martedì 1 maggio 2012

TOGLIERSI LA MAGLIA

Le maglie sono importanti, così come le "bandiere" e qualsiasi cosa dia rappresentatività ad un gruppo, un'idea, una proposta. Altrettanto importante è, però, continuare a pensare con la propria testa anche quando si indossa, orgogliosamente, una maglia. Il riferimento è puramente voluto ed è per i miei colleghi (di tutta Italia) del Movimento 5 Stelle che, in queste ore, hanno provato a spiegare, giustificare e contestualizzare le parole sulla mafia dette da Grillo a Palermo. Se una persona, seppur apprezzabile ed intelligente come il più noto attivista del Movimento, dice o fa una cosa positiva è giusto applaudirla, se dice una cazzata è altrettanto corretto ammettere che ha detto una cazzata. Scrivere o dire che sono sempre gli altri a non comprendere le espressioni del capocomico è grottesco e ci fa sembrare tanti piccoli Emilio Fede.
Poi c'è chi, sempre con una maglia addosso, fa dichiarazioni talmente estreme, stupide ed assurde ("Grillo parla come un mafioso") che, col suo dire, rischia di ridare un senso alle insensate parole del comico genovese. Parlo di Fava, esponente di Sel, che ha fatto questo genere di dichiarazioni che non stanno ne in cielo ne in terra. Sono convinto, e l'ho subito scritto, che le parole di Grillo siano state totalmente fuori luogo, sia come contesto, sia come "sostanza", ma Fava ha scentrato totalmente il suo commento sull'episodio perdendo un'ottima occasione per tacere.
Siamo a Maggio, oggi festa del lavoro (che non c'è più), primo sole e primi caldi. Molti, di fronte a questo clima, cambiano subito abbigliamento, si "spogliano" e poi, tra qualche giorno, si ritrovano a letto con l'influenza. Non bisogna farsi fregare dal primo caldo: se ci si toglie la maglia (in questo caso di lana), in maniera troppo repentina, si rischia... quindi, stavolta, il consiglio è opposto: non togliersi la maglia !
Ho grande simpatia per Serse Cosmi ed il suo Lecce che, a differenza dei diretti concorrenti all'ultimo posto utile per restare in serie A, è fiero della maglia che indossa e penso che i suoi giocatori non farebbero mai l'umiliante gesto, fatto dai genoani, di togliersi la maglia perché non degni di indossarla. Il Lecce è fiero, caparbio e lotta come nessuno in A in questo momento. L'imbattuta e capolista Juventus, quindi, dovrà sfoderare, domani, una grande prestazione per avere la meglio e cercare di mantenere il vantaggio in classifica sul Milan. Giochiamola come una vera finale-scudetto (è quello che è ) e, mi raccomando, non guardiamo la classifica

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