mercoledì 4 novembre 2009

SEGRETO DI STATO



"In sezione non si possono massacrare i detenuti ...... i detenuti si massacrano sotto"; questa è la frase che maggiormente colpisce in mezzo al discorso, registrato di nascosto, fatto tra poliziotti penitenziari del carcere di Teramo. Personalmente sono rimasto "scioccato" nel sentire, dalla viva voce dei protagonisti, quello che accade all'interno delle mura dei nostri Istituti penitenziari. Signori !!! i detenuti non si massacrano, non si toccano nemmeno con un dito ! purtroppo, però, il modo in cui si parla, in questo documento, di pene fisiche per i detenuti del carcere di Teramo da l'idea che tutto ciò sia consuetudine, quotidianeità. Saremo costretti a mettere videocamere e microfoni nascosti all'interno di tutte le carceri italiane ?... e chi lo farà ?.... chi controllerà ?..... siamo arrivati veramente ad una situazione di "delirio di democrazia", dove tutto è permesso a chi ha il potere (politico o secondino che sia) e dove nessuno, sembra, poter far nulla per invertire (o almeno rallentare) questo invernale meccanismo antidemocratico.

L'Italia è un paese alla deriva; un paese dove, in nome del "segreto di stato", non si procede nei confronti di un generale del Sismi e del suo vice che hanno fiancheggiato la Cia e collaborato ad un sequestro di persona: quello di Abu Omar. Sequestro con torture dove, nello stesso processo, sono stati condannati sia agenti Cia, sia agenti italiani ma da dove il generale Pollari ed il suo vice Mancini escono "puliti" grazie al "non luogo a procedere" in nome, appunto, del "segreto di stato". E quale sarà mai il segreto che immunizza il capo ed il vicecapo di un servizio segreto ? Si condannano gli agenti americani ed italiani mentre i loro capi italiani e coordinatori si porteranno nella tomba chissà quali segreti e soprattuto moriranno da uomini liberi.

Tutto ciò è "buio" ed inquietante.

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