martedì 17 agosto 2010

STATISTI


Il più "giovane" (anagraficamente parlando) ex Presidente della Repubblica tutt'ora in vita si trova ricoverato da giorni in gravi condizioni; Francesco Cossiga, l'uomo delle "picconate", del "caso Moro", di "Gladio" e dei "metodi anti-manifestazioni" sta per lasciarci alla veneranda età di 82 anni. Non che io glie la voglia "tirare"...... no no.... assolutamente no ! anche perché mi sono accorto che questo allunga gli anni e quindi ho smesso da un po di sperare nell'andata in cielo di questo o di quel politico. Anzi, ne sono certo, nonostante l'improvviso peggioramento di stanotte, il Gladiatore si riprenderà bene e presto. Ricordavo le "picconate" dell'allora Presidente della Repubblica anche contro la sua DC che, secondo molti, furono la causa della scoperta dell'organizzazione segreta "Gladio". Un altro fine Statista di allora, Giulio Andreotti, fece in modo che il tutto venisse alla luce e, in quell'occasione, Cossiga ebbe svariati problemi. "Gladio" era un'organizzazione segreta presieduta dal Presidente Emerito e che aveva lo scopo, per semplificare, di difendere l'Italia dai sovietici. L'affermazione di Cossiga (che se non altro non ha mai avuto peli sulla lingua) che i comunisti italiani sapevano dell'esistenza di "Gladio" non è mai stata smentita da nessuno. Già parecchi anni prima, però, il Gladiatore sardo era stato un uomo a metà tra Stato ed anti-Stato. Durante il sequestro Moro, l'allora Ministro dell'Interno Cossiga costituì due comitati di crisi: uno pubblico e più ampio ed uno più ristretto. Nei comitati erano presenti esponenti della Loggia P2 (Gelli compreso sotto falso nome) e Cossiga chiese ed ottenne anche l'aiuto di uno specialista americano, tal professor Pieczenic. Aldo Moro finì i sui giorni da li a poco come tutti sappiamo ma, nel 1994, nel corso di un'intervista, il professor Pieczenic dichiarò che nel comitato ristretto (che poi era anche quello che veramente decideva), vi erano delle "falle"; ovvero vi erano delle fughe di notizie (che finivano alle BR) sulle discussioni e sulle decisioni. Il comitato, dice sempre il professor Pieczenic, fu ristretto sempre più finché non rimasero solamente il professore americano e Cossiga: le "falle" non scomparvero (!!) .......... l'allora Ministro dell'Interno si è limitato di definire di cattivo gusto le dichiarazioni dell'esperto americano, senza mai tuttavia smentirle. Altra chicca biografica del Presidente emerito è quella relativa alla candida confessione dello stesso nel corso di un intervista ad un quotidiano italiano. Non riporto quanto potete ascoltare nel video del post: dico solo che, in un paese normale, uno come Cossiga, adesso, starebbe in una struttura ospedaliera penitenziaria.

Da un Statista ad un altro: Napolitano si è incazzato ! l'uomo più soporifero e più firmante della storia della Repubblica ha chiesto che, se ci sono dei dubbi sulla sua fedeltà alla Costituzione, si deve chiedere la sua messa in stato di accusa. Mi pare che, visto l'evidente invito, mi sembra proprio il caso di cogliere al volo l'occasione per liberarci da questo ex-comunista soggiogato dal nanopitreista.

"Ce la caveremo sempre" è, invece, la rassicurazione che Berlusconi ha lanciato ai suoi sostenitori. Lui si riferiva all'andamento del Governo nei prossimi mesi, io avendo letto il virgolettato avevo pensato facesse riferimento a tutti i problemi giudiziari propri e della cricca massonica. Se Cossiga ha avuto la fortuna di finire (probabilmente) i suoi giorni in un pubblico ospedale e con tanto di bollettino medico quotidiano della televisione di Stato, speriamo almeno di avere la piccola soddisfazione di poter assistere a destini diversi per gli Statisti (non di statura....) dei nostri giorni.

Nessun commento: