giovedì 31 dicembre 2009

BUON 2010 SICILIA !

L'anno che finirà stasera si lascia alle spalle interrogativi sempre più grandi su quello che sarà il 2010 e su come gli italiani riusciranno ad affrontarlo ed a fronteggiarlo. Nell'accompagnarvi ai canonici auguri e festeggiamenti di fine anno volevo fissare, insieme a voi, i punti nodali dell'anno appena trascorso e porvi delle riflessioni in merito.
In tema internazionale, quest'anno è stato il proseguimento del precedente senza, ahimè, novità positive sul tema fondamentale a cui è legatala pace mondiale: il medioriente. Si registra, ad inizio anno, la strage di civili compiuta da Israele a Gaza senza che lo stato ebraico sia incorso in nessuna sanzione internazionale. Di contro si continua a sanzionare ed attaccare l'Iran dove è in corso ormai quasi una guerra civile e dove le forze dell'ordine del paese (definite dai mass media nei modi più cruenti e deleteri possibili) continuano a comportarsi in modo identico a quelle europee: italiane (e ne potremmo raccontare una marea), danesi (vedi ultimo vertice di Copenaghen).... etc etc..... ma per l'Iran l'indignazione internazionale è massima e la richiesta di sanzioni continua ed insistente, per una semplice ragione che poi è sempre la stessa: il petrolio.
Parlando, invece, del 2009 italiano (seguendo quelle che sono state le "emozioni" del blog), saltano agli occhi alcuni significativi fatti. Aldilà della crisi economica che potrebbe portarci un 2010 col popolo affamato, incazzato e, successivamente, armato in massa contro il potere, si potrebbe parlare dei "civilissimi" respingimenti degli immigrati che arrivano dal mare, piuttosto che della crescente e vergognosa omofobia degna di un paese del "quarto mondo"; della fine della libera informazione, ormai totalmente o quasi soggiogata al potere, delle temutissime riforme della giustizia, delle leggi urgenti fatte "al volo" (tipo caso Englaro) e delle esternazioni di Fini che, siamo veramente al paradosso, rappresentano l'unica cosa che fa ben sperare. Impossibile non inserire nei temi dell'anno la sentenza della Corte Costituzionale che, ancora una volta, ha scosso il paese ribadendo che, finché essa esisterà, bisognerà fare riferimento alla Costituzione per poter legiferare correttamente: piaccia o non piaccia.
Un anno che finisce con quella che è, secondo me e non solo secondo me, la farsa dell'anno. L'aggressione (sempre più presunta) di Berlusconi da parte dello "squilibrato" Tartaglia. Operazione "mediatico-truffaldina" a cui pochi credono e che sta portando Pd e Pdl ad "inciuciare" a discapito del popolo italiano. L'auspicio, per il 2010, è che qualcuno che sa (Tartaglia stesso o comunque chi ha partecipato all'organizzazione della messinscena) parli e ci dica, finalmente, di cosa è stato capace quest'ometto pur di avere delle nuove strade politiche da percorrere per salvarsi il culo dalle condanne.
Un accenno alla politica cittadina. Il 2009 ci ha portato un nuovo sindaco che, non certo per colpa di chi non se l'è sentita di dare fiducia ad un centrosinistra "vecchio" e "immobile", segue alla lettere gli ordini e le indicazioni dell'Onorevole Pagano. A parte il campanilismo (i nisseni governati da un sancataldese:), le politiche del Pdl in Sicilia sono fortemente clientelari e basate sul "magno e faccio magnà" (solo i propri amici ovviamente), senza vie di sviluppo serie e programmate e con la solita mentalità filomafiosa. Di contro abbiamo, però, la fortuna di ritrovarci sempre qualcuno di importante se dobbiamo inaugurare qualcosa. Il suddetto onorevole, infatti, è presente a tutte le inaugurazioni, ristrutturazioni, rinnovi....... anche senza essere invitato, si "imbuca" ovunque e fa sentire la sua ........ presenza. Chissà che stasera non ce lo ritroviamo dietro la porta con un panettone ed una bottiglia per farci gli auguri personalmente..... uno per uno. Oltre a avere un "inauguratore" avremmo anche un "auguratore"..... cosa chiediamo di più ?
Chiuderei il post ricordando e dedicando un pensiero, comune a molti credo, ad un ragazzo che nel corso del 2009 ci ha prima fortemente emozionato e "stimolato" con grande coraggio e grande determinazione e poi ci ha lasciato in maniera assurda: Giuseppe Gatì. Facciamo in modo che la sua forza, la sua determinazione ed il suo esempio spingano tutti noi, che possiamo ancora farlo, a trovare il coraggio e le armi (in senso figurato) per ridare dignità alla nostra terra.