sabato 11 maggio 2013

UN CRITERIO SCRITERIATO

Ci sono dei fatti e degli avvenimenti, in questi giorni, che hanno delle solide spiegazioni ed altri che, invece, non si capisce, perchè avvengano.
Sto parlando, ovviamente, di quanto sta accadendo, in questi giorni, all'interno del moVimento 5 stelle che, sia a livello regionale sia a livello nazionale, deve risolvere dei problemi non indifferenti.
In Sicilia si è impegnati nel "caso-Venturino": il parlamentare regionale della provincia di Enna, infatti, da due mesi non restituisce le eccedenze dei 2.500 euro previsti dalle regole sottoscritte in campagna elettorale e, com'era logico avvenisse, il vicepresidente vicario dell'Ars è stato messo fuori dal moVimento dagli altri 14 per voce del nostro capogruppo all'Ars.
Sicuramente dispiace e sorprende quanto avvenuto anche perchè, nello specifico, non si trovano delle spiegazioni precise, al di la delle voci sulla vita personale dell'ex grillino che, secondo me, lasciano il tempo che trovano.
La spiegazione è semplice ed abbastanza triste: Venturino, evidentemente, ha "assaggiato" le decine di migliaia di euro ed ha "dimenticato" di avere firmato un impegno ben preciso davanti a tutto il popolo siciliano. Di fronte ad una cosa del genere era ovvia la conclusione anche se, dal punto di vista politico, ne perdono anche gli altri 14 che, alla luce dei fatti, hanno valutato male la persona da proporre per la carica istituzionale ricoperta da Venturino.
Personalmente mi aspetto, in nome della stessa coerenza con la quale abbiamo messo fuori dal moVimento Venturino, che lo staff parlamentare a lui collegato composto da attivisti del moVimento, dia le dimissioni visto che, d'ora in avanti, il parlamentare della provincia di Enna non ci rappresenta più.
Bisogna essere tutti coerenti fino in fondo.
Ben diversa è la situazione di Roma dove i Parlamentari "stanno discutendo" sul fatto di restituire o meno le eccedenze della diaria. Qui siamo alla follia: nel caso passasse una decisione del genere e da Roma i nostri Parlamentari decidessero di non mantenere fede all'impegno sottoscritto non oso nemmeno immaginare quali potrebbero essere le conseguenze per il futuro del moVimento che, forse, smetterebbe proprio di averlo un futuro.
Questi fatti, però, sono la logica conseguenza di quanto avvenuto a monte quando, circa sei mesi fa, Grillo, preso dal panico per gli ottimi risultati elettorali del moVimento in Sicilia, fissò dei paletti ben precisi che da un lato lo "blindavano" da eventuali "approfittatori" ma, dall'altro, hanno fatto si che si ritrovassero in Parlamento tantissimi "trombati" di quattro anni di elezioni in tutta Italia.
Un criterio che, alla luce dei fatti di questi giorni, si è rivelato ... scriteriato.
Dagli errori si dovrebbe imparare e, sperando che le cose non degenerino definitivamente, auspico che, la prossima volta, venga data maggiore fiducia a chi è nei meetup da anni, sul territorio e che, sicuramente, non avrebbe scelto, per il Parlamento, persone che, dopo alcune settimane di attività parlamentare, si fanno nascere il dubbio su una delle bandiere del moVimento: la politica senza soldi.
Di Battista, nel video che apre questo post, dice due cose che mi hanno fatto riflettere e non in senso positivo: chiede ai giornalisti del perchè questi non si occupino degli altri partiti sul tema dei rimborsi e degli stipendi; un attivista questa domanda non la farebbe mai e non spiego nemmeno il perchè. Poi fa notare che la diaria, rispetto al debito pubblico ... è niente !
Di Battista mi sembrava, e mi sembra ancora, uno dei più validi del gruppo ma, affermando quest'ultimo concetto, dimostra di non capire che la battaglia sugli stipendi dei Parlamentari è il simbolo di una battaglia alla Casta che pare sia stata "dimenticata" dai ragazzi di Roma (o da buona parte degli stessi). Affermando che la "diaria rispetto al debito pubblico è niente" poi da ragione a chi ci accusa di parlare di un granello di sabbia nel deserto per parlare alla pancia degli italiani e, quindi, si da del "populista" da solo e senza nemmeno accorgersene.
In generale non la vedo "messa molto bene" e, comunque sia, chi vivrà vedra...


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Effettivamente se i parlamentari del M5S fossero dei veri attivisti e credessero nel vero spirito del movimento, non dovrebbero neanche pensare di discutere una cosa del genere.Hanno fatto fuori uno di loro qualche giorno fa,Mastrangeli mi pare si chiamasse, ma se continuano così, si fanno fuori da soli! Gianni

Anonimo ha detto...

Chi non vuole diminuirsi lo stipendio, SE NE VADA A CASA!!!!!!! Luigi

Aldo Katakill Sardo ha detto...

Come al solito mi trovi d'accordissimo e permettimi una previsione (sciagurata ed orribile) che più che una previsione è un incubo..., entro dicembre perderemo dai 10 ai 20 deputati..., speriamo di NO!

Giuseppe Candura ha detto...

Quando in campagna elettorale le persone con cui parlavo mi obiettavano "ma sono senza esperienza, sono giovani..." io rispondevo elencando i titoli comunque posseduti dalla maggior parte dei candidati 5stelle e messo alle strette concludevo ..."non faranno peggio degli altri e sicuramente costeranno di meno!".
L'impegno sugli stipendi è fondamentale diversamente sono uguali agli altri.

Marcello Dibilio ha detto...

Sono totalmente d'accordo con questa tua disamina... Ma nella sciagurata ipotesi che entro Dicembre una 20ina di deputati M5S possano cadere nella trappola del dio danaro...come dice Aldo Sardo...e lasciare il movimento per accedere a infoltire non so quale formazione parlamentare...non sarà facile per loro sopportare l'onta del tradimento...anche perché sarebbero derisi pure dall'altra parte... Con un'aggravante : dovrebbero pure reggere l'ira del popolo 5 stelle...che li ha mandati a Roma per sostenere e di fendere questi principi base... Qui davvero voleranno gli schiaffoni...