IN PARADISO

Ci voleva proprio questa bella giornata di pasquetta dedicata alla schiticchiata*, al relax ed alla riflessione.
Tutti a riflettere ed a pensare e, nell'ultimo periodo, soprattutto Giorgio Napolitano, dopo un settennato di "firme su firme" abbastanza tranquillo, si è trovato, proprio negli ultimi giorni del suo mandato, ad affrontare una situazione unica nella storia della Repubblica Italiana, ovvero l'impossibilità assoluta, a causa di veti incrociati, di formare un Governo.
Leggo ed ascolto critiche a Grillo ed al moVimento sul fatto che, non avendo voluto fare alcuna alleanza col Pd, ci ritroviamo in carica ancora il Governo Monti come se questa fosse stata la nostra richiesta al Presidente Napolitano (!!)
Oltre al moVimento anche altri hanno posto veti ben precisi: il Pd non ha voluto fare alleanze col Pdl e quest'ultimo non credo farebbe mai un governo col moVimento 5 Stelle... o forse si ? mi sono chiesto, in questi giorni: ma se al posto di Bersani avesse "quasi vinto" il Pdl non ci avrebbero detto che questa sarebbe stata "l'ultima occasione per spazzare via i comunisti ?" ci sarebbe stata, da parte dei media, tutta questa pressione ad "assumersi responsabilita' per il bene del Paese ?" ci sarebbe stato detto che sappiamo "solo parlare e protestare" perchè avremmo rifiutato l'alleanza con Berlusconi ? tutte domande che rimarranno senza risposta ma che, almeno spero, facciano comprendere quella che è stata ed è la logica del moVimento e che, dopo quasi sette anni, sarebbe stato assurdo cambiare una volta arrivati in Parlamento.
E' ovvio e scontato che, alle prossime eventuali elezioni politiche, perderemo almeno la metà delle preferenze ottenute quaranta giorni fa, per due ragioni fondamentali: primo perchè, com'era facile intuire, molti dei consensi sono arrivati in maniera "inconsapevole" o, se preferite, "per protesta" e secondo perchè l'esposizione mediatica, a cui quasi tutti gli attivisti non sono evidentemente abituati e che non è stata ben predisposta dal punto di vista strategico, ci ha fatto accumulare una serie di "malafigure" (vere e presunte tali) che, vuoi o non vuoi, incideranno nell'idea generale dell'italiano medio. L'importante è, quando ascoltate i "politici di professione" paragonati coi nostri portavoce, non confondere la proprietà di linguaggio e l'abitudine ad apparire in televisione con la cultura, la capacità operativa, l'onesta e la competenza perchè, se così fosse, staremmo in paradiso.
Credo di poter dire, con una certa gioia, che non ci siamo snaturati; credo che aver agito in base alla coerenza e non solo sull'idea di "raccogliere consensi" sia da premiare perchè dimostra, per l'ennesima volta, che se si agisce coerentemente, anche la "perdita di consensi", specie se spiegata, può, in un certo senso, far piacere.


*scampagnata con cibarie e bevande varie