venerdì 11 gennaio 2008

E ORA ?


Il primo post in assoluto di questo blog parlava di un caso di omicidio avvenuto lo scorso 13 Agosto. Quasi da subito i sospetti degli inquirenti sono finiti su Alberto Stati, fidanzato della vittima che, già dal funerale della ragazza, veniva additato dai media come il potenziale assasino. Da allora indagini, interrogatori, ricostruzioni e, soprattutto, un'infinito numero di perizie tecnico-scentifiche da parte dei cosidetti superesperti del RIS.
Scarpe, biciclette, abiti, computer, in questi mesi è stato analizzato di tutto e si è sempre andati in un'unica direzione: cercare di dimostrare che Stasi fosse colpevole. Il fidanzato della vittima (non dimentichiamolo ma, è il fidanzato della vittima !) è stato anche arrestato per qualche giorno ed ha dovuto subire le stupide urla da ignorante populista di qualche abitante di Garlasco, che lo apostrofafa con un semplice ma preciso "Assassino !". Poi, dopo oltre quattro mesi di minuzione analisi, gli iqnuirenti "scoprono" delle immagini pedopornografiche nel computer dell'unico indagato. Subito si scatenano una serie di ipotesi che tentano di creare quel movente (fino ad allora inesistente) per inchiodare ancora di più Stasi. Sono, come sempre, sopratutto i media ed i giornali a "costruire" svariate ipotesi che, a loro dire, portano a pensare sempre più che l'assassino è il fidanzato della povera Chiara. Certo è quantomeno strano pensare che, dopo oltre quattro mesi, i "grandi" del R.I.S. scoprono le immagini nel pc che stanno sezionando ed analizzando da mesi.
Oggi viene fuori la notizia che vi era una terza persona, oltre ad Alberto Stasi, che è stata accanto a Chiara Poggi il 12 agosto 2007, la sera prima del delitto. Un’altra persona che non ha lasciato quasi tracce, se non la più esile, la più volatile: il fumo di una sigaretta. Anzi, di molte sigarette. Il fumo, si legge sulle colonne del Giornale, non è volato via del tutto: si è andato a nascondere tra i lunghi capelli castani di Chiara. E lì è stato trovato.
È solo un dettaglio. Ma è il dettaglio che non quadra, che potrebbe mettere in crisi tutto il quadro, tutta la ricostruzione fatta finora della vita e della morte di Chiara Poggi. Un dettaglio inatteso, saltato fuori senza che nessuno lo cercasse.
Accade che l’altro ieri vengano depositate nelle mani del pubblico ministero Rosa Muscio le conclusioni del professor Angelo Groppi, il tossicologo incaricato dell’ultima perizia, dopo le analisi medico legali e quelle informatiche affidate ai RIS.
La ragazza si sa che non fumava e, vista l'età adulta, non fumava certamente di nascosto. L'unica persona che fuma nella cerchia familiare della vittima è il padre che, comunque, era fuori in vacanza da oltre una settimana quando è stato commesso l'omicidio. Alberto Stasi non fuma e, quindi, quest'ultimo esame, che fornisce un esito "databile", dice che la nicotina trovata tra i capelli della vittima proviene da sigarette fumate il 12 Agosto, la sera precedente all'omicidio.
Una ragazza è stata uccisa in modo orrendo, il fidanzato della stessa è, ormai, una persona che sarà costretta a cambiare città o forse nazione non appena gli sarà possibile per cercare di ricostruirsi un'esistenza e l'assassino è ancora in libertà. Complimenti vivissimi agli inquirenti ed ai nostri massmedia. E ora ?

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