giovedì 3 gennaio 2008

GRUPPO BILDERBERG


Il 2008 inizia con un video della più grande balla del secolo. L'attentato alle due torri fu "permesso" dal governo statunitense affinchè si potesse dare l'assalto al petrolio mediorientale. Purtroppo, però, l'11 Settembre 2001 non è stato il primo caso di "balla mondiale" ed ha il premio del secolo solo perchè il fatto è avvenuto all'inizio del terzo millennio. Non voglio parlare dell'attentanto alle Torri gemelle, argomento trito e ritrito, ma partire da qui per arrivare una conclusione più ampia e, ahimè, inquietante. Nel caso delle Torri Gemelle lo stato americano dice che si tratta di un intervento terroristico di Bin Laden ma molti altri dicono che ciò non è possibile. Gli esperti analizzano i filmati e si scoprono cose strane. Si scopre che gli aerei che hanno colpito le torri non sono gli aerei di tipo civile denunciati dalle autorità americane. Si scopre che le torri vengono fatte cadere da dell’esplosivo. Si scopre che nell’incendio va distrutto l’ufficio della Cia e dell’FBI che avevano in custodia (guarda caso) tutti i carteggi tra il petroliere Bush e il petroliere Bin Laden. Si scopre che Bin Laden è protetto dalla CIA ed è ricoverato in un ospedale londinese e si scopre che nessun aereo di linea è mai caduto sul pentagono.
Ma come è possibile che gli Americani abbiano ammazzato duemila persone solo per soddisfare interessi governativi ed economici?
Ebbene se prendiamo come punto di riferimento la strage dell’11 settembre alle Twin Towers vediamo come esistano decine di migliaia di testimonianze che concordino nel dire che qualcosa di anomalo è accaduto. In questa società non c’è da fidarsi più di nessuno e dunque non c’è da fidarsi nemmeno delle istituzioni. Chi si fida del Papa quando dice che dobbiamo fare figli e farne tanti solo quando compiamo l’atto impuro sessuale e che non possiamo usare anticoncezionali?
Cosa pensare di Bush quando sovvenziona le campagne per utilizzare il prozac al di sotto dei dieci anni di età ma si scopre che è uno dei principali azionisti della casa farmaceutica che produce lo stesso ?

Poche persone, credo, conoscono l'esistenza del Gruppo Bilderberg. Io stesso non mi vergogno a dire che ho saputo di questa "organizzazione" solo da qualche mese e l'ho scoperto, casualmente, tramite la rete.
Andando a verificare per esempio chi ha partecipato in questi anni alle
riunioni del gruppo scopriamo che hanno fatto parte, almeno per l’Italia,
ministri e personaggi dell’industria sia di destra che di sinistra. A dimostrazione che il mondo non è né di destra né di sinistra ma degli industriali e dei massoni e che chiunque governi, governano sempre gli stessi. Nell'ultima riunione del 2006 i partecipanti si sono scervellati, tra le altre cose, nel trovare una “soluzione” ai grossi problemi chiamati: Ahmadinejad, Chavez e Putin. Il presidente iraniano, definito dai media l’Hitler del Terzo millennio, ha la grossa responsabilità di aver inaugurato la prima borsa regionale indipendente del petrolio al mondo. Se ne è parlato parecchio di questa borsa, ma poi non si è saputo più nulla. Ebbene, la borsa che avrebbe accettato euro al posto di
dollari, è stata effettivamente aperta il 21 marzo 2006 nella città di Asslavieh, definita per questo la “capitale energetica della Repubblica islamica”. Ma le grandi compagnie straniere occidentali l’hanno disertata a causa delle tensioni create ad hoc dall’amministrazione statunitense con la crisi (ovviamente inventata) del nucleare bellico. Il direttore Mohammad Javad Asemipour, responsabile della nascente piazza di scambio del greggio, si è dimesso proprio a causa di questo flop, e sarà sostituito probabilmente da Mehdi Karbasian, un economista molto vicino all'ex presidente Ali Akbar Hashemi Rafsanjani. E’ la borsa regionale il problema che sta mettendo l’Iran nel centro del mirino di missili e caccia. Il nucleare bellico iraniano c’entra come c’entravano le armi di distruzione di massa di Saddam: semplici scusanti per l’intervento armato. Pensate ad una borsa petrolifera che accetta euro al posto di dollari; pensate a Eurolandia, Cina e moltissimi altri paesi, che potrebbero diversificare le enormi riserve di dollari; e pensate soprattutto ad un dollaro che si sta svalutando sempre più.
L’altra minaccia (alla stabilità economica degli States) - di cui si sono
occupati quelli del Bilderberg - è rappresentata da Vladimir Putin. L’ex dirigente del Kgb, ha dichiarato intenzioni serie di voler accettare rubli (e non dollari) per petrolio e gas, e per fare questo aprirebbe una nuova borsa petrolifera regionale. Seconda borsa per lo scambio petrolifero indipendente! A differenza dell’Iran però le esportazioni russe
rappresentano, pensate, il 15% del totale mondiale. L’altro nemico pubblico è Hugo Chavez. Il presidente venezuelano ha manifestato posizioni anti-statunitensi e minacciato di chiudere i rubinetti verso l’America. Ma la cosa più pericolosa (per la sua incolumità e la
sua poltrona), è stata la proposta, il primo giugno scorso, ai paesi membri dell’OPEC di accettare euro al posto di dollari! Il Venezuela infatti sta studiando la fattibilità di servirsi della valuta europea per le transazioni.

Ma vediamo chi sono stati i membri e gli ospiti
del meeting di Ottawa. I nomi sono tanti, per cui ho pubblicato solamente i più interessanti e che conosciamo bene: John
Elkann (vice presidente FIAT), Franco Bernabé (Rothschild Italia), Tommaso Padoa Schioppa (Ministro del Tesoro, Goldman Sachs), Paolo Scaroni (ENI), Mario Monti (Presidente Università Commerciale Bocconi, Goldman Sachs), Giulio Tremonti (ex Ministro del Tesoro), Richard Perle (Presidente dell’American Enterprise Institute), Henry Kissinger (Kissinger Associates, uomo di punta dell’establishment), David Rockefeller (JP Morgan, burattinaio tra i più potenti al mondo), Ahmad Chalabi (uomo scelto dal Pentagono per governare l’Iraq). Quindi i soliti nomi italiani: Bernabé, Scaroni, Monti, Padoa Schioppa, addirittura Tremonti e una new-entry, il giovane Elkann.

Non ho mai sentito un telegiornale occuparsi del Gruppo Bilderberg, nonostante questo esista dal 1952 ! I potenti, i capi di stato, i banchieri e gli industriali del mondo occidentale si riuniscono e decidono i nostri destini. Considerando l'escalation negativa del nostro pianeta, giunto oggi quasi alla fine dei suoi giorni, questa gente non ha certamente operato bene e, sopratutto, non ha operato negli interessi delle persone comuni.

Non credete più all'Informazione ufficiale, il mondo non è come ci viene mostrato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche Saddam aveva in atto un progetto per vendere il petrolio non più in dollari ma in EURO, questo progetto permetteva a noi europei dell'area euro di non sostenere i costi di transazione da una moneta in un altra e di non sostenere più i costi legati alle oscillazioni del greggio in dollari, un risparmio quantificato dal ministero dell'ambiente in 200/300 € per cittadino l'anno!

Noi che abbiamo fatto? Lo abbiamo assassinato, ad un anno dalla sua morte posso ancora dire ONORE A SADDAM ed ALLA SUA GENTE che lotta per non CHINARSI al POTERE GIUDEO-AMERICANO.

Inoltre ti riporto una denuncia dell'agenzia internazionale per l'energia nei confronti dei GIUDEI (di merda)
Fonte Ansa 29-10-07

WASHINGTON - Il direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) Mohammed Baradei ha detto oggi di non avere alcuna prova che l'Iran stia cercando di produrre un'arma nucleare. Baradei, in una intervista alla CNN, ha detto "di non avere alcuna informazione su un programma nucleare militare iraniano in corso in questo momento". Secondo Baradei le recenti prese di posizione americane sull'Iran "non fanno che gettare benzina sulle fiamme".

Il direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha poi criticato Israele per il raid aereo sulla Siria dicendo che se Tel Aviv aveva informazioni su attività nucleari clandestine di Damasco avrebbe dovuto farle avere alla sua agenzia. Baradei, in una intervista alla Cnn, ha detto che "ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna informazione su presunte attività nucleari clandestine della Siria". "Non approvo il comportamento israeliano. Non è questo il modo di fare le cose. Esiste un sistema: se paesi hanno informazioni su un programma nucleare di altri paesi devono farcelo sapere - ha detto Baradei - Abbiamo l'autorità per inviare ispettori sul posto". "Prima bombardare e poi denunciare, come ha fatto Israele, non è la strada giusta - ha detto Baradei - Il risultato è di minare il sistema esistente e di non portare alcuna soluzione". Secondo i media Usa il raid aereo israeliano, effettuato con l'assenso degli Stati Uniti, avrebbe distrutto il 6 settembre scorso una installazione nucleare che la Siria stava costruendo con l'aiuto della Corea del Nord.

Saluti Gianluca