sabato 16 giugno 2012

EUROPE



Era il 1986 e, ricordo nitidamente, a casa era arrivato un elettrodomestico nuovo, visto ma mai avuto prima: lo stereo completo, con tanto di giradischi (!!). I primi ad essere "suonati" furono i Police ma, immediatamente dopo, appena tredicenne, acquistai il mio disco preferito: gli Europe con The Final Countdown.
Il gruppo svedese, che ha registrato diversi record di vendita a livello mondiale in quel periodo, è un po' l'emblema di quello che sta accadendo in questi giorni. Se pensiamo che il gruppo si chiamava, appunto, Europe e che la sua notorietà è durata lo spazio di un disco, lo si può pagagonare all''Euro che sembra dover durare solo dieci anni o poco più. Il titolo del brano, poi, sembra scritto apposta per queste concitate giornate euroeconomiche ... 
La Grecia andrà al voto nell'incertezza più assoluta e persino gli Stati Uniti si dichiarano molto preoccupati per le sorti economiche dell'Europa tutta. Obama sciorina, preoccupato, consigli a destra e manca e tutto sembra poter precipitare da un momento  all'altro.
Il Presidente Usa è talmente in tensione che, secondo me, sta mandando in giro anche delle spie: ieri sera, alla vucciria di Palermo, ho beccato un ragazzo statunitense che fotografava e filmava lo stigliolaro * e che, non appena ho iniziato a mangiare le mie due stigliole ben condite di limone, ha voluto sapere come si chiamasse "quella roba" e cosa fosse. Ci ha messo un po' a pronunciare bene la parola stigliola ma, prima di rivelargli cosa fosse, ho voluto che assaggiasse ed apprezzasse. Solo dopo gli ho riferito che erano delle interiora di chissà quale animale: mi ha guardato esattamente come guarderemmo noi europei un cinese che sta mangiando un cane ma poi ha, comunque, assaggiato nuovamente ed apprezzato. Obama sarà certamente rinfrancato dai video del suo connazionale e constaterà che l'economia delle stigliole, nel sud Europa (??), va a gonfie vele ...
L'Europa non è mai stata un'unione politica di stati, ma solo un insieme di ... banche. Ora i nodi vengono al pettine ma a pagare siamo e saremo sempre noi, i cittadini comuni, gli operai, i pensionati ed i lavoratori. In Islanda il popolo ha indetto un referendum decidendo di non pagare i debiti ad Olanda e Gran Bretagna e tutto è stato bloccato.
La Germania, poi, anzichè farla da padrona, rimborsi i paesi che ha raso al suolo durante la seconda guerra mondiale (tra cui cè anche la Grecia) e, come diciamo noi, simu paci**.
Se sparisce l'Euro non sparisce il mondo; può solamente essere un nuovo inizio verso una politica globale che non guarda più alle borse ma alle esigenze ed ai bisogni di tutti i popoli del mondo.


* colui che arrostisce le stigliole
** io non devo nulla a te e tu non devi nulla a me

Nessun commento: