sabato 3 maggio 2008

W LA RAI


Incredibile ma vero ! anzichè parlare di Vittorio Sgarbi che, nel corso dell'ultima puntata di "Annozero" ha, per l'ennesima volta, dimostrato tutta la sua arroganza e la sua maleducazione assoluta, interrompendo violentemente tutti gli ospiti in studio e tentando di interrompere anche il filmato che andava in onda. Anzichè criticare e "censurare" il modo altamente fascista con cui "l'intellettuale" ha provocato ed insultato tutti, il Presidente della Rai si scusa in nome e per conto di Santoro, perchè si scusa ?.... queste sono le sue parole:"A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista con l'appalto della Tv Pubblica a terzi che ne fanno un uso indecente" e poi continua"Giovedì sera Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltrechè ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili". "Per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi. A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilita' del conduttore con l'appalto,di fatto, della Tv Pubblica a Terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi e' responsabile di un programma non lo è solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che, nel programma stesso, avviene; non ci sono "zone franche". Anche Santoro, come tutti coloro che in Rai lavorano e con la Rai collaborano, ha il dovere non eludibile di tutelare la dignita' e il prestigio del Servizio Pubblico".
Il fatto che la trasmissione abbia reso pubblico l'intervento di Grillo relativo al "luminare" del cancro provoca i fastidi e le indignazioni di tutti e la Rai, servile come sempre al potere, non perde un attimo per dissociarsi e per far sapere che "tutto ciò non accadrà più". Peccato che Veronesi abbiamo veramente detto in Tv quello che Grillo, e non solo lui, reputa inconcepibile; ovvero che dagli inceneritori non viene alcun rischio tumore.
La Tv di Stato è la Tv di tutti. Si continua a ripetere che gli italiani non sono degli stupidi e sanno valutare quello che gli viene propinato dal tubo catodico; quindi se in una trasmissione televisiva vengono dette delle "falsità" ed in studio vi è un ospite che parla ed urla senza permesso alcuno tutta la sua indignazione (Sgarbi), non facendo parlare nessuno, mi sembra che l'esposizione dei fatti sia equilibrata, come in tante altre trasmissioni. Il problema è la verità. Dire verità in televisione è pericoloso, non si può fare.
Sul caso-Veronesi parlano i fatti: lo scenziato ha detto quello che ha detto ed è innegabile ed incancellabile. La sua fondazione è strettamente collegata con chi costruisce inceneritori.... questi sono fatti che, evidentemente, non "devono" essere raccontati.
ENZO BIAGI E' STATO CACCIATO DALLA RAI !

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fonte L'ESPRESSO

L'ultima impresa di questo scarmigliato profeta ha preso di mira Vincenzo Visco e l'Agenzia delle entrate, rei di aver pubblicato sul sito Internet della stessa agenzia le dichiarazioni dei redditi di tutti i contribuenti, già rese pubbliche da una legge vigente fin dal 1973 (ministro delle Finanze Rino Formica). La legge non prevede che le dichiarazioni siano rese note on line poiché all'epoca Internet non esisteva, ma successivamente alcuni giornali utilizzarono questa nuova tecnologia senza che l'Agenzia della privacy avesse nulla da eccepire.

Ma il Grillo di oggi ha da eccepire (e con lui il Codacons) e paragona la diffusione dei 740 ad una sorta di crocifissione, un martirio che deve esser pagato severamente dagli aguzzini e cioè da Visco. A sua volta l'Agenzia della privacy è entrata in fibrillazione e così pure la Procura di Roma che ha aperto un'indagine contro ignoti.

Ma perché Grillo si agita? La risposta è semplice: nell'elenco dei contribuenti c'è ovviamente anche il suo nome (ed anche il nostro); risulta che nell'anno in questione il Profeta abbia dichiarato un reddito di 4 milioni e 200 mila euro. In questa notizia non c'è nulla di scandaloso se non un aspetto: Grillo non ha un lavoro retribuito, la sua esclusiva attività già da molti anni è appunto quella del Profeta politico che 'giudica e manda'. Naturalmente alle sue adunate in teatro i partecipanti pagano un biglietto di ingresso, i più entusiasti versano contributi per finanziare i raduni e acquistano i Dvd dove sono raccolte le parole del tribuno. Questi incassi - ripetiamolo - dovrebbero servire a preparare e diffondere nuove iniziative ma evidentemente c'è un sovrappiù che Grillo considera come proprio reddito personale e che nell'anno in questione ha lasciato nelle sue mani l'equivalente di 8 miliardi di vecchie lire.

Il Nostro, come molti, predica bene e razzola malissimo. Perciò mi sembra giusto annoverarlo tra i personaggi emblematici dell'Italia peggiore.
(08 maggio 2008)

Anonimo ha detto...

BIAGI PARTIGIANO DI MERDA

SMASH THE REDS