giovedì 15 agosto 2013

SLIDING DOORS

Questo post, oggi, non ci sarebbe dovuto essere: sarei dovuto andare in piscina da un amico ma, aperta la finestra dopo un breve pisolino pomeridiano, ho visto il cielo nisseno completamente coperto dalle nuvole ed ho desistito.
Chissà se fossi andato ... avrei incontrato qualcuno per strada ? sarei scivolato in piscina ? mi sarei abbronzato un po' rispetto al mio solito biancume ? non lo sapremo mai.
Il cielo (in senso poco religioso) ha voluto che io rimanessi a casa e, quindi, conosciamo solamente una parte di come sarebbe potuta andare.

Come vi avevo ampiamente anticipato in un altro post, nonostante gli apparenti tumulti, il governo non cadrà perchè, come dice Re Giorgio, non ci sono alternative immediate e, quindi, accada quel che accada, non ci sarà nessun terremoto politico per il semplice fatto che non conviene a nessuno: ne al pdl e nemmeno al pd.
Ieri Napolitano ha lasciato uno spiraglio aperto, o almeno così è sembrato, sulla grazia o su un provvedimento simile che potrebbe aiutare Berlusconi. Voglio sperare che non avvenga nulla di tutto ciò e sono convinto che non ci sarà alcun provvedimento in tal senso: in caso contrario, nell'opzione B di come potrebbero andare le cose, non ci sarebbe davvero da escludere niente. Io stesso ci pensavo stamani ed, in tutta sincerità, pensavo di andare al Quirinale di persona, non so a fare che ma, comunque, di andare...

Mentre da noi non succede mai niente e, nonostante la crisi, parte degli italiani è in vacanza e starà seguendo con il giusto distacco quello che accade in Egitto.
Da qualsiasi parte stiano, nel caso specifico, il torto o la ragione, l'accaduto non è tollerabile perchè è sempre sbagliato sparare sui manifestanti.; poi che importanza ha se i morti sono 400 o 4.000 ? si sta solamente parlando di una differenza legata ad oltre tremila vite ... egiziane (!!), cosa volete che ci possa importare a noi italiani ? l'importanza di una notizia, purtroppo, è sempre legata all'interesse diretto che questa può avere sulla nostra vita: se un Kabobo "qualsiasi" uccide delle persone per strada, subito partono le interrogazioni parlamentari e le manifestazioni di piazza per risolvere il problema dell'immigrazione; se, invece, a morire è un marocchino per mano di un italiano, di solito, non accade niente di niente; ovviamente non c'è nessuno che, alla luce del fatto che i due suddetti avvenimenti siano stati compiuti da persone con disturbi mentali, ponga il problema, degno di un Paese civile, di come occuparsene e di cosa fare.

Per tutti i morti di questi fatti lo stesso rispetto: mai come in questo caso la loro vita è stata segnata da un treno, una stazione, un caffè al bar o una passeggiata fatta e che avrebbero potuto non fare; ah ci sono anche quelli dei barconi di disperati, ma quelli, si sa, un pò se la cercano.
Pensiamoci: nella prossima vita potremmo anche nascere clandestini...


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