sabato 13 dicembre 2008

GIU' NEL NORD


Torno dopo una settimana trascorsa in provincia di Modena, per seguire un corso inerente il mio lavoro. Sono stato parecchio impegnato e non ho avuto margini di tempo per soffermarmi a scrivere oltre che, ahimè, per fare un salto dai miei carissimi "cascini" che a Modena ci vivono; tutto ciò dopo averlo programmato a lungo, averlo detto un po a tutti (con la preghiera di non riferirlo agli interessati) e, soprattutto, con tanta voglia di rivederli; ribadisco, quindi, anche tramite il blog il mio forte dispiacere nel non averli potuti incontrare ma, per fortuna, le feste natalizie si avvicinano e avremo modo di passare certamente del tempo insieme a Caltanissetta.
E' stata una settimana lontana dalla solita realtà e che, aldilà degli interessantissimi aspetti lavorativi, mi ha dato modo di conoscere nuove persone: sia del posto, sia provenienti da altre città italiane (Roma, Caserta, Milano, Pisa....). Persone con cui, oltre a condividere il corso, si è pranzato e cenato regolarmente ogni giorno e con cui, quindi, si è anche parlato, scherzato e ci si è anche confrontati, ognuno con alle spalle la propria realtà. Il quadro generale che si è evidenziato è quello di un momento difficile in tutta Italia, dal sud al nord del paese; un momento difficile in cui, però, su una cosa eravamo tutti d'accordo: la classe politica che ci governa pensa solo a se stessa, da destra e sinistra, senza alcuna differenza. Come di consueto, chi mi conosce lo darà per scontato, non sono mancati anche momenti di sana polemica e di dovute precisazioni (si era sostenuto che Andreotti fosse stato assolto ai processi !), ma mi è sembrato cogliere in queste persone (spero non sia stata solamente un mera fortuna) l'unanime consapevolezza dello stato delle cose e del fatto che sarebbe necessario un taglio netto col passato, inteso nel senso più ampio del suo significato. Bella la serata di martedì', con l'Inter impegnata in Champion's e con la fortuna di aver potuto vedere la gara insieme ad un collega di corso milanese (ed interista), ad un altro toscano (interista pure lui) e ad un capo area emiliano ma anche lui di fede nerazzurra. Saprete tutti che, nonostante l'inter abbi il tecnico "Special-one", l'uomo preso per vincere il massimo trofeo per club, i "provinciali" di Milano hanno nuovamente perso chiudendo il girone che la miseria di 8 punti, giusti giusti per qualificarsi come seconda: il girone è stato vinto dai greci del Panatinaikos !!!!! i tre interisti in mia compagnia (credo abbiano maledetto il momento in cui hanno preteso il ristorante con la tv :))..... erano tre persone intelligenti e, di conseguenza, erano abbastanza vergognati dalla figura fatta dalla loro squadra; quindi un affettuoso "Vergogna !" da uno che ha vinto il girone con Real e Zenit direi che è il minimo che possa dire.
Un episodio simpatico (ed amaro allo stesso tempo) mi è accaduto in aereo, durante il viaggio di ritorno: dopo un volo tranquillo e senza problemi, giunti presso l'aeroporto di Palermo ci siamo imbattuti in un fortissimo vento. L'aereo ha "ballato" un po e, secondo me, il pilota ci ha pensato qualche minuto in più se atterrare o meno. Alla fine ha effettuato l'atterraggio in modo abbastanza sereno. Durante queste manovre un passeggero seduto vicino a me, dal chiaro accento britannico, si è messo a chiacchierare avendomi sentito "lamentare" qualcosa in merito alle difficili fasi dell'atterraggio. Mi ha rassicurato (o quantomeno ha cercato di farlo :), dicendomi che lui fa spesso la tratta su Palermo e che il vento è una cosa normale e raccontandomi di un suo volo di circa un mese fa dove, per il forte vento, l'aereo non è riuscito ad atterrare ed è dovuto andare all'aeroporto di Catania per toccare il suolo. Ad atterraggio avvenuto mi ha poi detto di aver omesso dal racconto, qualche minuto prima, il fatto che l'aereo in quell'occasione aveva ruotato la posizione di 90° (un'ala verso terra ed una verso il cielo), che si erano aperti i portelli dei bagagli e che ci erano stati anche tre contusi ed una gran paura da parte di tutti. Inevitabilmente poi il discorso è finito rapidamente dagli aerei, all'Alitalia, a Berlusconi e, sorridendo, l'inglese mi ha detto che la cosa più strana che riscontra è il fatto di non riuscire a parlare con un italiano che abbia votato per Berlusconi ! mi ha addirittura detto che avrebbe offerto un pranzo al primo che avesse incontrato, continuando e sorridere. Ovviamente il sottoscritto non ha potuto usufruire del pranzo, non avendo votato per il "nanopremier", ma l'inglese ci avrà creduto ?

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