impressione che "nel nostro paese si sta allargando la tendenza ad una minor tutela dei soggetti più deboli, come i ragazzi scapestrati". Tuttavia, afferma il sostituto procuratore, ciò non toglie che: "se avessi un figlio che avesse partecipato a quegli scontri, non lo avrei approvato".
Nonostante queste parole, però, la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato le condanne a 4 anni per i sedici giovani imputati (appartenenti tutti al corteo di sinistra !), con le accuse di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, devastazione, danneggiamento ed incendio.
La suprema Corte ha, infatti, respinto il ricorso degli imputati, nonostante l'intervento a loro favore del sostituto procuratore generale Alfredo Montagna, che aveva chiesto l'annullamento della sentenza in favore di un rinvio a giudizio in Corte d'Appello.
Insomma..... per dirla in parole povere: sembra che nulla (di non violento) possa e voglia cambiare la tendenza squadrista nel "bel paese" e questo è, a dir poco, inquietante. L'impressione personale è che, involontariamente o meno, si sta facendo di tutto affinchè qualcuno torni ad "impazzire totalmente", ritorni a far rinascere il terrorismo in Italia;
Riflettiamo.

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