martedì 29 dicembre 2009

VIA IL NANO..... DALL' ITALIA


Avrete certamente saputo che i miei detrattori, evidentemente, sono riusciti nel loro misero intento. Dico evidentemente perché i "signori" di facebook non si sono ancora degnati di inviarmi una e-mail con le motivazioni della chiusura del mio account. Ovviamente è già attivo (iperattivo direi) il nuovo account "Polemica e Polemiche Bis" che, non appena avrà recuperato tutti gli amici ed i contatti, tornerà a chiamarsi col nome originale. Miei cari detrattori, quindi, mi avete fatto...... un baffo, giusto per non essere volgari. Tra l'altro se, come credo, qualche rosicone del "nanopremier" mi ha segnalato, significa che sono riuscito a cogliere nel segno. Non potendo competere nemmeno lontanamente dialetticamente col sottoscritto e non avendo nemmeno dei validi argomenti da contrapporre in difesa del "delinquettuccio" che ci governa, non hanno trovato altro che segnalarmi a facebook. Il social network ha poi fatto, probabilmente, un'opera di controllo e deve aver trovato il cavillo regolamentare che cercava: ok, perfetto...... ma almeno dirlo; anche perché (a detta di amici avvocati), senza comunicare delle motivazioni non è possibile chiudere un accont e quindi ci sarebbero anche gli estremi per una denuncia....... ma vi immaginate ?... Angioletto contro Facebook !! .... sarebbe da Tg1 :-). Qualcuno ipotizza che abbiano chiuso tutti quegli account che avevano "celebrato" l'aggressione (??) al piduista, certo sarebbe ancora peggio se fosse così.Visti, quindi, i dubbi, se i signori di facebook dessero una risposta sarebbe gradita, educata ed eviterebbe di far sentire i suoi utenti (senza i quali non esisterebbe !) delle statuine da controllare e da punire.
Chiusura del post dedicata ad una notizia, di fine anno, che ha dell'incredibile: il sindaco di Milano ha deciso di dedicare una via o un giardino della città ad un "polidelinquente" di primissima levatura: Bettino Craxi. Solo per far capire che la mia definizione non è un'esagerazione, volevo sottoporre alla vostra attenzione quelle che sono le condanne definitive del "povero" Bettino: 5 anni e 6 mesi per corruzione nel processo Eni-Sa e 4 anni e 6 mesi per finanziamento illecito per le mazzette della metropolitana milanese. Si consideri che gli altri processi in cui era imputato si estinsero col suo decesso. Miei cari lettori, quindi, consiglio a tutti di procurarsi delle belle condanne ad almeno 10 anni di carcere in modo tale da avere la possibilità di ritrovarsi, una volta passati a miglior vita, una via dedicata nella propria città.