domenica 25 gennaio 2009

SOTTO CONTROLLO


Ieri sera sono tornato da un venerdì' e sabato trascorso a Lampedusa per lavoro e, senza saperlo, mi sono ritrovato nel bel mezzo della "sommossa" da parte degli abitanti dell'isola che era tutta completamente in sciopero. Io ed il mio collega abbiamo anche rischiato di rimanere sul posto visto che, una fase della protesta, aveva fatto chiudere l'aeroporto.
Insieme a noi, sull'aereo di partenza, c'era il numero due del Pd Franceschini con una delegazione del partito, in visita al centro di accoglienza dell'isola per verificarne le condizioni. Una signora della delegazione aveva scambiato me ed il mio collega per giornalisti, avvicinandoci e presentandosi..... non vi sto a dire le nostre risate in quel frangente.
Non appena arrivati, invece, ci siamo resi conto che non eravamo arrivati nel solito posto tranquillo che è Lampedusa: una cinquantina di agenti in assetto antisommossa era li e trovare i clienti sull'isola (per il nostro lavoro) era difficilissimo in quanto tutto e tutti erano in piena manifestazione. Nel corso dei due giorni, raccogliendo un po le testimonianze dei lampedusani, risultava chiaro che si trattava di una protesta di pura rabbia e di impulso poiché non c'era alcuna traccia di razzismo o roba simile; la gente di Lampedusa è sempre molto accogliente, calda e tollerante e capisce che non è certamente colpa di coloro che sbarcano se l'isola rischia di diventare un posto invivibile.
Nel corso della sua recente visita da parte Ministro Maroni gli isolani avevano avuto rassicurazioni sul fatto che il governo si fosse mosso affinché i clandestini fossero, di volta in volta, trasferiti in altri siti o rimpatriati. Dopo qualche giorno lo stesso Ministro, un volta a Roma, dichiara che saranno realizzati sull'isola un altro centro di accoglienza ed, addirittura, un carcere..... per ogni evenienza ! Da qui la protesta ad oltranza: Lampedusa vive di turismo; la massiccia presenza di clandestini e, di conseguenza, di forze dell'ordine rovinerebbe il loro quieto vivere e, soprattutto, provocherebbe un forte danno di immagine; perdendo turisti e visitatori, l'isola perderebbe l'unica fonte economica di sostentamento. Nella mattinata di ieri i clandestini hanno forzato i cancelli del centro e sono usciti: tutti in giro per Lampedusa ! ho potuto guardare negli occhi queste persone, la disperazione e la rabbia era ben visibile in loro ed hanno, ovviamente, tentato "l'assalto" a supermercati (per acquistare sia chiaro) visto che erano visibilmente affamati. I loro racconti parlano di continui maltrattamenti all'interno del centro e della somministrazione di sonniferi mischiati al cibo per far si che se ne stiano ....... tranquilli .... un vero schifo insomma !
Una cosa bella, invece, è stata quella di vedere i ragazzi stranieri raggiungere la piazza dove i lampedusani protestavano e unirsi a loro nella protesta contro un Governo, quello italiano, falso e razzista; contro un governo che bada solo ai propri interessi evitando "chirurgicamente" di risolvere i problemi della gente ma anzi, come in questo caso, aggravandoli.
I lampedusani hanno accolto i clandestini con applausi, ascoltando la loro richiesta di essere trasferiti al Cpt di Brindisi.
Io ero li e vi ho raccontato la realtà dei fatti successi, compresa anche l'impotenza delle forza dell'ordine (insufficienti ed impreparate come sempre) a far rientrare i clandestini ed a contenere la protesta dei lampedusani che, credetemi, non si fermeranno facilmente; poi, accendo la tv e sento il "nanopremier" che ci rassicura come sempre: "A Lampedusa è tutto a posto, è una situazione assolutamente contingente, anche perché non vedo dove questi immigrati possano andare: c'è un mare impossibile e non possono far altro che stare lì". Il suo discorso non fa una piega, la situazione, per lui, è sotto controllo perché essendo su un isola nessuno può andare da nessuna parte......... ormai "il re nano" le spara grosse e stavolta ............ senza controllo.
Maroni (ormai soprannominato pinocchio sull'isola) invece dichiara: "Nelle prossime settimane procederemo al rimpatrio di tutti i clandestini". Maroni dovrà incontrare le autorità tunisine a breve in quanto dei 1.300 immigrati presenti a Lampedusa, circa 1.100 sono tunisini e non esiste un accordo con il Paese nordafricano che consenta i rimpatri di gruppo.
Mi auguro non si arrivi ad una "invasione" militare dell'isola, poiché al momento nulla li è sotto controllo e, conoscendo bene il modo di risolvere e contenere le proteste da parte dei nostri governi (di destra o di sinistra che siano) potrebbe accadere qualsiasi cosa. I lampedusani amano la loro isola e, giustamente, la sentono propria, non si arrenderebbero di fronte a nulla, qualcuno lo dica al nano ed a pinocchio, affinché si eviti il peggio.

Tornato sano e salvo a casa :), nonostante il forte vento ed un volo...... "emozionante" ho potuto assistere alla settima vittoria consecutiva in casa della magica Juventus: Chiellini, Zebina, Salihasmidic, Manninger, Knezevic, Camoranesi, Trezeguet, Sissoko, Molinaro, Tiago; queste erano le assenze di ieri sera nella rosa bianconera. La grinta, la determinazione, lo spirito Juve di chi è sceso in campo...... ma anche un po di fortuna (che non guasta) e una decisione arbitrale "finalmente" a noi favorevole, oltre ad un grande Buffon (ma è il miglior portiere del mondo proprio per questo) ci hanno regalato tre punti importantissimi che ci portano, almeno fino a stasera, in testa al campionato vicino all'inter. Una bella sensazione dopo anni di soprusi e dopo il tentativo di annientarci: grazie ragazzi, ora aspettiamo l'inter, imbottita di campioni e di....... pannolini :).....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Riporto questo post dal gruupo informAzione presente su facebbok e che trovate a questo indirizzo:

http://www.facebook.com/profile.php?id=1498751789&ref=name

Cosa succede a Lampedusa

Scrivo questo post cercando di permettere, a chi non conosce bene il fenomeno migrazione, di meglio comprendere cosa sta accadendo in questi giorni a Lampedusa. Premetto che in questo gruppo sono presenti persone che molto meglio di me conoscono la materia, chiedo a loro di intervenire nella discussione per correggere le mie inesettazze o reticenze.

I servizi dei telegiornali o gli articoli sui giornali quasi sempre etichettano le centinaia di persone che sbarcano sull'isola come "clandestini". Tale definizione, eccessivamente generica, crea non poca confusione, soprattutto se il servizio o l'articolo successivo racconta dell'extracomunitario di turno che, ad esempio, ha rubato due lattine di birra ad un supermercato.
L'effetto di tale giornalismo è quello di far crescere l'intolleranza e lo stato di insicurezza avvertito dai cittadini, a tutto vantaggio di quelle forze politiche, di destra o di sinistra che siano, che su queste tematiche fondano il loro consenso elettorale.

Cerchiamo di capire, in primo luogo, chi sono questi brutti ceffi "abbronzati" che vengono a minare la nostra sicurezza.
Il 90% delle persone che, dalla Libia o dalla Tunisia, decidono di intraprendere un comodo viaggio verso il bel paese provengono da Paesi nei quali vi sono sanguinosi conflitti in corso o dove i fondamentali diritti della persona sono negati.
Negli ultimi anni la maggior parte di loro proviene dal Sudan, Paese nel quale da anni, nella Regione del sud e nel Darfur, una guerra fra diverse etnie (ma appoggiata da una parte dagli Stati Uniti d' America e dall'altra dalla Cina, al fine di controllare le enormi risorse di materie prime presenti nel paese) miete migliaia, per non dire milioni, di morti.
Prevalentemente si tratta di disertori o, comunque, di persone che, se rimanessero anche un solo giorno in più nel proprio paese, rischierebbero di venir uccise solo per l'appartenenza a una determinata etnia, sesso o religione.
Queste persone, pertanto, abbandonano il loro paese e si incamminano (nel vero senso della parola) nel deserto per raggiungere le coste del mediterraneo. Da lì sperano di raggiungere l'Europa, continente dove, in teoria, i diritti dell'uomo sono garantiti. Escludendo i morti nel mediterraneo, ultima parte del loro viaggio, solo una piccola percentuale di loro riesce a sopravvivere al duro viaggio attraverso il continente africano.

L'Italia è un Paese democratico.
La scelta dei nostri costituenti in tema di diritto d'asilo politico è abbastanza chiara, all'articolo 10 comma terzo della nostra Costituzione stabilisce, infatti, che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica".
L'Italia , inoltre, aderisce alla Convenzione di Ginevra, che riconosce lo status di rifugiato a a "chiunque si trovi al di fuori del proprio paese e non possa ritornarvi a causa del fondato timore di subire violenze o persecuzioni".
Per valutare se il migrante che raggiunge il nostro territorio possa realmente godere dello status di rifugiato, sono istituite delle Commissioni Territoriali. Queste convocano il richiedente asilo politico e lo intervistano, al fine di valutare se effettivamente proviene dal paese da cui dice di provenire e se esista o meno il fondato timore di subire violenze o persecuzioni.
Contro il diniego della Commissione territoriale, il migrante può sempre presentare Ricorso all'Autorità Giudiziaria. Questo proprio perchè il nostro è un Paese democratico, dove il diritto di difesa è garantito a tutti/e, ciattadini e non.

Fatta questa "breve" premessa diventa più semplice comprendere il "fenomeno Lampedusa".
La politica che intende adottare il Ministro Maroni è, infatti, quella del rimpatrio immediato verso i Paesi di origine o i Paesi di provenienza (nel caso specifico, sulla base di un accordo bilaterale, in Libia, Paese che, di certo, non brilla per il rispetto dei diritti Umanitari). L'idea di Maroni è, infatti, quella di trasferire la Commissinone Territoriale direttamente a Lampedusa così che, dopo il provvedimento di diniego da questa espresso, sia possibile l'immediato rimpatrio, negando di fatto, con buona pace del diritto di difesa, il ricorso all' Autorità Giudiziaria. Ecco perchè più di 1500 migranti si trovano, da circa un mese, ammassati a Lampedusa.
A riguardo vi segnalo due interessantissimi articoli:

http://www.meltingpot.org/articolo13853.html

http://www.meltingpot.org/articolo13866.html

A questo indirizzo trovate il testo dell'Accordo bilaterale Libia/Italia finalizzato a bloccarer il "fenomeno" migrazione:

http://fortresseurope.blogspot.com/2006/01/libia-ecco-il-testo-dellaccordo-segreto.html

Qua invece trovate un filmato che racconta la storia dei migranti respinti dall'Italia verso la Grecia:

http://it.youtube.com/watch?v=69t7Zcfl5t4

Ciccio A.