martedì 27 novembre 2007

RAZZA GIALLA



Come anticipato nel post precedente mi accingo a scriverne uno dedicato ai cinesi. Dopo che se lo sono "meritati" gli americani, mi sembra corretto ed equilibrato dedicarne uno ad un altro popolo che ormai fa parte del "nostro popolo".

Per i non siciliani o i non nisseni (per meglio dire) il titolo del post non vuole essere razzista ma è solo un doppio senso voluto (è il soprannome da "curva calcistica" di una provincia siciliana) per cercare di non essere banale e scontato e per dedicare un po, ma solo un po, questo post a Gianluca che essendo chiaramente il più assiduo lettore del mio blog (che comunque vi assicuro cresce) si merita questa "mezza dedica" per la sua tenacia, per le sue opinioni "di merda" e per il suo PIACERE di polemizzare ad ogni costo. Quindi, ribadisco, nessun razzismo nei confronti di nulla e nessuno. Per quanto mi riguarda, ma è più che risaputo, amo, rispetto e stimo ogni popolo di questa terra, vicino o lontano che sia.

Sono partito volutamente da questo video che è una delle pochissime immagini nude e crude di quella che è la situazione in cina dal punto di vista dei diritti umani e del rispetto della vita. Un paese che reputa NORMALE che vi sia un bambino morto per strada come se si trattasse di uno sfortunato gatto che ha malamente attraversato la strada è un paese dove il rispetto per la vita non esiste più, ma non esiste più da tempo visto che, come dimostra il video, sembra radicata culturalmente la mancanza di coscenza e d'animo umano.

La dittatura comunista cinese è, probabilmente, la più abberrante esperienza della fine dell'uomo, sotto ogni punto di vista. Più abberrante di Hitler, di Pinochet, di Saddam, di Ciaucescu, di Stalin, di Milosevic, di Bush e, perchè no, di Berlusconi e Prodi. Si tratta del più abitato paese del nostro pianeta (1.306.313.813 abitanti) che è rimasto l'ultima ma eterna dittatura comunista ancora in vita (l'altra sarebbe Cuba ma li il rispetto per la vita ancora c'è anche se ci sono molte altre mancanze). Diciamo la verità: di comunista, nel senso del termine, questo regime non ha assolutamente nulla ma siccome si chiama così è giusto chiamarlo col suo nome o con quello che, diciamo, gli è stato dato.

Il popolo cinese è ormai assolutamente soggiogato e rassegnato alla forza ed alla potenza del regime totalitario che, praticamente da sempre, gli sta sopra. Tutti ricordiamo ancora Tian'anmen anche se sono passati ben 18 anni, anni in cui tutto è continuato come prima. Quella rivolta studentesca fu repressa senza esclusione di colpi, senza la minima esitazione. Ancora oggi le stime dei morti variano. Il governo cinese parlò inizialmente di 200 civili e 100 soldati morti, La croce rossa riferì 2600 morti e 30.000 feriti. Le testimonianze di stranieri affermarono invece che 3000 persone vennero uccise.

Molti paesi, cosidetti democratici, all'epoca, ebbero dure parole contro il governo cinese e di condanna contro la sanguinaria repressione degli studendi. Oggi il clima si è riappacificato e la Cina è stata riaccolta dagli altri paesi nella politica globale, ma gli eventi di Piazza Tian'anmen sono ancora un argomento sensibile per il governo comunista cinese, che non fornisce versioni ufficiali dell'accaduto ed esercita forme di censura riguardo gli avvenimenti in questione.

Il popolo cinese, adesso, è anche in giro per il mondo. I cinesi, a differenza di tutti gli altri extracomunitari che arrivano in Italia (siclia per la mia esperienza vissuta) non tendono ad integrarsi. Si riuniscono sempre e solo tra di loro e poi, a differenza di chi viene in italia alla ricerca di un posto di lavoro, i cinesi raggiungono il nostro paese per aprire negozi, per acquistare interi stabili (non sempre ma spesso), offrendo anche lavoro alle "nostre" commesse italiane !

I cinesi, nel loro paese, lavorano anche fino a 18 ore al giorno, i cinesi sono come tante piccole formiche che, in silenzio, lavorano .... lavorano.... lavorano, non d'estate per l'inverno ma sempre, in continuazione, fino alla morte; quando muoiono, le salme vengono trasferite alla madre patria ed, in sostituzione, arrivano altri cinesi nuovi di zecca e con tanta voglia di lavorare.....

I nostri governi (nonostante gli inni nazionali o i programmi sempre nell'interesse di tutti) non hanno pensato al NOSTRO interesse nemmeno da questo punto di vista: i rom tortunao ed uccidono, gli arabi e gli albanesi struprano e spacciano, gli americani picchiano i carabinieri e i cinesi lavorano lavorano lavorano e, piano piano ed in silenzio, "ci acquisiscono e ci acquistano".

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Angiolè grazie per le belle parole ahahahah!!!!

Certo che appeno ho letto il titolo del post, mi è venuto un sussulto, ho subito pensato in malafede, vuoi vedere che questo si è messo a difendere anche i GIALLI? (intesi come AGRIMERDINI)

pericolo scampato non appena ho letto il post,m
a si tratta sempre di gialli ma non quelli li!! :-)

Bhè che dire basterebbe chiudere le frontiere, rimandarli a casa, iniziare ad applicare i dazi sulla merce che importiamo da quel paese del cazzo, che il più delle volte sono anche pericolose e dannose per la salute umana.

Il cinese in se per se non mi sta tanto sul cazzo, sarà anche perchè come dici tu in giro non si vedono, non delinquono. Chi mi sta sul cazzo sono tutti quegli idioti che acquistano prodotti cinesi, abbigliamento, giocattoli. I consumatori abituali di questi prodotti sono gli stessi che poi si indignano di fronte ai fatti da te citati, o si lamentano che in cina i lavoratori non godono di alcun diritto, che i bambini iniziano a lavorare sin dalla tenera età, però poi li vedi (i consumatori) con i loro bei abitini taroccati, brutti acquistati dai cinesini che con le loro piccole manine gialle li hanno fabbricati, commercializzati, in barba a qualsiasi fottuta idea di sicurezza e tutela dei lavoratori.

Nel loro paese possono fare quello che vogliono, sinceramente non me ne fotte un cazzo di chi li comanda, se sono comunisti, peggio ancora, NON sono per le guerre che "esportano" democrazia. Perchè la democrazia non è una merce, ma un sentimento ed una autocoscienza che un popolo deve acquisire da solo, anche attraverso la guerra civile se è necessario, ma in ogni caso non sono MAI per un intervento esterno.

Bhè che dire se non salutarti calorosamente.
Un grosso vaffanculo a chi in questo momento veste CINESE!!

e per finire

L'ITALIA AGLI ITALIANI

Anonimo ha detto...

"i rom tortunao ed uccidono, gli arabi e gli albanesi struprano e spacciano, gli americani picchiano i carabinieri e i cinesi lavorano lavorano lavorano e, piano piano ed in silenzio, "ci acquisiscono e ci acquistano".

Angiolè ma che minchia dici?????
Ma vi state ammattendo tutti??????

Ho paura!!! Non per quello che mi potrebbero fare cinesi, arabi, rom, romeni etc. ma per quello che sento dire con convinzione da tanti ITALIANI......

Ciccio A.

Anonimo ha detto...

"Chi mi sta sul cazzo sono tutti quegli idioti che acquistano prodotti cinesi, abbigliamento, giocattoli"

Hai mai visto dove sono fatti i tuoi prodotti di MARCA (nike, adidas, caldie berolni, fiat, etc etc.)????

Levati questa curiosità e poi mi dici.....
Si chiudiamole ste frontiere, così tempo niente avremo quel che ci meritiamo: una morte rapida e veloce per FAME!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciccio, se leggevi il post precedente a quello dove hai scritto (amerikani)credo che ti sarebeb stato chiaro che, proprio l'ultima frase che riporti, era provocatoriamente voluta. In mezzo c'è anche "gli americani picchiano i carabinieri", insieme alle altre. Quindi diciamo che...... non esprimeva esattamente il mio pensiero, per capirci :)
Per quanto riguarda i cinesi, non è razzismo ovviamente, ma un fattore comunque preoccupante in quanto è lo stato cinese che muove che emigra e, di conseguenza, la mafia cinese.

Anonimo ha detto...

SEI UN NO GLOBAL O UN NO LOGO? PERCHE' SE SEI NO GLOBAL ALLORA SEI UN NAZIONALISTA E DI CONSEGUENZA UN AUTARCHICO QUINDI COMPRI E CONSUMI PRODOTTI ITALIANO O AL MASSIMO PRODOTTI EUROPEI.
SE SEI UN NO LOGO UN PO' TI CAPISCO, MA MI FAREBBE MOLTO DISPIACERE SE TI TROVASSI ADDOSSO UN CAPO FIRMATO NIKE ADIDAS, ECC ECC PERCE' SICURAMENTE NON RISPECCHIERESTI CON L'AZIONE IL TUO PENSIERO.
SE DECIDI DI ESSERE UN NO LOGO PUOI COMUNQUE FARE A MENO DI COMPRARE BENI PRODOTTI IN CINA, PERCHE' ANCHE IN QUESTO CASO CONTRASTEREBBE CON IL TUO PENSIERO OVVERO SOSTIENI LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI.
IO IN OGNI CASO NON COMPRO PRODOTTI MADE IN CHINA, FORSE TAIWAN (SOLO PERCHè è CONTRO LA CINA).
SE SI APPLICANO DAZI A PRODOTTI PROVENIENTI DA PAESI CHE NON GODONO DELLE STESSE CONDIZIONI CHE TU HAI PERCHE' IN PASSATO QUEI DIRITTI SONO STATI CONQUISTATI ANCHE CON IL SANGUE, NON FARESTI UN TORTO NE MORIRESTI DALLA FAME ANZI CON CERTEZZA POSSO DIRTI CHE SENZA MUNIZZA VIVREMMO PURE MEGLIO!

MUOIO DALLA FAME SOLO PERCHE' NON FACCIO ARRIVARE IMMIGRATI CLANDESTINI E DELIQUENTI? MA QUANTE CANNE TI FAI PRIMA DI SCRIVERE? IN QUALE MONDO UTOPICO TI SEI FORMATO?

Anonimo ha detto...

Finalmente della sana polemica.
Pregherei i "polemicanti" di firmarsi nei commenti (anche con un nomignolo attenzione) ma giusto per capire chi parla, chi risponde e chi inserisce...... buona polemica a tutti

Anonimo ha detto...

avete visto la puntata di ieri domenica 2 dicembre di report? i grandi marchi del calibro di Prada, Dolce e Gabana, Gucci etc etc che esaltano il made in italy, e chiedono a tutti di comprare italiano, si fanno assemblare borse scarpa e quant'altro da ditte cinesi nascoste per lo più nelle zone di prato dove lavorano migliaia di cinesi notte e giorno sfornando borse dal valore (in bolla) di 10 o 12 euro che poi finiscono in via monte napoleone a Milano o in via del corso a Roma con prezzi che vanno dalle 600 ai 1300 euro.e questo perchè la legge italiana prevede che un prodotto può essere definito italiano quando questo è prodotto x il 30% del totale sul territorio nazionale. anche in questo caso il marcio sta nella legge.per il resto entrambe le parti in causa sono nel torto. gli italiani ci prendono in giro facendo pagare, a delle persone vogliose di apparire, capi del valore di poche decine di euro a prezzi da copogiro, e i cinesi che non rispettano le leggi più elementari e che senza scrupolo tengono segregati degli esseri umani in condizioni allucinanti.

Andrea

Anonimo ha detto...

ne no logo ne no global, ma libero pensatore. In quanto libero pensatore mi chiedo:
Cos'è la globalizzazione?
Investire denaro per la produzione in paesi dove la manodopera costa un millesimo che in occidente? estrarre petrolio dove basta corrompere qualche dittatore? estrarre diamanti dove è possibile scambiarli con le caramelle? Incazzarsi come una bestia quando gli uomini e le donne, che da circa vent'anni sfruttiamo senza tuttavia "colonizzare" alla vecchia maniera i loro paesi di provenienza, vengono qui a rubarci il lavoro o magari a DELINQUERE?

Voglio solo fare notare che scagliarsi contro cinesi, arabi, vatussi o gnomi irlandesi è solo il modo più facile (e più pericoloso) per risolvere un problema che ha radici molto più profonde e che meriterebbe un'analisi storica e socio-politica molto più approfondita della semplice notizia sbattuta in prima pagina del rumeno che stupra e uccide o del cinese che non vuole integrarsi.

Detto questo aggiungo solamente che il problema non è (solo) quello di prestare attenzione alla provenienza cose che consumiamo. Anche facendo la massima attenzione è praticamente impossibile non utilizzare prodotti col marchio made in china (o romania, taiwan, vietnam, polonia etc etc), si rischierebbe appunto di morire di fame: primo perchè non ci sarebbero prodotti sufficienti per tutti; secondo perchè l'economia "occidentale" crollerebbe in poche ore. Mi sembrerebbe invece più proficuo e alla portata di tutti cercare di evitare consumi eccessivi e non farsi prendere dall'eccessiva foga di ceracare un "colpevole" a cui addebitare tutti i mali della nostra società. Si rischia (anche, a sentire parlare molte persone, non direi più rischio) di fare un passo indietro di 70 anni e trovarci con un omino pelato affacciato alla finestra che grida L'ORA SEGNATA DAL DESTINO BATTE SUI CIELI DELLA NOSTRA PATRIA.....

ciccio A.

p.s. ultimamente fumo pochissimo, quasi niente.

p.s. 2 Non ce bisogno di utopie per pensare e vivere serenamente con se stessi e con gli altri

Anonimo ha detto...

intanto sto cazzo di sito è lentissimo!! Poi:
di cosa ti viene in mente di parlare?? della Cina?? Devi (dobbiamo) solo scappellarci di fronte ad una cultura grande e lunga come quella cinese. A ciascuno le sue piaghe. Noi cerchiamo di curarci le nostre invece di guardare quelle degli altri. evidentemente ti mancano gli argomenti....chiedi a Sonia Alfano...forse ti potrà dare qualche spunto. Polemica Forever.