sabato 23 giugno 2012

FUTURO

Sempre avanti noi nisseni. Sono rientrato, ieri sera, da Palermo per il fine settimana a Maonza e, a differenza del capoluogo siciliano, ho trovato già attivo il digitale terrestre che, ancora, non funziona al 100 % ma che, per i “palermitani” è ancora qualcosa che appartiene al futuro.
Tra poco meno di un mese, proprio nel caldo afoso ed irrespirabile di Palermo, si ricorderanno i venti anni della strage di via D’Amelio e, proprio in questi giorni, l’instancabile indagine della Magistratura che sta indagando sul patto Statomafia (non per sbaglio una sola parola...) di quegli anni, ha portato a nuovi coinvolgimenti che “disegnano” un quadro inquietante e dove tutti sembrano essere coinvolti, nessuno escluso: destra, centro e sinistra (politicamente parlando). E’ saltato fuori persino il nome di Napolitano; l’attuale Presidente della Repubblica smentisce ma quello che maggiormente colpisce sono le parole di chi lo difende. Non sono le parole di chiunque ma del maggior rappresentante (in parlamento) dei moderati che, per definizione, dovrebbero avere delle opinioni equilibrate e, appunto, moderate. Casini, invece, di moderato non ha proprio niente tanto che, per difendere la prima carica dello Stato, parla di “schegge impazzite della Magistratura che vogliono intimidire”. Frasi di questo tipo non hanno solamente un’evidente infondatezza ma sono anche palesemente eversive oltre che offensive nei confronti di chi, ogni giorno, rischia la propria vita in nome della verità; ma Casini, si sa, non è uno che va molto d’accordo con la parola verità: basti pensare al caso Cuffaro, alle sue dichiarazioni sull’ex Presidente della regione Sicilia ed al suo modo assai originale di interpretare le promesse.
Se venissero gli alieni e ci chiedessero uno “standard” del politico italiano, Pierferdi sarebbe l’esempio perfetto: falso, opportunista, paraculo e, perché no, anche un po’ estremista in dichiarazioni che sembrano essere uscite dalla bocca di un anarchico incappucciato. Liberiamoci di questa gentaccia.
Domani sera la zoppicante Italia di Prandelli affronta l’Inghilterra e, se riuscirà a superare i britannici, affronterà la Germania che, ieri sera, ha travolto la Grecia. Vedremo se anche gli europei di calcio rispecchieranno l’andamento economico dell’Europa. C’era anche la culona (cit. Mr B.) della Merkel ieri sera ad assistere al quarto di finale ed, anche nel calcio, la formazione tedesca sembra non avere rivali. Il futuro di riserva, quindi, una Germania padrona in Europa sia dal punto di vista economico sia da quello calcistico ? speriamo proprio di no; non sarebbe un gran futuro perché l’Italia sarebbe stata eliminata dagli europei e la povertà speculativa legata allo spread avrebbe avuto la meglio contro la più logica tutela della dignità degli europei (intesi come abitanti dell’Europa)
Il problema è che siamo già nel futuro e, mentre nell’europeo di calcio, è ancora possibile che Italia o Inghilterra eliminino la Germania, in campo socio-economico sembra proprio non esserci alcuna via d’uscita o, per meglio dire, sembra che non ci sia alcuna intenzione di trovarne una diversa dispetto alla repressione economica dei vari popoli ed all’arricchirsi dei soliti (pochi) noti.
Minchia che futuro !

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